Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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JAZZ DAY BY DAY

 

 

L'agenda quotidiana di

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festival cliccando qui

 

I PODCAST DELLA RAI

Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi di Maggio 2013

TREMEZZO JAZZ FESTIVAL: SI CAMBIA, MA SOPRATUTTO SI RIDUCE

Post n°2842 pubblicato il 31 Maggio 2013 da pierrde

C’è una novità importante e riguarda il “Tremezzo Jazz Festival & dintorni”: “Giunto alla dodicesima edizione assorbe anche il neonato Rock Fest - spiega il coordinatore organizzativo Marco Zanotta - e cambia definizione in Tremezzo Music Festival 2013 che si propone come punto di arrivo naturale di un percorso che in questi anni ha sempre dato spazio a molteplici discipline musicali nel segno della contaminazione di stili e generi”.

L’evento si svolgerà, come sempre, in agosto e vedrà protagonisti la cantautrice indie-rock Francesca Lago e i Vad Vuc il 10 agosto, Massimo Bubola in trio acustico e i Mariachi La Plaza l’11, la settimana successiva, il 16 il Nu-Drop Quintet (”il primo progetto europeo di jazz al femminile” riporta orgogliosamente il loro curriculum) e il duo dei vincitori di Top Jazz Enrico Zanisi e Mattia Cigalini; il 17 l’Inside Jazz Quartet e il trio di Paolo Jannacci con Marco Ricci e Stefano Bagnoli (il sito dedicato è www.tremezzojazzfestival.it).

Fonte: 

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/tremezzina-dal-rock-al-jazz-sul-lario-unestate-affollata_1007097_11/

 

Uno dei festival lombardi che nelle ultime due edizioni aveva assunto una dimensione interessante e non solamente localistica fa, almeno a mio parere, un passo indietro e diminuisce le serate e complessivamente anche il livello qualitativo delle proposte. Peccato.

 
 
 

SPIRITUALITA'

Post n°2841 pubblicato il 31 Maggio 2013 da pierrde

La musica ha a che fare con lo spirito e la spiritualità, i sentimenti. Sono sicuro che la musica di Monk, Mingus, Trane è ancora qui, da qualche parte. Le cose che abbiamo suonato insieme devono essere rimaste da qualche parte, nell'aria, perchè è nell'aria che l'abbiamo liberata ed era magica, spirituale.

Miles Davis, dal libro Io & Miles di Quincy Troupe

 
 
 

SCOMPARE IL PIANISTA MULGREW MILLER

Post n°2840 pubblicato il 29 Maggio 2013 da pierrde

Da qualche giorno sulla rete si rincorrevano notizie sullo stato di salute di Mulgrew Miller, cinquantasettenne pianista che già un paio di anni fa aveva avuto un attacco cardiaco.

Purtroppo qualche ora fa JazzTimes ha confermato la notizia della scomparsa.

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Mulgrew_Miller

 
 
 

YOU MUST BELIEVE IN SPRING

Post n°2839 pubblicato il 29 Maggio 2013 da pierrde

Quanti in realtà riescono a creare nella loro mente solo lo spazio per accogliere la musica lasciando fuori tutto il resto? Quanti nell'ascoltare musica chiudono gli occhi lasciando che il buio, così creato, si colori dei soli pensieri che riescono a ricondurci alla nostra vera vita, quella che meriteremmo di vivere, non quella che gli altri ci costringono a vivere?

Aldo Paglino

 
 
 

FANO GOOD NEWS

Post n°2838 pubblicato il 29 Maggio 2013 da pierrde

GRAZIE

Carissimi, Fano Jazz By The Sea e' SALVO!!!!!!

Anche quest'anno, se pur con minor risorse, il Festival giunto alla XXI edizione si terra' dal 22 al 28 luglio 2013. Questo risultato niente affatto scontato lo si deve alla volonta' di un vasto pubblico che ha riconosciuto al festival un valore assoluto i termini di: musica d'arte, radicamento nel territorio, cultura, pubblico, valore economico, storicita', unicita'. Un grande e forte ringraziamento va quindi a tutti coloro che si sono mobilitati; ed e' straordinario come Fano Jazz By The Sea abbia dimostrato di saper raccogliere intorno a se una comunita' sensibile ai temi della cultura.

