Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi di Agosto 2010
Curiosare per la rete porta spesso a scoperte inusuali o curiose: è il caso di questo breve video, circa tre minuti, ad opera di un regista ed una produzione italiani. Stefano Tinti, in arte Bante, rivisita copertine storiche di album Blue Note che vedono protagonisti sopratutto la penna di Reid Miles e le foto di Francis Wolff. L'idea originale è di "animare" foto e disegni e l'effetto è sorprendente. Rispetto ed amore per la musica ed i musicisti sono evidenti, originalità e buon gusto altrettanto. Una piccola vera chicca che oltretutto è servita per la promozione di un locale di Siena, il Bella Vista Social Pub. Da vedere ed ammirare. |
Post n°1591 pubblicato il 27 Agosto 2010 da pierrde
Interessante post quello di Ethan Iverson, il pianista dei Bad Plus, sul blog Do The Math. Dall'avvento dell'era dei bloggers è ormai trascorso un periodo temporale che consente alcuni bilanci e riflessioni. E' quello che Iverson fa tracciando nel suo lungo post la storia dei blog a tema jazzistico con, ovviamente, i link per poterli leggere. Si tratta di una visione pressochè totalmente americana e che coinvolge nella stragrande maggioranza dei casi i blog di critici, giornalisti e musicisti. Curiosamente Ethan cita lo scomparso Be.Jazz di Mwanji Ezana, in lingua inglese ma belga di provenienza, come uno dei più influenti blog della prima ora, dimenticando poi nel lungo elenco il bellissimo Free Jazz di Stef, belga anch'esso, e di gran lunga nel novero dei migliori jazz blog in inglese. A parte questa perplessità, nel lungo post si ritrovano nomi che spesso ho citato o suggerito, e altri invece più di nicchia ma che meritano una visita. Meno affollato il panorama italico, sopratutto se si prendono in considerazione i blog esclusivamente dedicati al jazz. Naturalmente i link sono piuttosto conosciuti e citati su queste pagine, ma vediamoli insieme: della prima ora sono Gerovi-Jazz sulla piattaforma Splinder, ora migrato in Wordpress nonchè promotore in nuova veste ed in lingua inglese di Blog In Jazz. Analisi di album, notizie, mp3 da scaricare e molti video da gustare sono le caratteristiche del lavoro appassionato di Gianluigi. Unico nel suo genere è invece l'approccio di Roberto e del suo famoso Jazz from Italy: la musica narrata con un taglio letterario e autobiografico, ma sempre corredata da splendide illustrazioni e accompagnata da una vasta scelta di brani musicali. La lettura è sempre piacevole, spesso emozionante, l'impaginazione e la grafica assolutamente professionali. Un piacere per l'occhio, l'orecchio e la mente. Anche Jazz from Italy ha una versione Splinder ed una Blogger (in inglese), l'autore inoltre cura un blog dedicato a Nunzio Rotondo ed una alla etichetta discografica Horo Records. Note Dissonanti , Dark Intervals e A Prima Vista sono anch'essi blog della prima ora e di grande interesse, purtroppo aggiornati raramente. Marco Bertoli (collaboratore di Musica Jazz) è autore oltre che di A Prima Vista anche di Jazz Nel Pomeriggio, blog recentissimo e al quale pare riuscire a dedicare una maggiore costanza vista anche l'impostazione singolare: un brano celebre da ascoltare, commentato e da commentare. Planet Jazz è un blog al femminile, uno dei pochi, votato prevalentemente alle news e attivo da diversi anni pur con veste grafica rinnovata. Sempre al femminile c'è il più recente Kind of Babs, che come il precedente è però aggiornato saltuariamente. Tra i blog non esclusivamente votati al jazz ma con una cospiscua e corroborante presenza musicale non posso non citare Borguez, Ruminazioni, Doctor Bebop e Annotazioni di Pannonica. Molti gli spazi nati e poi scomparsi o non più aggiornati (uno tra tutti l'interessantissimo e a me parecchio mancante Jazz in Rete), pochi e ad uso logicamente auto-referenziale quelli dei musicisti concentrati quasi tutti nell'apposito spazio di Jazzitalia. In compenso ogni tanto qualcuno ritorna, è il caso di Jazzer, blogger della primissima onda . Omnicomprensivo e ricchissimo di informazioni, fotografie e link è, infine, il blog del Padova Jazz Club. Tutti i link dei blog italiani citati compaiono o sono comparsi su Mondo Jazz. Mi scuso con tutti coloro, probabilmente diversi, che ho dimenticato o non segnalato per gli evidenti limiti di spazio di un post. |
