Mondo Jazz
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 26/02/2011
Post n°1786 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da pierrde
TRACCE Cookies'n Cream Bepi Dream Of Mine Aurora Where Are You Political Puppets Sirmione House Of Cards Woland And The Cat Tin Woodman Amarillo Rose FORMAZIONE Fulvio Sigurtà: tromba James Allsopp: clarinetto basso Federico Casagrande: chitarra elettrica Riaan Vosloo: contrabbasso Timothy Giles: batteria Conosciuto per la militanza in gruppi italiani di spessore, da Giovanni Guidi a Mauro Ottolini, e per le collaborazioni importanti con Enzo Pietropaoli e Paolo Damiani, giunge ora il primo album da leader per il trobettista bresciano Fulvio Sigurtà. E' una opera prima che lascia senza fiato per maturità compositiva ed espressiva, scelta dei componenti del gruppo, amalgama e feeling. Fulvio ha un suono strumentale che al tempo stesso è antico e modernissimo, ricco di vibrazioni emotive e di felici soluzioni timbriche. Una sorpresa musicale autentica e non un prodotto da ufficio marketing; lo dico con la piena libertà di espressione che mi deriva dal mio ruolo di blogger indipendente e autonomo e per niente legato per nessun titolo a case discografiche o uffici stampa. Ascoltatelo e poi credo converrete con il mio parere. L'album è ricco di situazioni emozionanti e creative, svincolato da incasellamenti stilistici e pur tuttavia infarcito di fantasia creativa e originalità. Reso pieno merito al leader, sia nella veste di strumentista che di compositore, vanno sottolineati gli importanti contributi dei patners, iniziando dalla chitarra sgusciante e imprevedibile di Federico Casagrande per non parlare di James Allsopp, musicista a me ignoto fino a pochi giorni fa, ma notevole sopratutto al clarinetto basso. Anche la sezione ritmica non brilla per fama ma è secca, elastica e puntuale e perfettamente funzionale al discorso musicale di Sigurtà, che avendo la residenza a Londra giustamente ha pescato tra i giovani musicisti locali i suoi collaboratori. Un quintetto originale e fascinoso, dove perizia tecnica e qualità compositive vanno felicemente a braccetto. Splendide in particolare le atmosfere crepuscolari di Cookies'n cream, la pienezza timbrica della title-track, l'evocativa Tin Woodman per tromba sordinata e clarinetto basso in un duetto avvincente e leggiadro. House of cards, in compagnia dei nuovi album di Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, rappresenta al meglio la new wawe del jazz italiano.
V A L U T A Z I O N E : * * * * |
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