Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
Messaggi del 19/12/2011
Post n°2068 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da pierrde
Il sindacato musicisti di New York ha distribuito volantini fuori da uno dei più importanti jazz club della città, prima avvisaglia di una campagna per ottenere i contributi per la pensione e una retribuzione minima. La protesta è partita in sordina giovedì scorso, quando quattro membri del Federazione americana dei musicisti Local 802 sono rimasti fuori dal Blue Note nel Greenwich Village a distribuire volantini con la scritta: "Giustizia per gli artisti jazz!". Keisha St. Joan, vocalist di 72 anni, consegna volantini ai passanti e spiega: «È una disgrazia non avere la pensione. Morirò senza averla!». Da cinque anni i proprietari dei jazz club resistono alle richieste. Alcuni accusano il sindacato, forte di ottomila soci, di fare chiasso per sostenere il fondo pensione, i cui beneficiari sono musicisti di Broadway in pensione o colleghi degli studi di registrazione. Le divergenze tra sindacato e proprietari dei club risalgono al 2005, quando i sindacalisti si unirono ai night club per ottenere una riduzione delle tasse sulle vendite dei biglietti e utilizzare gli introiti extra per pensioni e benefit sanitari. Nel 2006 lo sgravio fiscale fu approvato, ma il sindacato non raggiunse mai un´intesa con i club. Lorraine Gordon, proprietaria del Village Vanguard è favorevole all´idea delle pensioni per i musicisti, ma i profitti dei club sono esigui e le spese continuano a lievitare. «Pago tutto quello che un piccolo club può pagare. Ma per farlo funzionare non posso andare sotto una certa soglia». L´obiettivo della campagna dei musicisti è raggiungere intese essenziali sul lavoro con i club jazz di New York - Blue Note, Village Vanguard, Birdland, Jazz Standard e Iridium - e poi con quelli delle principali città creando una rete di locali che pagano contributi per la pensione. «Vogliamo che l´802 diventi il modello per tutti» ha detto John O´Connor, vicepresidente del sindacato. In base alle proposte del sindacato, i proprietari dei club verserebbero un contributo per ogni musicista. Molti si trovano durante la vecchiaia senza pensione e assistenza, dato che buona parte della loro retribuzione è in contanti e in nero. Lontano dai microfoni, alcuni musicisti dicono che preferirebbero gestire da soli la pensione. Altri però sono favorevoli all´intervento sindacale e raccontano che i proprietari dei locali si sono rimangiati la promessa fatta in cambio della riduzione delle tasse. «Raccolgono i soldi e li usano a loro piacere» ha detto Bernard Purdie, percussionista, prima di recarsi al Carnegie Hall con Galt MacDermot e la New Pulse Jazz Band. «E la fanno franca da cinque anni». (© New York Times La Repubblica Traduzione di Anna Bissanti) Fonte: www.micciacorta.it
Se i musicisti americani non se la passano troppo bene anche noi qui abbiamo qualche problema:
|
Post n°2067 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da pierrde
Il 2011 è ormai archiviato, un anno buio per le economie, in particolare per la nostra. I continui tagli al bilancio hanno messo alle strette molte associazioni, con ripercussioni sulla qualità di molti festival, costringendone altri alla chiusura o ad un drastico ridimensionamento. Parlare di musica in un contesto cosi' difficile non è agevole, purtroppo ben altre sono le priorità, ed i bilanci più difficili sono certamente quelli famigliari e non quelli culturali. Ogni tanto ho commentato i fatti più rilevanti della vita politica, ma il blog rimane saldamente ed unicamente a dimensione musicale. Bene, il bilancio del 2011 da un punto di vista dei blog italiani dedicati al jazz è stato particolarmente positivo. Sono nati nuovi interessanti protagonisti, si sono consolidati altri, alcuni sono stati costretti a traslocare, infine sono comparse nuove aggregazioni. Intriganti, ricchi di notizie, di splendide foto e di video, e, intersecandosi maniera perfetta pur con approcci completamente opposti, ecco le migliori new entry del 2011: http://jazzdanielsblog.blogspot.com/ un blog a quattro mani ed entrambe femminili: Daniela Floris scrive e Daniela Crevena fotografa. Pezzi forti le interviste (una birra con....), le recensioni degli album ed i reportage dai festival. Letture sempre piacevoli, spesso commentate da splendide immagini, le due Daniele hanno editato un blog personalissimo, fresco e da inserire nelle letture quotidiane della rete. http://mipiaceiljazz.blogspot.com/ in blog di Elfio Nicolosi è aggiornatissimo, ricco di news, perfetto completamento del precedente, ed è entrato di diritto tra le mie letture giornaliere http://ettoregarzia.blogspot.com/ Percorsi Musicali è un blog nato nel 2010 e non è dedicato esclusivamente al jazz. Al contrario è possibile trovare post competenti e ben informati sulla musica tout court a 360 gradi. Sono sempre più ammirato dalla cultura musicale di Ettore Garzia e il suo blog è diventato per me un punto di riferimento importante. http://cinziaguidetti.wordpress.com/ Il blog di Cinzia quest'anno è stato ridisegnato con la collaborazione del fotografo Francesco Truono. Notevoli i reportages fotografici e critici da Umbria Jazz http://hibou-anemone-bear.blogspot.com/ Hibou non è certo una new entry, lui è attivo dal 2005 (come me) e non si occupa propriamente di jazz, anche se la musica afro-americana nelle sue variabili sopratutto europee ha grande spazio nel blog. Ricco di link e di notizie su personaggi "minori" della musica post rock o improvvisata, ha uno sguardo attento e partecipe sopratutto alle vicende dei musicisti dell'area londinese e di Canterbury. Chiudo le mie segnalazioni con tre blog affatto nuovi su questo spazio, ma sempre importanti e meritevoli di attenta lettura: http://pomeriggio-jazz.blogspot.com/ una formula inusuale, un brano al giorno commentato ed analizzato, fanno del blog di Marco Bertoli una lettura (ed un ascolto) piacevole ed istruttivo
http://gerovijazz-jazzfan37.blogspot.com/ traslocato su Blogger dopo l'annunciata chiusura di Splinder, Gigi è un veterano del web e mantiene tutti i pregi del precedente blog: una spruzzata di amarcord, tanta buona musica ed una grafica accattivante.
http://jazzfromitaly.blogspot.com/ anche Jazzfromitaly ha subito il tracollo di Splinder, ma era comunque preparato, avendo già pronti altri sbocchi e altre piattaforme. Non inganni il fatto che compare per ultimo in questo mio stringato elenco. Questo blog ha delle doti uniche, un impasto di grafica e musica ed una capacità affabulatoria che lo rendono lettura personalissima ed oltremodo appagante.
A tutti i "colleghi" bloggers un sincero in bocca al lupo e i migliori auguri per il prossimo anno. Buona musica a tutti ! |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21