Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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JAZZ DAY BY DAY

 

 

L'agenda quotidiana di

concerti rassegne e

festival cliccando qui

 

I PODCAST DELLA RAI

Dall'immenso archivio di Radiotre è possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembè di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco è possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi di Gennaio 2011

PIACENZA JAZZ FEST: IL PROGRAMMA

Post n°1754 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da pierrde

 

È alle porte l’avvio dell’ottava edizione del Piacenza Jazz Fest che ha già avuto un’anteprima nei giorni scorsi presentando il Rossana Casale Jazz Trio.

La performance ha visto la cantante impegnata nell’interpretazione dei più noti standard americani esponendola inevitabilmente ai confronti con le cantanti di colore che hanno fatto la storia del jazz.

Il confronto, comunque, ha visto uscire la Casale a testa alta nonostante la dimensione della sfida non fosse certo banale.

Dopo l’anteprima, il festival entrerà nel vivo a partire dal 5 di marzo e – snodandosi per un mese intero – si concluderà il 9 di Aprile.

Su tutti – a mio parere – svetta il RICHARD GALLIANO FRENCH TOUCH TRIO che mi è capitato di vedere a Novembre risultando uno dei concerti più coinvolgenti ai quali ho assistito nell’arco dell’intero 2010.

Di seguito il programma completo

Sabato 5 marzo

DANILO REA TRIO "Beatles in Jazz"

ARS 3 “Promemoria”

Giovedì 10 marzo

MICHELE FRANCESCONI VOCAL QUARTET

Sabato 12 marzo

RICHARD GALLIANO FRENCH TOUCH TRIO

Domenica 20 marzo

BILL FRISELL'S DISFARMER PROJECT

Sabato 26 marzo

AL FOSTER QUARTET

Omar Hakim & Rachel Z THE TRIO OF OZ

Venerdì 1 aprile

DUO COSCIA TROVESI

Sabato 2 aprile

DAVE DOUGLAS BRASS ECSTASY

Sabato 9 aprile

GALA' DI PREMIAZIONI E DI FINE FESTIVAL

http://www.piacenzajazzclub.it/

Articolo a cura di Milton da Modena


 
 
 

SANTO CIELO !!!!!

Post n°1753 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da pierrde

Torino: il 31 gennaio al Teatro Gobetti Giovanni Allevi dirige Mameli

Era il dicembre 1847 e secondo le cronache "Il Canto degli Italiani" di Mameli/Novaro venne eseguito al Teatro Gobetti di Torino per la prima volta in un teatro al chiuso, dopo che era già stato cantato nelle piazze di Pisa e Genova. Lunedì 31 gennaio l'Inno di Mameli torna al Teatro Gobetti alle 20: lo esegue l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Giovanni Allevi nella serata "Fratelli d'Italia" presentata da Milly Carlucci. "Sono molto emozionato e molto onorato per questa opportunità di dirigere una straordinaria orchestra come quella della Rai- racconta Allevi - Il mio approccio alla direzione è maieutico, senza voler forzare la mano. E' un inno che mi piace tantissimo e fa parte della mia identità genetica" Il concerto verrà trasmesso in diretta da Rai Radio1 e sarà visibile anche sul sito www.radiouno.rai.it

Fonte: www.giornaledellamusica.it

Il titolo del post è anche l'unico commento ragionevole che mi sento di scrivere. Poi aggiungo il video per sdrammatizzare.... 

