Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
![](http://www.radicalmatters.com/img/review/rm_radio_rai3_battiti_febbraio_2007_.jpg)
CERCA IN QUESTO BLOG
Messaggi del 23/10/2011
Enrico Rava Quintet Tribe Enrico Rava trumpet Gianluca Petrella trombone Giovanni Guidi piano Gabriele Evangelista double-bass Fabrizio Sferra drums Giacomo Ancillotto guitar Track listing: Amnesia Garbage Can Blues Choctaw Incognito Cornettology F.Express Tears For Neda Song Tree Paris Baguette Planet Earth Tribe Improvisation Recorded October 2010 ECM 2218 Nuovo album di Enrico Rava, oramai stabilmente accasato con l'etichetta tedesca di Manfred Eicher, e obiettivo puntato sulla melodia: su 12 brani solo l'ultimo è una improvvisazione di gruppo, mentre gli altri si dividono tra vecchie e nuove composizioni tutte all'insegna della forma ballata. Convivono brani di oltre 35 anni fa (Tribe) con novità ispirate alla cronaca e impregnate di lirismo palpitante (Tears for Neda), mostrando una pregevole coerenza compositiva che non mostra l'usura del tempo nemmeno nei pezzi più datati. Anche il suono della tromba, nonostante l'età non più giovane di Rava, è scintillante e ricco di pathos. Sui temi medio lenti poi Enrico è sempre stato un maestro, e come tale da molto si comporta nella scelta dei patners. Memore della lezioni di Art Blakey e di Miles Davis, Rava ha sempre saputo trovare e poi valorizzare giovani musicisti di valore che, senza la vetrina del gruppo prestigioso, avrebbero stentato prima di vedersi riconosciuto il talento. Non parlo certo di Petrella, che a dispetto della giovane età è ormai apprezzato e conosciuto da entrambi i lati dell'Atlantico, e nemmeno di Fabrizio Sferra, ottimo batterista ma certo non rientrante nella categoria delle giovani promesse. Guidi ed Evangelista non fanno cinquant'anni in due ma basta ascoltare Garbage Can Blues suonata in trio per apprezzare il tocco, la sicurezza e la grazia che accompagna i migliori. Più volte ho parlato di Guidi in termini elogiativi, non posso che ripetermi: ascoltare Tribe è un vero e proprio tributo alla bellezza. Chi forse, data l'impostazione quieta della session, mi pare possa mordere un pò il freno è il trombone di Petrella, costretto a carezzare e non a graffiare. I temi sono tutti facilmente godibili e immediatamente memorizzabili, qualcuno più mosso (Cornettology) altri placidamente scorrevoli. Lontani dal bop e dai furori del free, i musicisti tessono un dipinto dai colori acquarello, senza increspature ne astrattismi ma con ampi spazi liberi all'interno di un pregevole lirismo di fondo che permea i brani. Nulla di nuovo naturalmente, ma quando la classe si combina con lo stato di grazia il risultato non può che essere pregevole. V A L U T A Z I O N E : * * * * |
Post n°1979 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da pierrde
Eagle Rock Entertainment will release a 10-DVD, 20-hour collection titled The Definitive Miles Davis at Montreux DVD Collection 1973-1991 on October 24. The suggested retail price is $149.98. Only 5,000 units will be produced. Recorded in DTS Surround and Dolby Digital 5.1 sound, the release comes complete with a 48-page booklet featuring a foreword by Montreux Jazz Festival founder Claude Nobs. The program starts in 1973 when Miles debuts at the festival playing organ and trumpet. Complete with bonus interviews of Nobs, Carlos Santana, Herbie Hancock, Stanley Clarke, Jean Luc-Ponty, Al Di Meola and other world-class musicians, disc #1 runs over two hours. It would be 11 years before Miles would grace the Montreux stage again. In 1984, with a seven-piece band (featuring Bob Berg on sax and keyboards, Darryl Jones on bass, John Scofield on guitar and Al Foster on drums), Miles performs 11 pieces stretching out over an hour and a half. The following year, the same lineup would perform the same set albeit in different arrangements. The two-hour 13-piece 1985 set includes material from the A Tribute to Jack Johnson and Star People albums, including Cyndi Lauper’s “Time After Time.” In ’86, Robben Ford replaces Scofield on guitar. Keyboardist George Duke and saxophonist David Sanborn are special guests. In 1988, Miles returns with saxophonist Kenny Garrett (who can also be heard on the 1990 set) to explore In A Silent Way” for the first time in years. In 1989, Chaka Khan adds vocals to “Human Nature” in a 13-piece 113-minute set that features Rick Margitza on sax, Kei Akagi and Adam Holzman on keyboards, Foley on lead bass, Benny Rietveld on bass, Ricky Wellman on drums and Munyungo Jackson on percussion. The final appearance, July 8, 1991, a little under three months before his death, in a compact 60 minutes, features Quincy Jones conducting the Gil Evans Orchestra and George Gruntz Concert Jazz Band with Wallace Roney on trumpet and flugelhorn. Jeff Tamarkin, da Jazztimes.com |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21