In poco tempo e senza far tanto clamore centinaia e centinaia di persone di ogni eta' e da ogni parte del mondo, hanno voluto sottoscrivere l'appello per affermare che Fano Jazz By The Sea non poteva e non doveva morire, perche' rappresenta un valore per tutta la collettivita'. Ammirevoli, significative, inaspettati, e a tratti commoventi i commenti lasciati da molti sottoscrittori. Ben 17 pagine di motivazioni, uno spaccato che fa riflettere sul bisogno di cultura e sulla salvaguardia di progetti culturali legati al territorio. Per visionare tutti i commenti cliccare qui

http://www.fanojazznetwork.it/z_mail/z_mail_petizione/immagini/comments.pdf

 

Questo risultato ci incoraggia non poco; faremo tutti gli sforzi necessari per garantire ancora una volta un festival di alto profilo e confidiamo nella presenza di un vasto pubblico ai concerti in programma, come grande risorsa di ogni progetto culturale!

Fano Jazz Network Lo Staff

 
 
 

KEITH JARRETT TRIO - SOMEWHEERE

Post n°2837 pubblicato il 27 Maggio 2013 da pierrde

ByPublished: May 21, 2013

Keith Jarrett / Gary Peacock / Jack DeJohnette: Somewhere

It's been four years since a recorded peep has been heard from pianist Keith Jarrett's Standards Trio, despite continuing to perform a few select dates each year. But even its last few ECM releases—2009's Yesterdays, 2007's My Foolish Heart and 2004's The Out-of-Towners—were all culled from a clearly fruitful 2001, making it well over a decade since a new recorded note has been heard from Jarrett's longest-lasting group. Fine albums all, the dearth of anything since that time has nevertheless begged the question, even amongst some of his most ardent fans, as to whether this undeniably fine trio had anything new to say.

La recensione completa su AllaboutJazz. 

 

http://www.allaboutjazz.com/php/article.php?id=44510

 

 
 
 

SONNY E LA FILOSOFIA

Post n°2836 pubblicato il 27 Maggio 2013 da pierrde

#JazzApril Day 23 The great Sonny Rollins sent us some words to ponder during Jazz Appreciation Month and always. Sonny has won so many JJA Jazz Awards --including three last year for Musician of the Year, Best Record of the Year, and Best Tenor Saxophonist-- that this year he was named "Emeritus--Beyond Voting."

2011 Photo of the Year of Sonny Rollins by John Abbott, copyright John Abbott

fONTE: JJA

 
 
 

UN AUTISTA BARITONO ED IL SUO DUCA

Post n°2835 pubblicato il 26 Maggio 2013 da pierrde

La strada bagnata brillava come argento nel sole di mezzogiorno. Il cielo era terso, eccetto che per una pallida macchia di luna. Durante l'ultimo tratto di viaggio Harry aveva cominciato a sospettare che l'auto non funzionasse bene. Guardò l'indicatore della benzina e si accorse con sorpresa che puntava già verso lo zero. Si fermò alla prima stazione di servizio. Un cane abbaiava, un cartello arrugginito della Coca-Cola cigolava nella brezza. Un benzinaio magrissimo dai denti malconci, con in testa un berretto da baseball, si trascinò verso le pompe. Sembrava che il naso gli fosse stato rosicchiato da vent'anni di zanzare. Fece il pieno con un sorriso fisso e domandò a Harry se l'uomo in macchina fosse veramente chi pensava lui. Harry annuì e Duke scese dall'auto, strinse le dita scarne del benzinaio e vide la felicità diffondersi su quella faccia come l'alba su una città rasa al suolo. Harry gli disse che la macchina non andava, e l'uomo si chinò sul cofano aperto, lasciando cadere della cenere di sigaretta nel motore. Duke si considerava il miglior navigatore al mondo, ma di meccanica non capiva niente. La cosa migliore che potesse fare era starsene lì, mostrandosi interessato, mentre qualcun altro lavorava. Intanto guardava Harry scrutare preoccupato da sopra le spalle del benzinaio, che strattonò qualche tubo, diede una ripulita qua e là, controllò le candele e l'olio, e infine grugnì soddisfatto prima di sbattere giù il cofano e buttar via il mozzicone di sigaretta.