 
 
 

DIRETTA RADIOTRE: IL MIGLIOR GRUPPO ITALIANO DEL 2010

Post n°1752 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da pierrde
 

 

domenica 30 gennaio 2011 21.55

Locandina

IL CARTELLONE

In diretta dall'Auditorium Parco della Musica di Roma FONDAZIONE MUSICA PER ROMA Francesco Bearzatti Tinissima 4et "X (Suite for Malcolm)"

Francesco Bearzatti, sassofoni, clarinetto, xaphoon, electronics Giovanni Falzone, tromba, human effects Danilo Gallo, basso elettrico Zeno De Rossi, batteria e percussioni

 

 

TOP JAZZ 2010

MIGLIOR DISCO DELL'ANNO TOP JAZZ 2010

MIGLIORE FORMAZIONE DELL'ANNO TOP JAZZ 2010

DANILO GALLO BASSISTA DELL’ANNO JAZZ IT AWARD 2010

- SELEZIONE DEI LETTORI

FRANCESCO BEARZATTI PRIMO CLASSIFICATO “SAX TENORE ITALIA” X (SUITE FOR MALCOLM)

PRIMO CLASSIFICATO MIGLIOR ALBUM ITALIA X (SUITE FOR MALCOLM)

PRIMO CLASSIFICATO MIGLIOR GRAFICA ALBUM FRANCESCO BEARZATTI TINISSIMA 4TET X (SUITE FOR MALCOLM)

X (Suite for Malcolm) è il nuovo lavoro di Francesco Bearzatti scritto per il suo Tinissima Quartet: un concept album dedicato al leader afroamericano, prodotto dal Parco della Musica di Roma e pensato per il live come progetto multimediale con proiezioni dal vivo, curate da Antonio Vanni, delle illustrazioni di Francesco Chiacchio, realizzate sulle musiche originali di questa Suite. E’ un caleidoscopio di idee e di accenti, che muta continuamente dalle atmosfere più liriche e raccolte alle sonorità più rock, dance, hip hop, composto e arrangiato per esaltare le possibilità espressive di quattro fra i musicisti più ispirati e versatili del panorama internazionale. Malcolm X Suite è un tributo all’uomo che con la sua azione e il suo pensiero ha contribuito a imprimere un cambiamento radicale nel rapporto fra cittadini bianchi e di colore negli Stati Uniti. Il suo messaggio di libertà e dignità è andato ben oltre la difesa dei diritti degli afroamericani contro il segregazionismo in America, nonostante le numerose manipolazioni e le interpretazioni riduttive che ne sono state date. Dall’infanzia a Lansing, nel Michigan, fino a Boston, dove lavora come lustrascarpe e vive il mondo delle sale da ballo e delle grandi orchestre jazz, poi a New York, dove entra nel mondo dei traffici della malavita. Quindi l’esperienza del carcere, dove matura la conversione all’Islam, seguita dagli anni della sua predicazione e il suo attivismo per i diritti degli afroamericani fino al suo assassinio, nel 1965, nel momento in cui il suo pensiero si apriva ad una visione nuova e ampia, libera dai condizionamenti del razzismo e dal nazionalismo nero. Tutto questo è tradotto in una musica intensa e incalzante, fatta di melodie struggenti e di accelerazioni improvvise, nel segno di una fortissima tensione. L’energia che la band riesce a generare è sorprendente: l’assoluta libertà espressiva e l’interplay rodato in più di sessanta concerti in tutto il mondo con la Suite for Tina Modotti fanno di ogni concerto del gruppo un’esperienza musicale difficile da dimenticare, esaltata dalla bellezza e dall’impatto delle immagini. “La storia di Malcolm X è emozionante e profondamente umana” ha detto Bearzatti. “Quando ho iniziato a scrivere avevo in testa la sua vita e volevo raccontarla. Malcolm X e Tina Modotti sono personaggi importantissimi ma non abbastanza celebrati per la loro forza e capacità. Malcolm è una degli uomini più intelligenti e più attivi che abbiano contribuito a cambiare l’aspetto sociale degli afroamericani: mi è sembrato giusto metterlo in risalto, dare un mio contributo per riscoprirlo”. Fonte: Auditorium

 

 
 
 

IL JAZZ A CARTONI ANIMATI

Post n°1751 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da pierrde
 

 

Molte volte mi sono occupato sul blog del rapporto tra musica e cartoons: è un sodalizio che trovo particolarmente felice e che vanta una storia lunga più o meno come quella del cinema.

