Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 29/03/2010
Track listing: Mode VI; Casino; Lost In A Dream; Blue Midnight; Be Careful It's My Heart; Birdsong; Ten; Drum Music; Abacus; Cathedral Song. Personnel: Chris Potter: tenor saxophone; Jason Moran: piano; Paul Motian: drums. Una settimana di ingaggio al Village Vanguard nel febbraio 2009 ha consentito a Paul Motian e Manfred Eicher di selezionare questi dieci temi, frutto dei concerti dal vivo di questo inedito ma magnifico trio. Motian è uno dei più grandi e personali batteristi che la storia del jazz ricordi ma sarebbe ormai giunta anche l'ora di riconoscergli le evidenti doti di ottimo e finissimo compositore . Nove dei dieci brani sono difatti ad opera della penna del batterista, pescati tra composizioni passate (Birdsong da Tati, Abacus e Drum Music da Le Voyage) e recenti, e tutte portano impresse una cifra stilistica costituita da tempi medio-lenti, melodie rarefatte e intrise di malinconica bellezza. Grande mattatore dell'album è il sassofono tenore di Potter: cresciuto nell'Electric Be Bop Band, il sassofonista ha grande confidenza con l'accompagnamento asimmetrico e spiazzante del batterista. Se Potter è conosciuto per la carica bruciante ed energetica dei suoi assoli, sopratutto nei gruppi a nome di Dave Holland, in queste pagine si rivela invece un convinto e raffinato balladeur particolarmente a proprio agio su temi lirici e meditativi. Il suono caldo e potente del sax ha un appiglio naturale nel pianismo discreto ma pressante di Moran, qui lucido e autorevole contraltare sia al solista che all'accompagnatore. Sempre che il drumming di Motian possa essere liquidato semplicemente come accompagnamento e non invece come improvvisazione colloquiale a tutto campo con gli altri musicisti. La prova di Moran è degna della massima attenzione, forse ancor più che nei progetti a proprio nome il pianista trova qui espressione di grande concretezza e personalità. Musica ricolma di grazia, ricca di saporiti frutti e aromi inebrianti. V A L U T A Z I O N E : * * * * |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
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il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
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