Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
![](http://www.radicalmatters.com/img/review/rm_radio_rai3_battiti_febbraio_2007_.jpg)
CERCA IN QUESTO BLOG
Messaggi di Febbraio 2015
SABATO 14 FEBBRAIO 2015 DAVID MURRAY: SAXOPHONE MAN David Murray o L'Uomo Sassofono, così come si definisce sul suo sito. Il suo è stato un percorso pieno di musica: iniziato nel cuore della Loft Scene newyorchese, proseguito con tanti progetti diversi - dal solo alla big band – nell'instancabile esplorazione dei mille rivoli della musica nera, quella dell'Africa e della diaspora, sempre in dialogo con il jazz. Fra qualche giorno, il prossimo 19 febbraio, David Murray compie sessant'anni. Noi stanotte lo festeggiamo in anticipo con una selezione di brani tratti dalla sua sterminata discografia, augurandogli e augurandoci ancora tanta buona musica. Happy Birthday Saxophone Man! DOMENICA 15 FEBBRAIO 2015 BATTITI DAL VIVO TIM BERNE'S SNAKEOIL Questa notte torniamo con grande piacere in Finlandia, al Tampere Jazz Happening, per ascoltare uno degli appuntamenti più prestigiosi dell'edizione 2013: il concerto di Tim Berne con il progetto Snakeoil. Il sassofonista americano è tra i protagonisti più interessanti della scena newyorchese da molti anni e con Snakeoil ha ulteriormente ampliato la propria visione musicale, frutto di grande esperienza ma anche della capacità di rinnovarsi continuamente. Un concerto vigoroso e insieme rigoroso, dove il dinamismo dell'improvvisazione si coniuga a una scrittura tersa e sapiente. Sul palco insieme a Tim Berne il clarinettista Oscar Noriega, il batterista Ches Smith e il pianista Matt Mitchell. |
Post n°3892 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da pierrde
Io avevo collezionato tutte le versioni di My Funny Valentine che c'erano al mondo, solo per convincermi che nessuna era come quella di Chet, a parte forse quella di Keith Jarrett, suonata a Tokyo dal vivo e in trio nel 1996. Ma poi neanche quella, perchè Jarrett è un pianista, e non è uno che ti spalanca la notte della tua anima, semmai è un giardiniere mistico, un perfetto botanico del suono, che lui sa amministrare come fosse un dio in terra. Roberto Cotroneo, E nemmeno un rimpianto (Mondadori) pag. 24 |
Post n°3891 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da pierrde
Tra i trenta scatti selezioni per il Jazz Wold Photo 2015 nove appartengono a fotografi italiani. Sono Andrea Rotili, Roberto Cifarelli, Andrea Palmucci, Riccardo Crimi, Sandro Niboli, Manolo Nebot Rochera, Carlo Mogavero, Stefano Galli e Fabio Orlando. Tutte le 30 foto sono visibili al seguente link: http://www.jazzworldphoto.com/jwp-2015-30-selected-photos/ |
Post n°3890 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da pierrde
Centro di Pavia, Chiesetta di Santa Maria Gualtieri, uno spazio per poche decine di intimi, la sera del 12 febbraio: sul piccolo palco la formazione dei Chicago Underground Duo che chiude la 17° edizione di Dialoghi per Due. A seguire un’ora e mezza di faville acustiche ed elettroniche sorrette da una costante ispirazione e da una collaudata e reciproca sensibilità. Rob Mazurek alla tromba, flauto e alle elettroniche e Chad Taylor, batteria, m’bira ed elettroniche, sono i capostipiti dei Chicago Underground, spesso mutati in differenti combinazioni, dal trio al quartetto e per finire alla grande orchestra. Brani di circa 15 minuti, alcuni completamente acustici ma più spesso in combinazione con effetti, voci pre-registrate, tappeti magnetici, uno straniante utilizzo della m’bira filtrata in chiave elettronica; una tensione visionaria che rende il fitto dialogo sempre nuovo, lontano da conosciute soluzioni free e molto più imprevedibile e ricco di riferimenti. Musica lieve e penetrante, brandelli di temi ripresi e scomposti, un utilizzo della componente elettronica del tutto pertinente e stimolante. E nel secondo brano, con Mazurek prima al flauto e poi alla cornetta e Taylor che lavora di percussioni e m’bira, gli spiriti di Don Cherry e Ed Blackwell aleggiano all’interno della piccola sala. Una serata magica che ha premiato un pubblico competente ed entusiasta. La recensione particolareggiata del concerto a breve su Tracce di Jazz per la penna di Ernesto Scurat |
Post n°3889 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da pierrde