Ci sono cartoni che hanno fatto la storia del cinema, penso ad esempio a Fantasia di Walt Disney, ma anche tra i filmati più brevi ci sono autentiche perle. Benny Goodman, ad esempio, è stato uno dei musicisti jazz più presi a prestito dai disegnatori americani. 

Memorabile è questo After You've gone, pura fantasia grafica sullo scorrere della musica.

Degno di massima attenzione è anche All the cats join in, che invece racconta una breve ma divertentissima storia e sempre con l'orchestra di Benny Goodman in veste di protagonista.

 

Forse meno riuscito ma ugualmente godibile è anche Bumble Boogie, un altro cartoon Disney del 1948 con Freddy Martin e la sua orchestra. Buon divertimento


 
 
 

DEDICATO A

Post n°1750 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da pierrde

...mio padre, che non era ebreo, ne zingaro, ne comunista.

Scelse da uomo libero di essere un uomo libero,

per questo fu internato in un campo dove rimase due anni

 

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto,

perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c'era rimasto nessuno a protestare.

(Bertolt Brecht)

 
 
 

ATTUALITA'

Post n°1749 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da pierrde

 
 
 

SCUOLA DI MUSICA

Post n°1748 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da pierrde

Appena forse fuori tema dalla linea generale di questo jazz blog , ma neanche troppo, se ci pensate bene, vi vorrei segnalare un’encomiabile iniziativa, che, se da una parte è ovviamente motivata da interessi commerciali, dall’altra, è di vitale importanza per tutti noi a cui sta a cuore la sorte della musica presente e futura.

Mi sto riferendo alla lodevole scuola “La nuova Musica” , www.lanuovamusica.it, che partita nel 2001 da Milano si è estesa sia nel circondario, finanche al territorio bolognese e spezzino.

Perché la segnalo in mezzo alla pletora di scuole di musica sorte a mò di funghi settembrini? La segnalo perché questa compagine ha posto un accento fortissimo sulla didattica speciale per avvicinare i bambini alla gioia della musica (e tenerli dentro la pratica della musica su su fino all’adolescenza e oltre). Oltre 2.000 famiglie e 11.000 bambini sono il “bottino” di questo singolare approccio di successo, in un paese, come il nostro, ove la cultura musicale è mosca bianca. Nel 2003 questa scuola ha fondato l’Orchestra Under 13, un progetto di formazione strumentale per scuole pubbliche nel milanese che coinvolge più di 150 bambini, compartecipato dal Comune di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Auditorium di Milano, la Fondazione Cariplo e la fondazione CRT.

In ultimo voglio segnalare sempre su questo fronte l’iniziativa della Jupiter, una casa di strumenti musicali , www.jupiterinstrument.com, che ha vinto più volte il premio dell’inglese Music Industry Association Award per la sua tromba e il suo clarinetto, in quanto propone degli strumenti entry level ma con un prezzo accattivante per i giovanissimi unito ad una qualità rimarchevole. Tutte iniziative che lasciano ben sperare nel futuro della nostra cara amata musica.

 

Inizia con questo contributo la collaborazione al blog di Danilo, e mi auguro che si tratti di un rapporto lungo e proficuo. Qualche settimana fa in un post chiedevo se tra i lettori ci fosse qualche persona interessata alla collaborazione. Ho ricevuto poche ma qualificate proposte, che spero di vedere concretizzate al più presto. Per ora, benvenuto Danilo.  

 
 
 

LA SAGACIA DI TROVESI

Post n°1747 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da pierrde

Cosa ha unito l’Italia, musicalmente parlando, negli ultimi 150 anni?

TROVESI: «Sicuramente l’opera: l’opera italiana, nata prima dell’Unità, contribuì a formare un repertorio comune conosciuto in tutte le classi sociali e su tutto il territorio, e diffuso anche tramite le bande musicali. E poi la radio: con il suo l’avvento inizia la diffusione contemporanea delle canzoni e delle arie d’opera e operetta in tutto il Paese. Poi il cinema e la musica da film: compositori come Nino Rota, Ennio Morricone ed altri hanno contribuito al successo di capolavori cinematografici e la loro musica e le loro arie sono diventate le colonne sonore italiane dagli anni Cinquanta»

Quale Italia musicale vuole dimenticare?

