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Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
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Messaggi del 05/10/2010
Post n°1624 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da pierrde
Il Jazz non appartiene a una razza o cultura, ma è un dono che l'America ha fatto al mondo.Ahmad Alaadeen Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai. Louis Armstrong Il jazz non è né un repertorio specifico, né esercizio accademico... ma uno stile di vita.Lester Bowie Armstrong è scarlatto, Ellington è violetto. Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987 Il jazz è l'unica musica in cui la stessa nota può essere suonata notte dopo notte, ma ogni volta in modo diverso. Ornette Coleman Swing. Non si spiega, si esprime. Duke Ellington Suonare il bop è come giocare a Scarabeo senza vocali. Duke Ellington Sta diventando sempre più difficile decidere dove il jazz comincia o si ferma, dove inizia Tin Pan Alley e finisce il jazz, o addirittura dov'è il confine tra musica classica e jazz. Penso non ci siano linee di confine. Duke Ellington In genere, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia. Duke Ellington Il jazz non lo puoi spiegare a qualcuno senza perderne l’esperienza. Dev’essere vissuto, perché non sente le parole. Le parole sono i fanciulli della ragione, e quindi, non possono spiegarlo. Queste non possono tradurre il feeling perché non ne sono parte. Ecco perché mi secca quando la gente cerca di analizzare il jazz come un teorema intellettuale. Non lo è. E’ feeling. Bill Evans Il jazz con i suoi derivati e surrogati ha finito per renderci tutti un po' mulatti. Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68 La vita è un po' come il jazz... è meglio quando s'improvvisa. George Gershwin Il blues è per il jazz ciò che il lievito è per il pane − senza di esso, è piatto. Carmen McRae Il jazz è la rivolta delle emozioni contro la repressione. Joel Augustus Rogers, The new negro, 1925 Il jazz è il tipo di musica che può assorbire molte cose ed essere ancora jazz. Sonny Rollins Il jazz e l'amore sono le cose più difficili da descrivere razionalmente. Mel Torme Il jazz è la musica folk dell'età delle macchine. Paul Whiteman Che cosa è il jazz? Non esiste nessuno che, in tanti anni, abbia inventato una definizione del jazz completa, esauriente e comprensibile. Chiunque abbia cercato di trovare elementi unificanti di stili, tendenze, ritmica e forma, ne è uscito, infatti, con una definizione incompleta o incomprensibile. Né tantomeno è possibile dire cosa sia il jazz leggendo la definizione fornita da un qualunque dizionario: è solo l'ascolto che illumina il "neofita". E' incredibilmente vero, però, che da un modesto patrimonio folcloristico proprio dei neri americani si è sviluppato un linguaggio ed una forma d'arte unici, inconfondibili ed universalmente riconosciuti, nei quali, in ogni parte del mondo, qualcuno ha creduto di riconoscersi ( Cfr. André Hodeir, Uomini e problemi del jazz, Milano 1980, pg. 16). Un linguaggio che ha origini nere, ma che è diventato comune a bianchi e neri, indistintamente, perché indistinto è il mondo del jazz e pari è il contributo ad esso portato tanto dai musicisti neri, quanto dai musicisti bianchi. In tutte le definizioni riportate traspare chiarissimo il messaggio: il jazz è parte di noi, della nostra esperienza; è qualcosa che ha certamente a che fare con la nostra individualità, ma è anche qualcosa che si costruisce in gruppo; è la storia di ciascuno, ma è anche la storia di tutti: di un giorno o di una vita; di un momento o di un'epoca. Per questo il punto debole della storiografia e della critica è quello di aver sempre cercato di individuare periodi della storia del jazz nettamente definiti. Questa esigenza si scontra, infatti, con l'accavallarsi ed il sovrapporsi degli avvenimenti collettivi ed individuali. Ciò ha sempre comportato che al tramontare di uno stile, il nuovo stile non abbia mai soppiantato il precedente, ma si sia affiancato al vecchio creando con questo commistioni e stilemi sempre nuovi. Nel jazz gli stili nascono uno dopo l'altro e continuano a vivere parallelamente. La classificazione in periodi che è stata fatta, pertanto, corrisponde semplicemente ad una esigenza pratica di tracciare un quadro di riferimento complessivo legato alle varie fasi di sviluppo formale e sintattico che è utile conoscere almeno nei suoi tratti essenziali. Per questo una delle migliori classificazione, che distingue in periodi decennali lo sviluppo stilistico della musica jazz è quella cara allo storico Joachim E. Berendt, il cui "Libro del Jazz" resta un importante punto di riferimento nella storiografia jazzistica. (Cfr. Bruno Schiozzi "What's Jazz" per Fabbri Editore "La storia del Jazz" - I grandi del Jazz, pag. 3) |
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