Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi di Dicembre 2009
Post n°1404 pubblicato il 30 Dicembre 2009 da pierrde
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A giorni in edicola il numero di gennaio del magazine italiano incentrato sui premi discografici del 2009. Per chi ancora non sapesse, anche quest'anno la rivista premia esclusivamente musicisti italiani. In tempi di globalismo la scelta pare rinunciataria e provinciale, ma forse i veri motivi della mancanza di un respiro più ampio risiedono altrove e difficilmente verranno alla luce. Singolare comunque questa autarchia auto-imposta : nemmeno i francesi, che in quanto a filo-nazionalismo non scherzano, sono mai arrivati a tanto. Loro si "limitano" a immettere nell'elenco degli album migliori dell'anno una buona metà di beniamini locali, che spesso non hanno nessun titolo per figurare in compagnie alto locate. Comunque, passando ai risultati, il premio per il migliore album dell'anno se lo sono diviso ex-equo New York Days di Enrico Rava e Stunt di Fabrizio Bosso e Antonello Salis. A Rava anche il riconoscimento quale musicista dell'anno, mentre un altro trombettista, Luca Acquino, è il talento emergente premiato. La Cosmic Band di Petrella è la migliore band, Dino Betti il compositore e arrangiatore, Francesco Bearzatti si afferma ai sassofoni, Dado Moroni al pianoforte, Roberto Gatto alla batteria e Maria Pia De Vito per la voce. Appuntamento il 18 gennaio all'Auditorium di Roma per premiazioni e concerti. |
Post n°1402 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da pierrde
Ogni magazine e ogni blog a tema jazzistico in questo periodo dell'anno tirano le fila della produzione discografica, lanciandosi in elenchi e classifiche che ovviamente riflettono i gusti solo dei redattori o del titolare dello spazio web. Non mi sottraggo a questo gioco che è anche un modo di riepilogare l'anno che si sta chiudendo ricordandone i momenti migliori. Proprio perchè la musica è quanto mai soggettiva, i 22 album che ho scelto non possono che parlare delle mie affinità, dei musicisti e degli stili che prediligo. Tutto soggettivo quindi, senza nessuna pretesa di completezza ne di omnicomprensività. Ho pensato di dividere le liste in due: la produzione italiana da un lato, e tutto il resto dall'altra. Farne un unico elenco avrebbe significato tralasciare alcuni album di produzione nazionale che comunque a mio parere meritano una citazione. Inoltre il jazz italiano è una realtà molteplice, in continua evoluzione, di alto profilo e alquanto stimato a livello internazionale. Le liste sono in ordine alfabetico, ma dovendo esprimere il giudizio sul migliore in assoluto direi senz'altro Jarrett da un lato e Mauro Ottolini dall'altro. JAZZ INTERNAZIONALE: Borah Bergman trio - Luminescence Dave Douglas Brass Ecstasy - Spirit Moves David Ware - Shakti Evan Parker Electro-acoustic Ensemble - The moment's energy Henry Threadgill Zooid - This brings us to Jim Hall/Bill Frisell - Hemisphere Renaud Garcia Fons - La linea del sur Ulrich Gumpert/Gunter Sommer - Das donnernde leben Vijay Iver trio - Historicity Wadada Leo Smith - Spiritual Dimensions JAZZ ITALIANO Claudio Fasoli - Venice Inside Dado Moroni - Solo Dado Enrico Pieranunzi - Dream Dance Enrico Rava - New York days Fabrizio Sferra - Rooms Franco D'Andrea - Half the fun Gianluca Petrella Cosmic Band - Coming Tomorrow part 1 Mauro Ottolini - Sousaphonix Paolo Fresu/Uri Caine - Think Stefano Bollani - Stone in the water Stefano Pastor/Borah Bergman - Live in Tortona Trio di Roma - 33 |
Post n°1401 pubblicato il 24 Dicembre 2009 da pierrde
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Post n°1400 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da pierrde
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Post n°1399 pubblicato il 22 Dicembre 2009 da pierrde