TROVESI: «Se esistesse un’Italia musicale rappresentata da un grandissimo tenore che abbandona l’ ”Esultate!” dell’ Otello per cimentarsi in repertori musicali non adatti a lui, o da un famoso pianista e compositore che definisce le sue composizioni come la “nuova musica classica”, o da canali televisivi che, attraverso concorsi legati esclusivamente alle “canzoni”, impongono l’idea che esista soltanto un genere di musica, probabilmente questa sarebbe l’Italia da dimenticare. Per fortuna questo non è ancora avvenuto e penso non avverrà mai...»

Fonte : Il Giornale della Musica, mese di gennaio 2011

 
 
 

CURIOSANDO NEL WEB

Post n°1746 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da pierrde
 
Tag: NEWS

Se avessi il tempo, mi piacerebbe gestire quotidianamente una rassegna stampa, e non solo in lingua italiana. Considerate questo post come un esperimento che potrebbe avere sviluppo. 

Jazz in rosa  

Un mese di musica jazz al femminile è atteso nei Teatri Comunali delle Città di Ortona e Chieti. Ritorna infatti nei weekend compresi tra il 13 febbraio e ...

continua su: 

http://www.mondointasca.org/articolo.php?ida=19660&sez=15


Piacenza Jazz Fest scalda i motori

Piacenza24 Piacenza - L'ottava edizione della manifestazione Piacenza Jazz Fest si presenta alla città con un gustoso concerto di Anteprima, a ingresso libero: Rossana ...

continua su:

http://www.piacenza24.eu/Eventi%20e%20Spettacoli/28830-Piacenza%20Jazz%20Fest%20scalda%20i%20motori.html


Paolo Fresu porta il grande Jazz nella sua Sardegna

LiveCity.it

“Da Carla Bley e Steve Swallow a Ornella Vanoni, da Uri Caine o Bojan Z al trio con Richard Galliano e Jan Lundgren, ma anche attori come Lella Costa. ...

continua su :

http://www.livecity.it/2011/01/24/paolo-fresu-porta-il-grande-jazz-nella-sua-sardegna/

Aperitivo jazz

Il Friuli

Sarà la musica del Dario Carnovale Trio a segnare il ritorno del jazz al Visionario. Mercoledì 26 gennaio alle ore 19.30 la band capitanata dal vulcanico ...

continua su:

http://www.ilfriuli.it/if/spettacoli/52590/


Perché Franco D'Andrea è il miglior musicista europeo del 2010

Il Sole 24 Ore

Pochi giorni fa ha ritirato a Parigi il premio per il migliore musicista europeo del 2010 a lui conferito dall'Académie du Jazz de France. ...

continua su:

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-01-24/pianista-181840.shtml?uuid=AaVFLe2C


«Programmare per iOS? E' come suonare jazz» intervista al jazzista ...

Macity

Succede sempre più raramente di suonare standard jazz e quindi tendo a dimenticarli. Ho pensato che sarebbe utile avere un promemoria in tasca con quelli ...

continua su:

http://www.macitynet.it/macity/articolo/Programmare-per-iOS-E-come-suonare-jazz-intervista-al-jazzista-Massimo-Biolcati/aA48791


Gonzalo Rubalcaba, quando il jazz diventa poesia

A Proposito di Jazz - Di e con Gerlando Gatto

Grande jazz all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Giovedì 27 per il ciclo Solo si esibirà il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, il cui album “Gonzalo ...

continua su:

http://www.online-jazz.net/wp/2011/01/24/gonzalo-rubalcaba-quando-il-jazz-diventa-poesia/

Appuntamento con il jazz d'autore Fabrizio Bosso with Ale ...

