Mondo Jazz
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
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batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 25/11/2011
Post n°2033 pubblicato il 25 Novembre 2011 da pierrde
Il ventennio che abbiamo lasciato alle spalle verrà ricordato dagli storici come l'era della mignottocrazia. La definizione di Paolo Guzzanti rende perfettamente l'idea dello squallore che ha contrassegnato una classe politica ed i suoi referenti, sostenitori più o meno diretti, dal pieno appoggio della Lega ai lunghi silenzi della Chiesa e ai non so di Confindustria, Uil e Cisl. Uno dei residui di questo fenomeno è rintracciabile perfino su Libero. Credo che tutti i bloggers di sesso maschile siano nella mia condizione: non passa settimana senza ricevere mail sgrammaticate, rozze e improbabili come questa (l'ultima che ho ricevuto):
Ciao pierrde, missjohnson4u ti ha aggiunto nel suo Spazio Amici su Libero.it e ti scrive: ciao Il mio nome è Miss Furo johnson ho visto il tuo profilo oggi (libero.it) e si è interessata in voi, mi piace anche sapere che il più, e voglio di inviare una e-mail al mio indirizzo email in modo che io posso darvi la mia immagine per voi sapere chi i am.Here è il mio indirizzo di posta elettronica (furo_johnson@yahoo.com) Credo che possiamo passare da qui! Sono in attesa di tua mail al mio indirizzo e-mail di cui sopra. Furo. (Ricordate la distanza o il colore non importa ma l'amore questioni molto nella vita) contattatemi qui (furo_johnson@yahoo.com) Ora, a mio parere un portale serio dovrebbe attivarsi il più presto possibile per mettere fine a strani messaggi che lasciano presagire altrettanto strani commerci. In attesa che anche Libero, dopo la Marcegaglia ed il cardinal Bertone, si risvegli dal torpore, mi permetto alcuni brevi ma sensati suggerimenti alle "amiche" che insistono per conoscermi meglio: a) lasciate perdere le foto, mi piacerete di sicuro sopratutto se mi mandate copia del vostro estratto conto titoli b) poco importa che sia sposato, se il punto a) è rilevante ne possiamo parlare..... c) spero non disturbi la mia collezione di migliaia di album e cd di free jazz che insisto per ascoltare tutti i giorni a volume adeguato .... d) distanza e colore non mi importano affatto....... kisses !!!!!!!!!!
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Post n°2032 pubblicato il 25 Novembre 2011 da pierrde
Sabato 26 novembre 2011 Milano – Auditorium di Vittorio
Corso di Porta Vittoria 43 Ore 17.30
Info: www.secondomaggio.it
Dopo aver presentato il suo disco d’esordio in alcuni dei più importanti festival estivi come Jazz Expo a Cagliari, Umbria Jazz a Perugia e Locomotive a Sogliano Cavour (Le) Simona Severini porta a Milano le raffinate atmosfere di “La Belle Vie” assieme al trio di Antonio Zambrini (piano), Alex Orciari (contrabbasso) e Antonio Fusco(batteria). Il concerto è all’interno della rassegna Atelier Musicale. Il programma della prestigiosa rassegna rispecchia, come sempre, l’idea stessa diAtelier, inteso come laboratorio di musiche possibili, che si incontrano e, idealmente, dialogano a distanza. In particolare, l’attenzione del programma è rivolta alle esperienze jazzistiche, soprattutto quelle declinate all’europea, e al mondo del ‘900 musicale euro colto, rappresentati da grandi interpreti, ma anche da giovani musicisti.
Simona Severini è una giovanissima cantante milanese al suo esordio discografico (nonostante sia già comparsa in lavori di musicisti del calibro di Giorgio Gaslini). Dotata di una voce ‘primaverile’ capace di ammaliare anche i cuori più duri, una voce eccellente e non impostata, come fosse un leggero soffio di brezza marina, Simona si presenta con un lavoro particolarissimo e incentrato sulla musica francese. 7 degli 11 brani sono infatti meravigliosi arrangiamenti (di Antonio Zambrini) di composizioni giovanili di Gabriel Fauré, compositore classico della fine dell’800 che per questi brani si avvalse di liriche di poeti come Victor Hugo. Oltre a questi compaiono nell’album alcune piccole perle come “La Belle Vie”, famosissimo brano di Sacha Distel che dà il titolo all’album, “Ce Mortel Ennui”, uno dei tanti capolavori di Serge Gainsbourg e “The Summer Knows” di Michel Legrand dalla colonna sonora di “Quell’estate del ‘42”e due composizioni inedite di Antonio Zambrini per le quali Simona ha scelto poesie di Arthur Rimbaud.
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