Mondo Jazz
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pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
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batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 03/11/2012
Post n°2438 pubblicato il 03 Novembre 2012 da pierrde
Sta per iniziare la versione invernale del London Jazz Festival, uno degli eventi più importanti a livello europeo e mondiale. Coinvolgendo tutta la city e parte della periferia londinese, i concerti sono dislocati in tantissime sale da concerto, dalla Royal Albert Hall alla Southbank Centre, dalRonnie Scott's al Barbican. Non sarebbe sufficiente il dono dell'ubiquità per riuscire a vedere tutto ciò che accade ogni sera, già difficile orientarsi sul programma, che su supporto cartaceo peserà quanto la Divina Commedia, e su supporto digitale ha bisogno di molta memoria del computer per riuscire a visualizzare bene il tutto. Il programma completo può essere visualizzato per giorno, per location o per artista e tutto diventa già più chiaro. Lo spirito di questo festival, nato negli anni '70, è quello senz'altro di aver prestigiosi nomi internazionali, quest'anno tra gli altri Sonny Rollins, Herbie Hancock, Bill Frisell, Jan Garbarek con Trilok Gurtu, Sara Jane Morris, Esperanza Spalding, Jack DeJohnette, Paco De Lucia, Egberto Gismondi, Rodriguez, ma anche quello di promuovere nuovi talenti musicali. L'occasione giusta per scoprire nuovi progetti e nuovi artisti, tra concerti, colazioni e pranzi musicali, workshop, mostre e tante altre iniziative che si alternano durante questi dieci giorni all'insegna del jazz.
Fonte: http://cult.ecoseven.net/sul-territorio/london-jazz-festival-918-novembre-2012
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Post n°2437 pubblicato il 03 Novembre 2012 da pierrde
La notizia non è freschissima, risale ad una quindicina di giorni fa. Il ministro della cultura Lorenzo Ornaghi ha deciso un taglio netto ai finanziamenti di Umbria Jazz Winter per "mancanza di criteri di qualità". In pratica, il jazz non essendo parte della cultura italiana non è ritenuto meritevole di finanziamenti pubblici. Mi passano per la testa molte considerazioni riguardo a questa affermazione, ma non smetto di credere che la cultura appartenga al genere umano nel senso più omnicomprensivo del termine e non, invece, come il ministro specifica, che ogni espressione culturale ed il relativo diritto al finanziamento esiga una patente di patriottismo e di nazionalità ben precisa. Sicuramente è meglio continuare a finanziare i tesorieri della Margherita o della Lega, magari anche er-Batman o l'ineffabile Di Pietro o qualsiasi partito anche se scomparso si dalla scena politica ma non dall'erogazione dei contributi pubblici. Loro si' che possono vantare una patente italianissima (padana nel caso leghista) di cultura del malcostume e della ruberia. E costano annualmente come 100 festival delle dimensioni di Umbria jazz...... Link : http://151.12.58.143/rassegnastampa/List.aspx?Date=Today P.S. Le affermazioni di Arbore, presidente della Fondazione Umbria Jazz, che trovate nell'articolo sul link sono come al solito, destituite da qualsiasi fondamento. Però è tanto simpatico..... |
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