Citta della Spezia

Grande appuntamento con la musica jazz martedì 9 febbraio, al Nh Hotel sipario in cui suoneranno i Fabrizio Bosso with Ale Collina trio, tre artisti che ...

continua su:

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cultura-e-Spettacolo/Appuntamento-con-il-jazz-d-autore-e-i-76739.aspx

 
 
 

LA MUSICA DENOTA I POTENTI

Post n°1745 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da pierrde

La scorsa settimana a Washington è andata in onda una simbolica consegna di testimone tra la potenza economica declinante del '900 e quella emergente del 2000. Dopo i colloqui, Barak Obama ha pensato bene di organizzare una serata in onore di Hu Jintao coinvolgendo una manciata tra i più prestigiosi jazzisti americani: Herbie Hancock, Matt Wilson, Randy Brecker, James Genus e Diane Reeves, e dai resoconti della stampa americana pare che il leader cinese abbia gradito,  battendo il piedino in pieno raptus da swing. 

Ognuno ha proposto la musica che meglio lo rappresenta, e cosi' per la parte cinese è intervenuto il pianista classico Lang Lang, che vediamo nel video improvvisare un duetto a quattro mani con Hancock. Se questo è quello che si ascolta al centro dell'impero, qui nella suburra, nei baccanali del nuovo Caligola il protagonista musicale è Mariano Apicella . Anche la musica denota la differenza di qualità e di stile tra uomini di stato e il cavalier Banana. 

 

 
 
 

AL CINEMA.....(MAGARI !!)

Post n°1744 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da pierrde

L'EVOLUZIONE DEL CAIMANO

 

 

E NON E' UN FILM.....

 
 
 

JAZZIT AWARD 2010

Post n°1743 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da pierrde

Ho ricevuto e avidamente letto il nuovo numero del bimestrale di Luciano Vanni. Un magazine sempre più interessante e concorrenziale, tanto che sul nuovissimo sito di Musica Jazz già compare il banner di un Top Reader....

Fatti i complimenti ad una squadra che continua a crescere e a produrre una rivista sempre più ricca, in attesa di vedere il sito web rimesso a punto ed arricchito come da promesse, l'argomento più interessante del numero di gennaio e febbraio è ovviamente il referendum sia della critica che dei lettori. 

Se ben poco c'è da aggiungere alle scelte dei redattori, mi sembra invece che i risultati del referendum dei lettori siano abbastanza da interpretare. Mi spiego meglio: mentre i voti ai protagonisti non italiani articolati nelle varie sezioni mi sembrano assolutamente "veri", qualche dubbio in più mi viene leggendo i voti nostrani. Come detto dallo stesso Luciano Vanni nella presentazione c'è sicuramente da registrare una mobilitazione di fans dell'uno o dell'altro protagonista. Cosi' si spiegano risultati abbastanza poco credibili in alcuni ambiti. Non farò nomi, non è ne necessario ne elegante. Spero che crescendo in interesse ed in numero di partecipanti il prossimo Jazzit Awards mi tolga anche questi dubbi e queste scorie di provincialismo. 

Mi permetto anche qualche suggerimento per una futura replica: meno categorie di "addetti ai lavori" (Agenzie di Management, Agenzie di Comunicazione...), più diversificazione per il jazz in rete: non si possono mischiare portali e web-zine, frutto del lavoro di parecchie persone, con i blog che nella stragrande maggioranza dei casi sono il frutto della passione dei singoli.

Per tutto il resto, bravi ! 