- Devono averle messo qualche schifezza l'ultima volta che ha fatto il pieno, Duke - concluse, asciugandosi la fronte con il dorso della mano. - Il carburatore è a posto, l'olio pure: quest'auto non ha bisogno di niente. Ha solo bisogno della strada.

Harry gli sorrise, sollevato e orgoglioso della sua macchina come di un figlio.

Risalitoci sopra, suonò il clacson e Duke salutò con la mano mentre si rimettevano in autostrada.

- Torni quando vuole, Duke - gridò l'uomo - quando vuole.

GEOFF DYER, NATURA MORTA CON CUSTODIA DI SAX


 
 
 

UN NUOVO FESTIVAL: CONTROCORRENTE A MANDELLO DEL LARIO

Post n°2834 pubblicato il 24 Maggio 2013 da pierrde

ControCorrente Jazz festival
Mandello del Lario

Cineteatro Fabrizio de Andrè - piazza Leonardo da Vinci, ore 20.45
INGRESSO GRATUITO

Un festival, gratis, di grande jazz.
Quattro duetti suddivisi in due serate, con otto dei più importanti musicisti del panorama jazzistico italiano.

Il 7 e 8 giugno a partire dalle 20.45, il Comune di Mandello del Lario (LC) vi dà appuntamento in Piazza Leonardo da Vinci al Cine Teatro "Fabrizio De Andrè" (ingresso gratuito), per inaugurare la prima edizione di ControCorrente con due serate imperdibili di arte, classe e poesia musicale. Dedicate ai tanti estimatori della musica jazz di qualità e a tutti coloro che vogliono continuare a vivere emozioni, a condividere bellezza e divertimento, a rinnovare la nostra cultura e tradizione musicale.

Ogni duetto è un progetto musicale tanto insolito quanto destinato a restare negli annali dell'eccellenza musicale.
Vi aspettiamo.

ven 7 GIUGNO
  • Francesco D'Auria percussioni Beppe Caruso trombone
  • Paolo Fresu tromba Daniele di Bonaventura bandoneon
sab 8 GIUGNO
  • Luciano Biondini fisarmonica Gavino Murgia sassofono
  • Claudio Fasoli sassofono Luca Garlaschelli contrabbasso

 
 
 

L'IMPORTANZA DI ARCHIE

Post n°2833 pubblicato il 24 Maggio 2013 da pierrde

Oggi Archie Shepp compie 76 anni, e se anche la sua parabola artistica più creativa è abbastanza lontana nel tempo, la sua rilevanza nella composita storia del jazz non ha avuto una completa e giusta messa a fuoco.

Lo scorso anno il blog Mi Piace il Jazz traduceva un articolo interessante in questo senso, tratto dal sito New England Public Radio. Lo ripropongo visto il ricco corollario di espisodi che il testo propone:

Lo scorso 24 maggio si è celebrato il 75esimo compleanno di Archie Shepp. Si sono sentite poche fanfare attorno a questa importante celebrazione di questo grande del jazz, di certo niente di paragonabile con le celebrazioni per gli anniversari di Miles Davis e John Coltrane un decennio fa.
Ma dal momento del suo ritiro dalla University of Massachusetts, dove è stato professore del W.E. B. DuBois Department of Afro-American Studies per 35 anni, Shepp passa la maggior parte del suo tempo a Parigi dove risiede, lontano dai riflettori.
Si può essere tentati di riecheggiare il compianto senatore Bentsen, che disse, "Archie Shepp non è nè Miles Davis nè John Coltrane," e in termini di riconoscimento del nome, potrebbe aver ragione.
Ma durante gli anni '60, quando Coltrane stava creando una musica nuova e radicale e Davis era alle prese con la dicotomia tra il suo retaggio e la sfida della New Thing, Shepp ebbe delle sostanziali interazioni con entrambi, anche se una è molto più conosciuta rispetto all'altra.
Il critico Ben Ratliff include l'album di Shepp, Fire Music del 1965 nella NewYork Times Essential Library of Jazz, che comprende un elenco di 100 significative registrazioni, e scrive, "Archie Shepp fu il dono di John Coltrane ad una maggiore consapevolezza dell'America".
Anche se Coltrane poteva sembrare un apolitico, ed era molto reticente a parlare di politica o di razza, anche quanto era duramente pressato dai giornalisti, Martin Williams suggerì che Ascension, il lavoro di Coltrane più riottoso, annunciava quello che stava accadendo ai neri americani alla metà degli anni '60, che avrebbe dovuto essere ascoltato da poliziotti, assistenti sociali e politici.
Shepp fu uno dei partecipanti ad Ascension, e avendo avuto notizie della sconvolgente intensità che ebbe luogo quando Trane e Archie sedettero insieme in diversi momenti prima del 28 giugno 1965, si può solo concludere che il giovane sobillatore fosse una importante influenza sulla crescente direzione radicale che Ascension rappresentò nella musica di Coltrane.
Ma mentre Coltrane era un taciturno, Shepp usava ogni forum a sua disposizione per denunciare il razzismo, non solo nella nazione, ma anche nel mondo della musica. Era la voce più schietta del Black Power in jazz, raccontando a Leroi Jones nel 1965, "Lo scopo del musicista Negro dovrebbe essere quello di liberare l'America esteticamente e socialmente dalla sua disumanità."
E sia con le parole che con la musica, articolò un audace affermazione del primato della cultura nera nella tradizione jazz, in cui inseriva canti gospel e spiritual, blues classico, musica teatrale, marce Sousa, Ellingtonia, bossa nova, drum chants, poesie, polemiche, e un suono del sax tenore che spaziava tra le fattorie ed i salotti.
La carriera di Shepp ebbe una grande spinta quando Coltrane intercedette con la Impulse Records ed incoraggiò Bob Thiele a produrre un suo disco nel 1964. Thiele accettò a condizione che Shepp dedicasse il suo primo album a pezzi composti da Coltrane, e quindi il suo album debutto fu Four For Trane.
Poi Shepp creò alcuni dei lavori più importanti ed originali per la Impulse nel decennio successivo; prima di lui, Coltrane era l'unico avanguardista nel catalogo Impulse (tre titoli di Cecil Taylor furono sepolti sotto il nome di Gil Evans su Into the Hot), ma la controllata ABC Records alla fine si affermò come la principale etichetta per l'avanguardia, producendo sessioni di Pharoah Sanders, Albert Ayler, Roswell Rudd, Marion Brown, Charlie Haden, Alice Coltrane e Sam Rivers.
Oltre al ruolo svolto nel garantire il contratto con la Impulse, Coltrane intendeva presentare Shepp sulla sua registrazione più profondamente personale, A Love Supreme. Shepp apparse sulla first take di Acknowledgment, il movimento di apertura di A Love Supreme, ma poi fu pubblicata la seconda. L'altra versione, che a lungo si è creduto fosse andata perduta, finalmente fu portata alla luce ed inclusa nella ristampa, edizione Deluxe, di A Love Supreme nel 2002.
Mentre Coltrane rispettava Shepp, ed espresse "ammirazione" per lui, apparentemente Miles lo temeva.
Quando i due erano nello stesso cartellone nel corso di un lungo tour europeo nel 1967 prodotto da George Wein, Davis, insistette per suonare il primo set. Secondo il suo biografo Ian Carr, il trombettista disse "di non voler suonare ad un pubblico malato, implicando che si sarebbero sentiti male dopo aver ascoltato Shepp."
Più probabilmente, Miles non voleva suonare dopo una figura carismatica come Shepp, che suonava con un marcato grado di teatralità ed aveva un seguito tutto suo. (Archie studiò drammaturgia e recitazione al Goddard College, apparve nella produzione di The Connection del Living Theater, e scrisse tre commedie che sono state prodotte Off-Broadway, Junebug Graduates Tonight, The Communist e Lady Day: A Musical Tragedy.)
Ma c'era già del sangue cattivo tra Davis e Shepp derivato da un incontro che ebbe luogo un anno prima al Village Vanguard, che si dimostrò essere una specie di spartiacque.
Verso la fine del 1965, durante l'ingaggio di una settimana di Davis al Vanguard durante i festeggiamenti per il Ringraziamento, Shepp, sotto la spinta di Tony Williams, chiese di sedersi con la band.
Ian Carr dice che Miles lo respinse, e scoppiò una accesa discussione che si sentì fin al di fuori dello spogliatoio del Vanguard. Una volta che la questione sembrò risolta, il gruppo tornò al palco. Ma quando Wayne Shorter concluse il suo assolo sullo standard di Davis Four, Shepp uscì dalle ombre per suonare il suo tenore e si sedette con la band.
Davis semplicemente sparì e si non fece più vedere per il resto della serata.
Come Carr scrive: "In quell'occasione il playing di Shepp scatenò nel gruppo di Miles un nuovo livello di vitalità."
E per quanto sgradevole potesse sembrare a Miles, ciò portò ad un ampliamento del suo repertorio. Infatti, anche se il gruppo con Shorter, Williams, Herbie Hancock e Ron Carter aveva già pubblicato delle acclamate registrazioni che presentavano delle loro composizioni, Miles doveva ancora cominciare ad includere tutto il nuovo materiale in concerto. Infatti il repertorio concertistico di Davis non era cambiato molto dal 1960.
Ma non molto tempo dopo l'incursione di Archie, il gruppo iniziò ad agitarsi per incorporare le nuove composizioni in concerto, e come sappiamo dalle registrazioni pubblicate di recente, come Live in Europe: The Bootleg Series, Footprints, Riot, Agitation, Masqualero, e altri originali divennero parte del repertorio.
 