Sanremo, in gara anche Emanuele Filiberto. Finalmente nell'Udc cominciano a cantare. Povia a Sanremo con un pezzo su Eluana. Dopo averlo sentito, sarà chiaro a tutti che va messo un limite alla sofferenza Fonti: www.insertosatirico.com
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Paolo Fresu Quintet Paolo Fresu è con Enrico Rava e Stefano Bollani uno dei jazzisti italiani più conosciuti e famosi nel mondo. Il numero e la varietà dei suoi progetti è considerevole, spaziando dai duetti con pianisti (Mazzarino, Caine, Bojan Z, perfino Ludovico Einaudi) ai gruppi sia a proprio nome che collettivi (Devil, PAF, ....), senza dimenticare le molteplici collaborazioni con poeti, scrittori, registi e, da ultimo, anche l'attività in solo sia come musicista che di scrittore. Da venticinque anni però il gruppo per antonomasia di Paolo è il quintetto costituito con Tino Tracanna ai sassofoni, Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria. In questa registrazione del 27 ottobre scorso alla Casa del Jazz il quintetto è integrato dal quartetto d'archi Alborada, dove il violino è suonato da Sonia Peana consorte di Fresu. L'intero progetto è curato, per quanto attiene gli arrangiamenti, da Giulio Libano. Il repertorio è costituito prevalentemente da originals dei membri del quintetto, più un brano di Libano e le riprese di temi da Kurt Weill e Giacomo Puccini. L'atmosfera complessiva della seduta è determinata da un suono arrrotondato, privo di asperità, dove anche le improvvisazioni hanno un andamento prevalentemente melodico. L'integrazione con il quartetto è notevole, all'insegna della leggerezza e della immediatezza. Non c'è competizione ne scontro, ma ricerca di un suono compatto ed orchestrale. Il rischio della eccessiva zuccherosità è evitato grazie ad una attenta rigorosità delle forme e allo swing del quintetto. L'intesa maturata nei 25 anni di esistenza è formidabile: il quintetto sembra animato da una unica personalità e muove verso una direzione compenetrata e duttile in tutti i suoi elementi. |
Post n°1397 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da pierrde
Pochi l'hanno ascoltata, ma esiste una versione jazz del classico natalizio di sempre suonata da autentici giganti: Charlie Parker all'alto, Kenny Dorham alla tromba, Al Haig al pianoforte, Tommy Potter al contrabbasso e Max Roach alla batteria. L'incisione è del 1948, sessantuno anni fa, ma suona fresca e convincente come se fosse una registrazione contemporanea. In questa settimana pre festiva il tema prevalente dei post sarà la musica natalizia in versione jazzistica. Intanto, buone feste a tutti. |
Il jazz per una causa benefica. Perché no? Jazzfriends for Emergency è tutto qui, ma va oltre. Da un lato, il CD è una istantanea del Festival Jazzfriends che si svolge da cinque anni in quel di Porto Potenza Picena, paese del centro Italia, sulla costa adriatica. Dall'altro, questa pubblicazione mira a raccogliere fondi pro-Emergency, l'associazione non governativa nata nel 1994 che ha per scopo la cura e il soccorso alle vittime di guerra e delle mine antiuomo. Non solo: l'opera di decine di volontari è anche volta a far fronte alle gravi conseguenze in ambito sanitario nei Paesi in cui sono in corso conflitti armati. Ecco perché, i numerosi artisti che da tempo calcano le scene del festival hanno deciso di offrire una loro esibizione per la causa dell'associazione che ha tra i suoi volontari, Gino Strada. (Michele Chisena) Per ordinare questo cd sponsorizzato da Winitalia e pubblicato dalla Philology Jazz, scrivete a Il TOTALE delle donazioni raccolte per il cd verrà donato ad EMERGENCY. Di seguito la tracklist 2) Prelude to a Kiss (Duke Ellington) Teo Ciavarella Trio, special guest Antonio Marangolo 3) Quale Storia Laggiù (Marco Fermani) Odd Times Quintet 4) Do You Know What It Means to Miss New Orleans? (Louis Alter) Stefano Bollani 5) Ludmilla (Kristian