Il 19-20 febbraio si svolgerà il Red Sea Jazz Festival nella città israeliana di Eilat sul Mar Rosso. In calendario anche due concerti dell’Enrico Rava New Quartet, che mette insieme il noto jazzista con alcuni dei nuovi talenti come Francesco Diodati, Gabriele Evangelista e Enrico Morello. Da più parti arrivano appelli agli artisti jazz che si esibiranno al festival di annullare la propria partecipazione in sostegno all’appello palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele finché non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale. BDS Italia ha scritto direttamente agli artisti italiani dell’Enrico Rava New Quartet ricordando che sono tanti gli artisti Jazz che hanno disdetto in passato la partecipazione al festival, “tra cui Stanley Jordan, Andreas Öberg, Eddie Palmieri, Tuba Skinny, Jason Morana e il Portico Quartet” insieme agli “altri musicisti, artisti, scrittori, registi, attori e intellettuali in tutto il mondo che sostengono l'appello palestinese per il boicottaggio, tra cui lo scomparso Gil Scott-Heron, Cassandra Wilson, Roger Waters, Elvis Costello, Naomi Klein, Alice Walker, Ken Loach, Mira Nair, Danny Glover e Desmond Tutu.” http://bdsitalia.org/index.php/iniziative-bac/1664-rava http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o45902:e1 Posto la notizia in quanto tale, certamente la rilevanza non appartiene solo alla sfera musicale. Personalmente ho molti dubbi sia sull'efficacia di tale richiesta rivolta ai musicisti sia sulla sua adeguatezza ad una situazione che è cosi aggrovigliata e complicata che rende difficoltoso tracciare linee nette. |
Post n°3888 pubblicato il 11 Febbraio 2015 da pierrde
|
Post n°3886 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da pierrde
La 18° edizione del Chiasso Jazz Festival va in archivio. Come sempre la rassegna ticinese offre un ambiente molto accogliente e simpatico, quest'anno le serate si sono svolte all'interno del Teatro Sociale, e un cartellone che oscilla da un ambito all'altro nel tentativo di accontentare tutti. Come spesso accade in queste situazioni avviene uno scollamento sensibile tra una proposta e l'altra: è quello che è successo la prima sera ( http://www.cdt.ch/cultura-e-spettacoli/musica/124650/se-i-vecchietti-battono-i-giovani.html ) in cui l'ottantanovenne Randy Weston ha dato molti punti alla giovane cantante Shayna Steele. Ma in fondo è un problema che non riguarda solo Chiasso: nel tentativo di allargare la base di fruitori si ingaggiano gruppi che non sono adeguati ne allo spirito ne al livello che si vorrebbe. Poi naturalmente ci sono i diversi punti di vista: Maria Joao ad esempio ha entusiasmato il recensore del Corriere del Ticino ( http://www.cdt.ch/cultura-e-spettacoli/musica/124739/maria-joao-regina-della-voce.html ), ma, fatte salve le indubbie capacità sceniche e vocali, si è trattato di un concerto senza sussulti e molto lontano dal jazz comunque questo venga inteso. Molta, troppa, elettronica che è servita più a nascondere la vaghezza di idee che non a esprimere qualcosa di nuovo. In parte anche il concerto del quartetto di Craig Taborn (a breve la recensione su Tracce di Jazz) ha manifestato un eccessivo uso di elettroniche a scapito di un dialogo che nei momenti acustici si è rivelato serrato e coinvolgente. Le irresistibili progressioni su grappoli armonici hanno scaldato la serata, anche se il non numeroso pubblico ha dato segno di non apprezzare più di tanto le lungaggini con le tre tastiere. Il festival ha raggiunto la maggiore età, speriamo che nel prosieguo raggiunga anche una maturità compiuta nel formulare un cartellone che ci risparmi gruppi e cantanti che sarebbero meglio apprezzati in altri contesti. Foto: Maffi |
Post n°3885 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da pierrde
“Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi piega a terra, dovete ubriacarvi senza tregua. Ma di che cosa? Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi. E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa , chiedete al vento, alle stelle, gli uccelli, l’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è: e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno: - È ora di ubriacarsi! Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.” Charles Baudelaire |
Ed Blackwell è stato un batterista eccezionale. Il suo modo di suonare, il suo tocco, il suo fraseggio, hanno segnato un nuovo modo di intendere la batteria nel jazz e non è un caso che abbia suonato accanto ad alcuni tra i più grandi innovatori della sua epoca: Ornette Coleman e Don Cherry in primis. Questa notte a Battiti lo ascoltiamo selezionando una manciata di brani dal cofanetto "Ed Blackwell - The Complete Remastered Recordings on Black Saint & Soul Note" che raccoglie le incisioni effettuate dal batterista afroamericano per le gloriose etichette di Giovanni Bonandrini. Con Old And New Dreams, in duo con Dewey Redman, nel quartetto di David Murray ed altro ancora. Buon ascolto! |
Post n°3883 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da pierrde