 
 

UNA FOTOGRAFA ITALIANA: ANGELA BARTOLO

Post n°2832 pubblicato il 24 Maggio 2013 da pierrde

Ho conosciuto Renato Sellani una sera al Blue Note, era l'ospite d'onore in una sera dedicata alla canzone d'autore, mi dice che qualche giorno dopo suonerà alla Salumeria della Musica invitandomi ad andare a fotografarlo, ed io accetto di buon grado. Il giorno prima del concerto il suo buon amico Gabriele Romagnuolo mi chiama spiegandomi che per ragioni personali non è in grado di accompagnare Renato, che non guida l'auto, come fa abitualmente. Gabriele mi chiede la cortesia di accompagnare Renato Sellani al sound check assicurandomi che la cosa non avrebbe creato alcun problema al Maestro. Accetto e mi ritrovo in auto con questo grandissimo uomo che, letto il mio disagio prende a raccontare aneddoti della sua carriera musicale;

“...quando suonavo con Romano Mussolini, il figlio del Duce..” Racconta Renato “...il jazz era proibito allora e lui, che era un bravissimo musicista, ogni volta che noi partivamo per l'estero ci chiedeva di portargli dei dischi degli artisti americani, così si faceva contrabbando di musica..”

durante il percorso da viale Monza a via Pasinetti, Renato mi ha raccontato diversi episodi, della sua vita, con precisi riferimenti storici, e una dovizia di particolari che i libri non hanno di sicuro. All'arrivo, entrando alla Salumeria della Musica si ferma un attimo e mi dice:

“...non è sconveniente se ci diamo del tu vero?”

Un meraviglioso uomo, un musicista intenso e straordinario.

Fonte: http://www.friends4arts.com/portale2/index.php/recensioni-e-interviste/interviste/288-f4a-intervista-angela-bartolo

http://www.angelabartolo.it/

 


 

 

 
 
 

OPEN MIND

Post n°2831 pubblicato il 24 Maggio 2013 da pierrde

Jazz is... An open-ended music designed for open minds. — Author Unknown

 

 

 
 
 

DA COLE PORTER AI GORILLAZ, IL MIO JAZZ NASCE DALL'HIP HOP

Post n°2830 pubblicato il 23 Maggio 2013 da pierrde

Poi si ferma e ammette a bruciapelo: «Sono benedetto da Dio». E ci mancherebbe altro, caro Jamie Cullum. Suona il pianoforte e scrive lievi canzoni di jazz pop, che finora hanno venduto oltre dieci milioni di copie e che diventeranno molte di più grazie al nuovo disco Momentum, più bello del previsto.