Sensini) Odd Times Quintet 6) Scrapple from the Apple (Charlie Parker) Alessandro Lanzoni e Julian Oliver Mazzariello 7) Sur (Annibal Troilo) Trio Lunfardo 8) Soul Bossa Nova (Quincy Jones) Dams Jazz Orchestra 9) Canto de Ossanha (Baden Powell) Irio de Paula 10) Arianna (Matteo Ciavarella) Teo Ciavarella Trio, special guest Antonio Marangolo 11) Ascolta Se Piove (Piero delle Monache) Piero delle Monache 2004 Quartet 12) Bongo Bongo Bongo (Bob Hillard, Carl Sigman, Devilli) I Fratelli Brookolino con la partecipazione di Elio http://www.jazzfriends.it/jazzfriends_for_emergency.html |
Post n°1395 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da pierrde
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Post n°1394 pubblicato il 16 Dicembre 2009 da pierrde
La tredicesima edizione del Festival Jazz di Chiasso, dal titolo Fuego !, avrà luogo il 4, 5 e 6 febbraio allo Spazio Officina, con prologo al Teatro Sociale, Sala Bianca, di Como il 30 gennaio. Tra i nomi ormai sicuri della manifestazione spicca quello di Gato Barbieri. Il momento magico del sassofonista argentino è oramai alle spalle, ma è sempre una forte emozione ascoltare quel timbro cosi' particolare che solo il suo tenore raggiunge. Altri nomi nel programma sono quelli di Hamid Drake, Manu Katché, Tony Allen, i Quintorigo con Maria Pia De Vito. A Luciano Biondini e Javier Girotto il compito di aprire il festival con l'anteprima di Como. Invece è completamente definito il Festival di Bergamo 2010, che quest'anno anticiperà di un mese le date della programmazione. Questo il cartellone: 19.03 - Bergamo Jazz 2010 - ore 18.00 - Auditorium di Piazza della Libertà JW Orchestra Association diretta da Marco Gotti Ennio Morricone Go Jazz - ore 21.00 - Teatro Donizetti - Richard Galliano & John Surman Duo - Ahmad Jamal - ore 24.00 - Spazio Polaresco, Jazz Club Jam Session 20.03 - Bergamo Jazz 2010 - ore 12.00 - Ex Chiesa della Maddalena John Surman Solo - ore 16.00 - Teatro Sociale The Plug: Giovanni Giorgi, Andrea Lombardini, Gian luca Petrella - ore 18.00 - Teatro Sociale Claudio Angeleri Moods - ore 21.00 - Teatro Donizetti - Moscow Art Trio - Enrico Rava New Quintet feat. Gianluca Petrella - ore 24.00 - Spazio Polaresco, Jazz Club Downtown Trio Roberto Cecchetto, Paolino Dalla Porta, Michele Rabbia 21.03 - Bergamo Jazz 2010 - ore 10.30 - Sala Conferenze del Teatro Donizetti Blindfold Test con Enrico Rava e Paolo Fresu Conduce Giuseppe Vigna - ore 12.30 - Ex Chieasa della Maddalena Misha Alperin Solo - dalle ore 14.30 alle 17.30 - Città Alta Maratona Jazz di giovani musicisti dei conservatori italiani e delle scuole di Bergamo in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - ore 18.00 - Teatro Sociale Enrico Rava & Gianluigi Trovesi Duo Film-documentario "Il Giro del Giorno in 80 Mondi" di Marco Maccaferri - ore 21.00 - Teatro Donizetti - Omar Sosa Afeecanos Quintet - SFJC San Francisco Jazz Collective Avishai Cohen, Miguel Zenon, Mar Turner, Robin Eubanks, Stefon Harris, Ed Simon, Matt Penman, Eric Harland - ore 24.00 - Spazio Polaresco , Jazz Club Downtown Trio Roberto Cecchetto, Paolino Dalla Porta, Michele Rabbia _____________________________________________________ |
Milano, Berlusconi ferito da un oggetto lanciato ad personam. L'aggressore è incensurato. Subito esclusa la pista che porta all'Udc. (L'uomo è risultato essere uno psicolabile. Votava Pd) "Non sono nessuno", ha dichiarato Tartaglia quando è stato preso, cercando di farsi passare per Rutelli. Il padre: "Votiamo Pd, ma in casa nessuno odia Berlusconi". Anche se usare due volte la stessa giustificazione suona sospetto. Su Facebook già nati numerosi gruppi che simpatizzano per lo squilibrato. Fra i più quotati "Rimettiti presto Silvio". Centrodestra compatto: "È una conseguenza del clima di odio". Finalmente un po' di autocritica. Per non alimentare il clima di violenza, da oggi Berlusconi avrà sempre ragione. Fonti : www.insertosatirico.com |