Post n°1590 pubblicato il 26 Agosto 2010 da pierrde
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Grazie alla radio americana NPR è possibile ascoltare in anteprima e fino al 31 agosto il nuovo album del pianista Danilo Perez. Il musicista panamense è da un decennio colonna portante del quartetto di Wayne Shorter con il quale si è esibito all'inizio dell'estate anche a Milano. Nell'album sono presenti gli altri due membri del trio che Perez tiene in vita da ormai otto anni, il contrabbassista Ben Street ed il batterista Adam Cruz. Ospiti di riguardo il sassofonista Rudresh Mahanthappa, il percussionista Jamey Haddad e la cantante portoghese Sara Serpa. Il link per accedere all'album Providencia : http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=129310107 |
Post n°1588 pubblicato il 24 Agosto 2010 da pierrde
In cinque minuti transitano velocemente 250 copertine di album famosi accompagnate dalla straordinaria musica di Charles Mingus. E' anche un modo di rispondere alle frequenti richieste che ricevo, sopratutto di amici e conoscenti, su quali album ascoltare per avvicinarsi alla musica jazz. Ovviamente il video non è di mia produzione, pertanto non tutti i titoli che scorrono raccolgono il mio pieno consenso; sarebbe inoltre troppo facile fare l'elenco di quelli che mancano, ma il video clip non ha una funzione pedagogica e si presta invece molto bene come base di suggerimenti. Personalmente mi sono avvicinato al jazz ascoltando musicisti che avevano affinità con quello che allora ascoltavo abitualmente: molto tempo è trascorso, ma allora trovare fili di un comun denominatore tra la musica di Jimi Hendrix e quella di Miles Davis non era poi cosi' difficile. In compenso oggi è più facile ascoltare qualsiasi genere e qualsiasi musicista grazie alla rete, e questa è una possibilità enorme per chi è dotato di curiosità intellettuale. |
Un nuovo album per la storica etichetta che fu di Giovanni Bonandrini è un avvenimento. Doppio, se poi si tratta di un trio cosi' inusuale e riuscito. A dispetto del percorso dei protagonisti, il contenuto, a firma di tutti e tre i musicisti, sembra avere più influenze post-bop che non apertamente free. Il progetto è un omaggio alla figura del leggendario violinista Leroy Jenkins, rievocato nel primo brano (June 78, cioè la prima volta che Tononi vide dal vivo Jenkins), e celebrato nella lunga e bella dedica (For Leroy Jenkins), ripresa ancora nella parte finale dell'album. Un tema dolente e lirico che trasfigura nella interpretazione del violino di Emanuele Parrini, cosi' lontano e diverso dal suono frastagliato e acido di Jenkins ma ugualmente coinvolgente e trascinante grazie al timbro particolare e all'evidente carico emotivo, in una dimensione trascendente e spirituale. Non mancano momenti di libera improvvisazione (Lulu on the beach), cosi' come pezzi apertamente swinganti (Vertinvasion) e omaggi ispirati (For Alice Coltrane, For Hazrat Inayat Khan). Parker è il solito gigante, sia quando imbraccia il contrabbasso sia quando si esibisce allo shenai o al shakuhachi. Tononi è un batterista formidabile sia sul tempo che sul colore, e forma con il contrabbassista un duo che poco ha da invidiare ad altre collaborazioni del musicista americano. L'album è vario e godibile, fresco ed ispirato. V A L U T A Z I O N E : * * * * |
Post n°1585 pubblicato il 20 Agosto 2010 da pierrde
It's a virtuosic field day for free-jazz admirers with strong nerves. Valutazione : * * * * * |