 
 
 

OGGI E DOMANI TRA RADIO E TELEVISIONE

Post n°1742 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da pierrde

Battiti

 Dal Lunedì al Venerdì dalle 00:10 alle 1:40 e il Sabato e la Domenica dalle 00:00 alle 1:30

Sabato 22 Gennaio

 Il trombonista Sebi Tramontana, siciliano trapiantato in Germania, all'occasione anche disegnatore e irresistibile crooner, sarà protagonista della parte iniziale della puntata di Battiti di sabato 22 gennaio, con una seduta di improvvisazione dal vivo nella quale darà prova della sua verve e della sua incontenibile fantasia. Membro dell'Italian Instabile Orchestra e protagonista del mondo della musica improvvisata, Tramontana ha diviso il palcoscenico con musicisti come Mario Schiano, Giancarlo Schiaffini, Joëlle Léandre, Paul Lovens e JohnCorbett

Il DottorDjembé va in Tv

 Domenica 23 Gennaio,Che Tempo che Fa, RaiTre

 Domenica 23 Gennaio a CheTempo che Fa Stefano Bollani e David Riondino racconteranno le novità cheanimano l'edizione del Dottor Djembé in onda su Radio3 ogni Sabato e Domenicaalle Ore 13.00. Girate la radio, vedrete la televisione!

 
 
 

UN FILM PER DAVE

Post n°1741 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da pierrde

Raccontare la carriera di Dave Holland, contrabbassista inglese, significa tracciare la storia del jazz degli ultimi quattro decenni: dalla collaborazione con Miles Davis fino ai quartetti e quintetti a proprio nome con i quali da oramai moltissimo tempo miete premi e riconoscimenti lanciando sempre nuovi talenti. Di lui rimangono poi le numerose ed importanti collaborazioni con Sam Rivers, Anthony Braxton, Chick Corea, Stan Getz ed il Gateway Trio

Holland compare nelle registrazioni di Davis a partire dal settembre 1968, nell'album Filles de Kilimanjaro (con Davis, Corea, Wayne Shorter and Tony Williams). Holland rimase con Davis fino all'estate del 1970 e figura negli album In a Silent Way e Bitches Brew : tutte le sue registrazioni con Davis furono perciò momenti fondamentali nello sviluppo del genere jazz fusion.

Il suo primo anno con Davis vide Holland suonare principalmente il basso acustico, per poi passare - dal 1970 - al basso elettrico (modificato spesso da wah-wah ed altri effetti elettronici) nel solco della direzione 'elettrica' imposta al gruppo da Davis. Holland faceva anche parte del gruppo stabile di Davis (a differenza di altri musicisti che comparivano solo in studio). Il cosiddetto 'quintetto perduto' (Davis, Shorter, Corea, Holland and Jack DeJohnette) lavorò per tutto il 1969, ma non registrò mai in studio e in questa formazione. Esiste una registrazione dal vivo assieme al percussionista Airto Moreira, It's About That Time, che fu pubblicata nel 2001. (In seguito Steve Grossman rimpiazzò Shorter all'inizio del 1970; Keith Jarrett si unì come secondo tastierista e Gary Bartz rimpiazzò Grossman nell'estate del 1970.)

Lasciato il gruppo di Davis, Holland formò il gruppo Circlee con Chick Corea, Barry Altschul e Anthony Braxton e iniziò una duratura collaborazione con l'editrice ECM. Nel 1972 venne registrato Conference of the Birds, con Sam Rivers, Altschul and Braxton – il primo album di Holland come leader e l'inizio di un lungo sodalizio con Rivers.

La composizione Conference of the Birds, che dà il titolo all'album e fu ispirata a Holland dal canto degli uccelli all'alba fuori dalla finestra della sua casa di Londra, è un pezzo di delicata bellezza che è assurto al rango di standard.

 

Holland negli anni 70 lavorò come leader e come sideman con molti altri musicisti: tra gli altriStan Getz, Chick Corea, Anthony Braxton, Sam Rivers, e il Gateway Trio con John Abercrombie e Jack DeJohnette. Il Gateway trio pubblicò due importanti lavori nel 1975 and 1977, per ricostituirsi nel 1994 in una seduta che fruttò altri due album. La maggior parte del lavoro di Holland si è svolto con formazioni medio-piccole (ma si hanno anche incisioni in solo o in duo).