"Jazz police are looking through my folders Jazz police are talking to my niece Jazz police have got their final orders Jazzer, drop your axe, it's Jazz police!" (Leonard Cohen) Incredibile episodio al festival di Siguenza, vicino a Madrid, lunedi' scorso. Dopo l'esibizione del Drumming Core capitanato dal sassofonista Larry Ochs, membro fondatore dello straordinario gruppo Rova Saxophone Quartet, uno spettatore si è rivolto alla Guardia Civil sostenendo che il concerto al quale aveva assistito non era di jazz e pertanto aveva diritto al rimborso del biglietto. Cosa che è stata ovviamente rifiutata dagli organizzatori, nonostante le rimostranze dell'appassionato (?) che poi ha confessato che il suo medico lo aveva avvisato dal partecipare al concerto (per lui era "psicologicamente sconsigliabile"...) . Larry Ochs all'inizio è rimasto attonito, poi, con humor ha detto che "finalmente avrà anche lui qualcosa da raccontare ai suoi nipotini". La cronaca dell'episodio sul Guardian e su El pais cliccando: Adesso che si è creato il precedente mi aspetto numerose chiamate ai carabinieri per verificare se nelle prossime edizioni di Umbria Jazz i vari Elton John, Giorgia, (N)onna Summer, Pino Daniele e via dicendo rientrino nella categoria "jazz"..... |
La fine dell'anno coincide con l'inevitabile rassegna delle top list di riviste, siti e blog che si occupano di musica jazz. Ancora non c'è il pieno del flusso di classifiche e liste, ma già i magazine più al passo con i ritmi ed i web site specialistici iniziano a macinare liste. Controcorrente è la rivista principe italiana, Musica Jazz, che anche quest'anno riserva le classifiche esclusivamente al jazz italiano. Una scelta autoctona che francamente trovo miope e rinuciataria e per niente al passo con i tempi. Ma tant'è, le cose stanno cosi', i motivi non li conosco e comunque a questo punto, nemmeno mi interessano più di tanto. Il Top Jazz, da chiunque provenga, è comunque solo una indicazione per l'appassionato vero, che la propria lista sa benissimo stilare da sè senza l'aiuto di chicchesia. Più interessante spaziare tra magazine e web alla ricerca di indicazioni già disponibili. Il nuovo numero di Down Beat, ad esempio, fa un riassunto piuttosto stimolante del primo decennio del 2000, evidenziando quelli che a parere dei critici americani, sono i migliori album dell'inizio del nuovo millennio. Si tratta di 113 album che spaziano dal blues al mainstream fino all'avanguardia accomunati dal fatto di aver ricevuto le fatidiche 5 stelle dal recensore. A seguire tutti gli altri album, una infinità, con quattro stelle e mezzo (anche alcuni italiani). I dodici album + 3 della nuova rivista Jazz Magazine/Jazzman premiano un universo variegato, che va da Henry Threadgill (This brings us to) a Stevie Wonder (per il dvd), passando per Braxton (The Complete Arista Recordings) fino al jazz europeo (Andy Emler, Arve Henriksen, Joachin Kuhn/Michael Wollny) e a outsider americani (Christian Scott, Eddie Daniels/Roger Kellaway, Wayne Krantz) fino a qualche francesismo nazionalistico di troppo (Pedron, DPZ, Donarier). Più interessante e ragionato il sito Jazz Beyond Jazz di Harvey Mandel, che stila un elenco largamente condivisibile cliccando qui Anche A Blog Supreme fa una lista dei dieci album dell'anno: la potete trovare qui http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=121096843 e anche questa non fa una grinza in quanto a impeccabilità, nonostante le scelte siano quasi completamente diverse rispetto a Mandel. Ultimi ma non da ultimi ci sono poi i semplici appassionati: pesco dal web un elenco di addiritura 40 album ad opera di R. Hutchinson con tanto di sampler di ascolto per ognuno, più le copertine e qualche nota informativa. Il tutto cliccando : |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21