«Dice davvero?». È alto, direbbe Collodi, come un soldo di cacio ma è sposato con Sophie Dahl, che è stata una delle dieci top model più belle del mondo e che, per inciso, vanta almeno quindici centimetri più di lui. In più ha composto canzoni al pianoforte con Clint Eastwood per il film Gran Torino ed è forse l'unico inglese a dire che Capri proprio non gli piace perché «tutto quel casino di gente non fa per me, io voglio posti tranquilli». Quando suona, rapisce. Quando parla, stupisce: ha lo sguardo vispo del guaglione e la dolcezza del dandy romantico: «La musica mi muove, il resto mi commuove». Accipicchia.

Scusi non è tutto un po' troppo stucchevole?

«Tutt'altro: se non avessi avuto due figli in poco tempo non avrei neanche potuto scrivere queste nuove canzoni».

Addirittura?

«Sì, mi hanno aiutato a fotografare un momento che si vive una volta sola: il passaggio dalla gioventù alla maturità».

Non è un po' troppo “alto” come argomento?

«No, credo che a far la differenza siano sempre la comprensibilità della musica e delle parole: l'ho capito perché al jazz io, dopotutto, ci sono arrivato attraverso l'hip hop».

Tanto è vero che nel disco c'è Love for sale, una cover di Cole Porter in duetto con il rapper Roots Manuva.

«Anche un brano del 1930 può sembrare tremendamente attuale vero? La vita è una processione di fasi. E anche la musica lo è. Perciò perché non mescolare la fase pop con quella jazz e quella hip hop? Se Beyoncé mi chiedesse un duetto, lo farei al volo. Idem con Tom Waits e con Clint Eastwood, che è geniale. O con il mio più grande idolo di tutti i tempi».

Scusi chi è?

«Damon Albarn di Blur e Gorillaz. Talento eclettico come pochi nella storia».

Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/cole-porter-ai-gorillaz-mio-jazz-nasce-dallhip-hop-917353.html

Difficile commentare a parole, ogni esperienza musicale è a se stante, cosi' come il gusto individuale. Diciamo che questa volta il mio parere lo esprimo con la fotografia... 

 
 
 

BRAXTON HOUSE NEWS

Post n°2829 pubblicato il 23 Maggio 2013 da pierrde

New Braxton House Records is proud to announce the release of Anthony Braxton's first stand­alone concert DVD recording, Duo (Amherst) 2010, a performance with cornetist/composer Taylor Ho Bynum. The DVD (also available as an audio-only download) will become available to TCF members on June 4th (the release date for the general public is August 13th), and members will receive a 30% discount. Recorded on September 22, 2010 at UMass Amherst's Bezanson Recital Hall, the concert film intimately documents the compositional structures, improvisational vocabulary, extended techniques, and orchestral instrumental range of these extraordinary artists. Video preview is currently available on the product page.

This DVD release offers a preview of changes coming to the Tri-Centric membership model and the focus of New Braxton House Records. As of September 1st, rather than offering download-only releases of primarily archival concert material, New Braxton House will be actively producing new projects that will be released in both physical and digital formats. Monthly members will soon be receiving an email describing the changes in detail.



[June New Braxton House Release]
On June 1st, we will be releasing two albums of Falling River Music (one will be a member free download, the other will be a la carte), recorded in 2007 and performed by Anthony, Erica Dicker (violin), Katie Young (bassoon), Sally Norris (piano). Audio sample available here: https://soundcloud.com/tricentricfoundation/composition-no-363c

[Tri-Centric Orchestra New Commissioning Program performance]
On April 21st at Roulette, the Tri-Centric Orchestra premiered compositions by Nicole Mitchell, Jason Kao Hwang, and Kamala Sankaram (with Anthony himself watching from the second floor balcony). The music was beautiful and full of risk-taking, ambitious and uncompromising moments for which this program was designed. We will be following up with more commissions this fall. Photos of the event can be viewed on our Facebook photo album.

FONTE: Tricentricfoundation.org

 
 
 

ACROSS THE UNIVERSE

Post n°2828 pubblicato il 23 Maggio 2013 da pierrde

Words are flowing out like endless rain into a paper cup, | They slither while they pass, they slip away across the universe.
(da Across The Universe, Lennon-McCartney)

Le parole tracimano come una pioggia infinita dentro una tazza di carta, | si dissolvono mentre passano, scivolano nell'infinito dell'universo.

 
 
 
 

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