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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

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batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 07/11/2012

TOTO NOMINE AL TORINO JAZZ FESTIVAL

Post n°2444 pubblicato il 07 Novembre 2012 da pierrde

Tira aria di cambiamento al "Torino Jazz Festival", dopo appena un'edizione. Le indiscrezioni sostengono infatti sia in corso un repentino avvicendamento in cabina di comando. Evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto la primavera scorsa.

 Non si tratta tanto di un problema di quantità: il maltempo che ha accompagnato l'intero svolgimento della manifestazione è diventato un perfetto e legittimo alibi per evitare di far di conto sugli spettatori degli eventi principali in piazza Castello. Semmai di qualità: le valutazioni degli addetti ai lavori sono state unanimemente poco tenere verso una programmazione generalista e disattenta al jazz in senso stretto.

Per tutte, in estate, la sferzante opinione espressa sul "Venerdì di Repubblica"

 dal trombonista Gianluca Petrella, barese di nascita ma ormai torinese d'adozione, che parlava di occasione mancata e denaro pubblico sprecato.

Unica sezione del festival da salvare rimaneva così "Fringe", diretta dal contrabbassista Furio Di Castri, capace di animare nottetempo con successo i  locali dei Murazzi. E proprio da lì dev'essere cominciata la subitanea rifondazione. Capro espiatorio è diventato il direttore artistico Dario Salvatori, a suo tempo collocato frettolosamente in quel ruolo e - immaginiamo - diretto responsabile delle scelte poco gradite dai puristi, dalla "fusion" datata degli Yellowjackets al patinato "easy listening" di Dionne Warwick.

 Niente più cappellini stile New Orleans alla conferenza stampa e maggiore sostanza, per condensarla in una battuta, questo il senso dell'inversione di rotta che si profila all'orizzonte. A chi spetterà il compito di guidare il rinnovato festival jazz, però? Gli indizi fanno pensare a qualche esperto di comprovata reputazione.

 Forse il pisano Francesco Martinelli, musicologo e storico del jazz, nonché docente presso la Siena Jazz University. O più probabilmente Stefano Zenni: figura non meno autorevole (insegna Storia della Musica alla New York University di Firenze e ha docenze nei conservatori di Bologna e Pesaro, oltre a essere presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana) e già rodato in quella veste (dirige una rassegna tematica presso il Teatro Metastasio di Prato, dove vive).

Se l'incarico ancora dev'essere assegnato ufficialmente, e non lo sarà fin quando non verranno definite dall'amministrazione civica finalità e competenze della Fondazione Arte e Musica voluta dall'assessore Braccialarghe, la direzione di marcia è comunque tracciata: un "Torino Jazz Festival" solvibile sul piano culturale e coerente con l'intestazione che lo designa e dovrebbe ispirarlo, forse meno appariscente ma verosimilmente più appagante in termini squisitamente artistici.

Fonte :http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/11/07/news/il_jazz_festival_

Inutile dire che l'avevamo detto subito, sia su questo blog che su Mi Piace Il Jazz: bastava leggere la cifra stanziata, circa un milione di euro, e compararla al programma.

Il risultato era, a dirla in termini edulcorati, una vera ciofeca. Per non parlare poi del dopo festival, quando sono trapelate informazioni che ribaltavano le cifre annunciate dall'amministrazione sulla ripartizione delle spese. Non più i due terzi coperti dagli sponsor privati ma addiritura il contrario.

Il buon senso evidentemente non abita a Torino. Con un quarto del budget qualsiasi appassionato avrebbe potuto stilare un programma coerente e interessante senza starlet ne nomi imbarazzanti.

Ora impazza il toto nomine, ed i nomi che l'articolo riporta sono tutti eccellenti. Spero solo che anche le future scelte, artistiche ed economiche, siano in sintonia con il prestigio che per il jazzofilo accomuna i nomi di Martinelli e/o Zenni (ammesso che i diretti interessati ne sappiano qualcosa......)