I vincitori delle 5 categorie jazz sono stati annunciati: BEST IMPROVISED JAZZ SOLO WINNER:Fingerprints Chick Corea, soloist Track from: Trilogy (Chick Corea Trio) Label: Concord Jazz BEST JAZZ VOCAL ALBUM WINNER: Beautiful Life Dianne Reeves Label: Concord Records BEST JAZZ INSTRUMENTAL ALBUM WINNER: Trilogy Chick Corea Trio Label: Concord Jazz BEST LARGE JAZZ ENSEMBLE ALBUM WINNER: Life In The Bubble Gordon Goodwin's Big Phat Band Label: Telarc International BEST LATIN JAZZ ALBUM WINNER: The Offense Of The Drum Arturo O'Farrill & The Afro Latin Jazz Orchestra Label: Motema |
Battiti domenica 8 febbraio a mezzanotte Il trio scandinavo Björkenheim - Ågren - Gustafsson Raoul Björkenheim, chitarra Morgan Agren, batteria Mats Gustafsson, sax baritono Tampere Jazz Happening Radio3 Suite Jazz martedì 10 febbraio ore 20.30 MAT- Marcello Allulli Trio Marcello Alulli, sax Francesco Diodati, chitarra Ermanno Baron, batteria AmbriaJazz Festival 2014 Bardaro Villani Trio Unfolding Routes Gianni Bardaro, sassofono contralto; Pierluigi Villani, batteria; Giorgio Vendola, contrabbasso Jazzflirt Festival 2014 |
Post n°3881 pubblicato il 07 Febbraio 2015 da pierrde
Un giorno, all’inizio degli anni '80, Manfred Eicher stava guidando da Stoccarda a Zurigo durante la notte lungo l'autostrada in Germania, quando la radio iniziò a trasmettere una musica che lui ha trovato così sorprendente da fermarsi in una area di servizio per ascoltarla meglio. "Non ho compreso la lingua in cui veniva cantata e nemmeno conoscevo il compositore," racconta, "ma mi sono commosso per la forza e la bellezza della musica. Mi ci è voluto un anno e mezzo per apprendere che si trattava di 'Tabula Rasa' del compositore Arvo Pärt, registrata a Tallinn nel 1977. Poi successivamente ho scoperto dove viveva Part, era a Vienna, al momento, dove stava iniziando una nuova vita in Occidente . " Il compositore, caratterialmente timido, è stato conquistato dalla sincerità del produttore, e i due hanno cosi’ deciso di fare registrazioni insieme. "Ho suggerito che Gidon Kremer e Keith Jarrett potessero eseguire 'Fratres' ", dice Eicher. "E questa registrazione suona ancora oggi così elettrizzante come al primo ascolto." Fonte: http://www.wsj.com/articles/a-striking-exception-on-ecm-records-at-the-grammys-1423092445 |
Post n°3880 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da pierrde
Daevid Allen è personaggio solo in parte confinante con il jazz ma la sua parabola artistica ha spesso suscitato l'interesse e l'ammirazione di tutti gli amanti della musica a prescindere dalle etichette. Purtroppo da tempo si sapeva delle sue condizioni di salute precarie. Un tweet ieri postato su Planet Gong's Twitter toglie ogni dubbio e, ahimè, anche ogni speranza. Non si può che ammirare la forza d'animo e il coraggio di Daevid, oggi settantasettenne, e le sue lucide e lungimiranti parole:
"daevid allen - a message [posted Thr 5 Feb] Hello you Kookaburras, OK so I have had my PET-CAT scans (which is essentially a full body viewing gallery for cancer specialists) and so it is now confirmed that the invading cancer has returned to successfully establish dominant residency in my neck. The original surgery took much of it out, but the cancer has now recreated itself with renewed vigor while also spreading to my lung. The cancer is now so well established that I have now been given approximately six months to live. So My view has Changed: I am not interested in endless surgical operations and in fact it has come as a relief to know that the end is in sight. I am a great believer in "The Will of the Way Things Are" and I also believe that the time has come to stop resisting and denying and to surrender to the way it is. I can only hope that during this journey, I have somehow contributed to the happiness in the lives of a few other fellow humans. I believe I have done my best to heal, dear friends and that you have been enormously helpful in supporting me through this time So Thank you SO much for being there with me, for the Ocean of Love and Now, importantly, Thankyou for starting the process of letting go of me, of mourning then transforming and celebrating this death coming up - this is how you can contribute, this would be a great gift from those emotionally and spiritually involved with me. I love you and will be with you always - Daevid xxx -" |
S. BERNSTEIN. / G.PETRELLA / P. FRESU / M.ROJAS - Brass Bang!
VALUTAZIONE : * * * * JARRETT/MOTIAN/HADEN – Hamburg ‘72
CORTEX – Live
VALUTAZIONE : * * * * ) MARK GUILIANA - My Life Starts Now
VALUTAZIONE: * * * CARSTEN DAHL TRIO – A Good Time
Altre recensioni brevi sul sito Tracce di jazz: http://www.traccedijazz.it/index.php/recensioni/40-recensioni-discografiche/tracce-laser/730-tracce-laser |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21