Molti gli articoli ed i commenti su giornali e siti americani per la scomparsa di Abbey Lincoln. Percorso artistico invero singolare quello della cantante e compositrice, nata artisticamente come attrice prima di conoscere Max Roach che poi diverrà suo marito. Erano gli anni della rivolta nera e della musica free, e come tutti gli intellettuali neri Lincoln al pari di Roach subi' il richiamo della lotta e dell'impegno sociale. Memorabile il disco Freedom Now Suite a nome di Roach (assoluto capolavoro del jazz ) ma con la voce tesa e drammatica di Abbey. Dopo la separazione la cantante rimane a lungo assente dalle scene per ricomparire anni dopo in Francia dove ha vissuto per diverso tempo ed ha inciso per la Verve/Gitanes album notevoli e ricercati (nella foto uno dei migliori). Un breve elenco dei siti dove è possibile leggerne ritratti o vedere clips:
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Post n°1583 pubblicato il 18 Agosto 2010 da pierrde
Herman Leonard, the photographer who captured archetypal images of jazz musicians, has died, his company announced late Saturday. He was 87. Continua a leggere : http://www.hermanleonard.com/ftp/Plan/Herman_Leonard_Press_Release.html |
Foto : Federico Pollini http://gallery.me.com/federico.pollini |
Abbey Lincoln, a singer whose dramatic vocal command and tersely poetic songs made her a singular figure in jazz, died on Saturday in Manhattan. She was 80 and lived on the Upper West Side. Continua a leggere su http://www.nytimes.com/2010/08/15/arts/music/15lincoln.html?_r=1 |
Post n°1580 pubblicato il 14 Agosto 2010 da pierrde
Per questo ferragosto freddo e umido, almeno qui nel nord italiano, ho pensato che il miglior video che potessi postare è questo struggente e drammatico film sull'umanità, da poco finalmente disponibile anche nella nostra lingua. Le grandi conquiste dell'uomo, la vittoria sulla fame, il progresso ma anche i grandi disastri che inevitabilmente ci aspettano se continueremo a perseguire un modello di sviluppo sbagliato come l'attuale. Per non parlare delle ingiustizie sociali ed economiche, del cambiamento del clima da noi provocato e dell'esaurimento delle riserve. Tutto documentato con immagini bellissime, musiche coinvolgenti ed un commento equilibrato. Ma impareremo ? Ci sveglieremo dal sonno delle coscienze ? Difficile crederlo.... |
Post n°1579 pubblicato il 13 Agosto 2010 da pierrde
La domanda si pone con rituale puntualità ogni volta che un giovane musicista si impone sulla ribalta. Il tormentone torna di attualità grazie all'uscita del nuovo album della venticinquenne cantante e contrabbassista, ed ad approfondire l'argomento questa volta è Patrick Jarenwattananon su A blog Supreme. L'autore descrive puntigliosamente gli argomenti a favore di entrambe le tesi, propendendo poi apertamente verso un deciso apprezzamento dell'artista. Come sempre quando si entra nel merito dei giudizi giocano molti fattori, rimando dunque gli interessati alla lettura dell'articolo. Interessante comunque per poter formulare una propria opinione è la doppia possibilità offerta da A Blog Supreme: si può infatti ascoltare per intero il nuovo album, Chamber Music Society, e nell'articolo è inserito il video di Little Fly che anch'io posto. Si tratta del primo brano dell'album che vede all'opera un quartetto d'archi con la bella voce di Esperanza che canta i versi di William Blake. Detto questo non mi rimane che esprimere il mio pensiero: ancora non ho "pesato" dal vivo il valore di questa musicista, ma certo essere patner fisso di Joe Lovano o Mc Coy Tyner qualcosa vorrà pur dire. Gli album della Spalding che ho ascoltato, compreso il nuovo, non rientrano nella cerchia dei miei preferiti, ma questo significa poco. Preferibilmente ricerco una musica più vibrante, ricca di fermenti e sperimentazione, ma Esperanza ha solo 25 anni e non può essere un talento che già ha raggiunto la piena maturità: credo sia logico aspettare (e magari vederla dal vivo nell'interessante gruppo di Lovano ) prima di formulare qualsivoglia giudizio. Little Fly, Thy summer's play My thoughtless hand Has brushed away.Am not I A fly like thee? Or art not thou A man like me?For I dance And drink, and sing, Till some blind hand Shall brush my wing.If thought is life And strength and breath And the want Of thought is death;Then am I A happy fly, If I live, Or if I die. (William Blake) Link: |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
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