Come compositore, Holland produce spesso temi quasi folk, con ritmi asimmetrici e per due voci (spesso trombone e sax). Come strumentista Holland - che compare regolarmente vicino alla cima delle classifiche Il miglior jazzista dell'anno di molte riviste specializzate, ed è stabilmente tornato al basso acustico e talvolta al violoncello - si distingue per maestria tecnica e per un timbro solido, potente e pulito (sia al pizzicato, sia all'archetto). (fonte: Wikipedia)

Da poco è disponibile sulla piattaforma Vimeo un breve film documentario (poco più di 20 minuti) a cura del regista Ulli Gruber. Una carrellata di interviste a musicisti, allo stesso Holland e a sua moglie, con una breve storia del grande contrabbassista. Purtroppo Libero non supporta Vimeo e quindi non mi è possibile postare il video, rimando pertanto tutti gli interessati al link del film:

http://vimeo.com/18211236

 

 

 
 
 

JAZZ AROUND THE ROCK : IL 14 FESTIVAL DI CHIASSO IN FEBBRAIO

Post n°1740 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da pierrde

 

Si terrà il 19 - 24, 25 e 26 febbraio 2011 il quattordicesimo Festival di cultura e musica jazz di Chiasso (CH). Quattro serate e una decina di concerti in programma nel dinamico Spazio Officina di Chiasso e nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, dove verrà proposta un’anteprima il 19 febbraio.

Il titolo di questa edizione, Jazz around the Rock, evoca il celebre hit di Billy Haley che nel ’54 decretò l’avvento del rock’n’roll. Il Festival andrà quindi quest'anno a curiosare fra gli ammiccamenti, i reciproci scambi e le relazioni a volte turbolente ma finalmente stimolanti tra i due generi “cugini”, jazz e rock appunto.

Tra gli ospiti in cartellone, il contrabbassista Miroslav Vitous (uno dei componenti della prima leggendaria formazione dei Weather Report) che in assoluta prima esclusiva si esibirà, appunto, con le musiche dei Weather Report; il chitarrista e cantante texanoJames Blood Ulmer (già fido collaboratore di Ornette Coleman); il gruppo Ballin’ the Jack del sassofonista-clarinettista newyorkese Matt Darriau (ex Klezmatics); il trombettista italiano Giovanni Falzone con le sue Mosche Elettriche; l’affascinante voce di una cantante in ascesa come la francese Mina Agossi; il trio del pianista zurighese Stefan Rusconi; il pianismo solitario di Danilo Rea; l’esplosiva esuberanza di Ebony Bones, esponente di spicco del new soul britannico e la band 4Tune del trombettista piemontese Alberto Mandarini.

Un commento a caldo ai programmi dei due festival, Bergamo e Chiasso, è possibile ora che i nomi dei protagonisti sono conosciuti: niente di memorabile mi pare di poter dire, sia in un caso che nell'altro. Con questa edizione di Bergamo Jazz si completa il mandato affidato a Paolo Fresu che ha mostrato fantasia e varietà nell'allestire il cartellone senza mai presentare nessuno dei gruppi a suo nome. Un gesto molto corretto del quale gli va dato atto, ma una direzione difficile da interpretare: guardando i nomi di questa edizione si trova musica brasiliana, barocco, funk, un omaggio a Frank Zappa e finalmente anche un pò di jazz. Ricordo ben altri programmi e proposte molto più stimolanti in passato, anche se va dato atto a Paolo di averci almeno risparmiato il già inflazionato duo Corea-Bollani.

Anche il festival di Chiasso ha vissuto stagioni migliori, ma da alcuni anni sembra abbastanza ripiegato su sè stesso: lo scorso anno la scelta del tema cadde sulla musica latina, ma non produsse nulla di eclatante, più o meno come quello che si prospetta nella edizione attuale: un affastellamento di nomi più o meno buoni ma senza una direzione ed un peso specifico di rilievo. Un anno di transizione, almeno sulla carta.

 
 
 
 

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