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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

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pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 18/02/2011

GRAFFIANDO VENTO A MORBEGNO

Post n°1776 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da pierrde

Sabato 19 febbraio 2011 – Auditorium S.Antonio di Morbegno(SO) – ore 21:30

GUINGA & MIRABASSI

Guinga: chitarra e voce, Gabriele Mirabassi: clarinetto

E' con orgoglio che Quadrato Magico presenta questo straordinario artista, da alcuni anni considerato unanimemente da critici e musicisti come l'autore più importante della moderna música popular brasileira, capace di recuperarne la tradizione più vera e profonda rinnovandola dall'interno con soluzioni armoniche e invenzioni creative senza pari. C'è chi vede in lui un «Villa Lobos che incontra Cole Porter» (Sergio Mendes); chi lo considera «un compositore al pari di Jobim e di Gismonti» (Boris Rabinowitsch); chi lo ritiene «uno di quei musicisti che appaiono una volta ogni cent'anni» (Hermeto Paschoal), chi parla della sua musica come «la musica del secolo» (Chico Buarque).

Musica meravigliosa, emozionante, passionale, ricca di immagini e di magia. La musica di Guinga racchiude tutto questo, fondendo il colto e il popolare in un'unica essenza che ha i colori del Brasile. Le sue composizioni viaggiano su un livello superiore di scrittura rispetto a tanta musica brasiliana, tanto che sarebbe difficile scorgere l'elemento più strettamente popolare in esse. Eppure, con tanta naturalezza, i tratti caratteristici del popolare carioca si odono qua e là con grande dignità e consapevolezza. Solari discendenze villa-lobosiane e jobimiane, due facce della stessa medaglia, fanno parte del bagaglio culturale di Guinga. Qualsiasi tipo di frattura tra colto e popolare è eliminata del tutto, e la sua creazione musicale diventa fortemente autentica, laddove un coacervo di dolci influenze, che risalgono a Villa-Lobos, Ravel, Jobim, Gershwin, Rota, Pixinguinha, Pascoal e altri, ha contribuito a rendere più espressiva e carica di pathos la sua musica. L'incontro con Mirabassi, di cui già si conoscono le eccelse doti di grande improvvisatore e cultore della bella musica brasiliana, esalta ancor più il significato di questa musica così espressiva, colorata e ritmica. Bastano una sola chitarra e un clarinetto, però quelli di Guinga e di Mirabassi, per esprimere musica eccelsa e ricca di significati.

Il loro primo disco in duo,”Graffiando vento”, presentato in occasione di Umbria Jazz Summer 2004 è stato definito nello stesso anno dalla Folha de Sao Paulo “migliore disco di musica strumentale brasiliana dell’anno”.

 
 
 

BASS FUN

Post n°1775 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da pierrde

 

Una micro-chicca…..tre incredibili strumentisti, due al contrabbasso, e uno al basso elettrico, “duettano” tra di loro……con alcuni che fanno la melodia del pezzo, e il resto l’accompagnamento “classico” del bassista. Un interagire che lascia stupefatti…ma non sto parlando tanto della valentia indiscutibile di ogni singolo strumentista, quanto del fatto che qui si “incrociano” stili diversi, quasi ad “impollinarsi” a vicenda, generazioni assai diverse ! (il “vecchio” Ray Brown e il giovane Victor Vooten), sonorità prettamente elettriche (Vooten) e acustiche (o perlomeno, per essere precisi…di strumenti come il contrabbasso acustici ma amplificati), e non da ultimo, e non da meno, suoni con l’archetto (da un deus ex-machina come Edgar Meyer che “piega” lo strumento ad ogni suo volere) e con il pizzicato.

Forse, se vogliam trovar il pelo nell’uovo, direi che ci sono sfumature di “gigionismo” talvolta, ma la musica, in generale, resta davvero godibile. Il che è poi quello che conta.

Post a cura di Danilo

 
 
 
 

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