Mondo Jazz
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 06/10/2010
Francesco Bearz Dopo il successo dell'album dedicato a Tina Modotti non era facile per Francesco e i suoi musicisti replicare un progetto cosi' denso, ispirato e felice. Invece , Suite for Malcom, non solo riprende la vena creativa del precedente lavoro ma ne è addiritura superiore per amalgama, bellezza dei temi e profondità espressiva. Una cavalcata in dieci episodi, più una appendice dedicata a Muhammad Ali (Kinshasa), per narrare la complessa vicenda umana di Malcom X, da disadattato e delinquente a profeta ispiratore della lotta per i diritti umani della minoranza nero-americana. Se i titoli dei brani fanno da filo conduttore, le composizioni attraversano la musica nera, dalle radici al rap, passando dalla musica da ballo alla disco-music, senza tralasciare naturalmente il jazz ed il funk. Splendido il lavoro di sintesi operato da Bearzatti, non solo clarinettista e tenorista eccelso ma anche autore dalla mano calda e prolifica. Le molte influenze vengono incanalate in una felice espressività, dai tratti estremamente personali e riconoscibili che sfocia in un free-bop agile ed innervato da un gusto per la melodia tipicamente europeo. Punto di forza è il consolidato affiatamento del quartetto, non un gruppo nato per un disco e per una tournè ma uno stabile punto di riferimento con il quale confrontarsi e nel quale maturare. Se al clarinetto Bearzatti ha pochi rivali non è da meno l'apporto della tromba di Falzone: calda ed incalzante o abrasiva e puntillistica, ma sempre indispensabile ed efficace. La sezione ritmica è quanto di meglio sia oggi possibile assemblare in Italia: duttile, potente, elastica. Brano nevralgico dell'album è certamente Conversion, ma la sottile malinconia di Betrayal gareggia per sintesi e qualità.Un disco appassionato, teso, corroborante. Fin qui, a mio parere il migliore album italiano del 2010. V A L U T A Z I O N E : * * * * 1/2 |
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