 
 
 

BUROCRATOSAURI

Post n°2443 pubblicato il 07 Novembre 2012 da pierrde

Con riferimento a quanto apparso negli ultimi giorni sulla stampa in merito all'esclusione della manifestazione Umbria Jazz dal contributo ministeriale per il 2012, si rendono necessarie le seguenti rettifiche e precisazioni. Il Ministro Ornaghi non ha mai inviato una lettera a sua firma a Umbria Jazz. Non ha dunque mai scritto, né tantomeno affermato, che il jazz "non è espressione diretta della cultura italiana" secondo quanto riportato da un quotidiano quest'oggi. Tale affermazione non corrisponde in nulla alle convinzioni del Ministro, ed è altresì smentita da tutte le azioni adottate dall’Amministrazione in materia di spettacolo dal vivo, sia nel passato sia in questo anno finanziario.

 Va altresì precisato che al Ministro per i Beni e le Attività Culturali non compete l’assegnazione dei contributi economici, essendo tale compito amministrativo affidato dalla legge alla Direzione generale per lo Spettacolo dal vivo, la quale ripartisce la quota destinata alle attività musicali ai numerosi organismi che presentano istanza, sulla base di uno specifico parere adottato dalla Commissione consultiva per la Musica. Le manifestazioni di jazz vengono correntemente sovvenzionate se in armonia con le disposizioni che regolano la materia (legge 14 agosto 1967, n. 800, e Decreto ministeriale 9 novembre 2007) e se giudicate rispondenti ai requisiti di qualità adottati dalla predetta Commissione consultiva per la Musica, come per tutte le altre manifestazioni di spettacolo.

 Quest'anno la medesima Commissione ha reso parere favorevole al sovvenzionamento di ben 17 manifestazioni dichiaratamente di jazz (nel 2011 esse furono 15). Molte altre manifestazioni sostenute dal Ministero contengono nei loro programmi importanti avvenimenti jazzistici. Tali manifestazioni, dunque, sono sempre state apprezzate positivamente e sostenute economicamente dal Ministero.

 Quanto al caso specifico, si rende noto che l'istanza presentata dalla “Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz” di Perugia non è stata ammessa all'esame qualitativo della Commissione Musica in quanto priva del requisito di cui all'art. 4, comma 2, del Decreto ministeriale 9 novembre 2007 (carenza dei tre anni di attività dalla data di costituzione dell'organismo richiedente il contributo, alla data della domanda fissata al 31 gennaio 2012) ed altresì del requisito di cui all'art. 12, comma 1, lett. b, del medesimo Decreto (esclusività della figura del Direttore artistico che risulta in comune con l'Associazione Teatro Mancinelli di Orvieto).

 Per lo stesso ultimo motivo alla Associazione orvietana è stato conseguentemente negato il contributo. Si tratta di norme certamente severe, ma che da moltissimi anni regolano i contributi ai settori dello spettacolo dal vivo.

Roma, 6 novembre 2012 Ufficio Stampa MiBAC

FONTE:http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_693456471.html

 
 
 

77th DOWN BEAT READERS POLL: I RISULTATI

Post n°2442 pubblicato il 07 Novembre 2012 da pierrde

The results of the 77th Annual DownBeat Readers Poll are in. Legendary bassist Ron Carter was named as the readers’ choice for the DownBeat Hall of Fame, while bassist/singer Esperanza Spalding was voted DownBeat’s Jazz Artist of the Year, and her critically acclaimed Radio Music Society (Heads Up/Concord) was named Jazz Album of the Year.

Wynton Marsalis topped the Trumpet category, and his collaboration with guitarist Eric Clapton, Play The Blues: Live From Jazz At Lincoln Center (Reprise), took honors for best Blues Album. Diana Krall was voted the top Female Vocalist, and Kurt Elling was honored as top Male Vocalist.

Along with the 34 winners, the poll lists 93 of the year’s top recordings in Jazz, Blues and Beyond. The poll includes more than 700 artists.

“This is the most comprehensive Readers Poll in our history,” said Frank Alkyer, DownBeat publisher. “In an election year, everybody wants to get out the vote, including DownBeat. We had 17,242 jazz fans cast ballots, which is more than double the voters we had last year. It’s an overdue thrill to see Ron Carter get into the DownBeat Hall of Fame and become the final member of that great Miles Davis Quintet to enter the Hall. And it’s a treat to see Esperanza Spalding’s star rise as a leading member of the next wave of jazz.”

The December issue of DownBeat includes in-depth features on Carter, Spalding, Marsalis and Krall, as well as profiles of poll winners Stanley Clarke (Electric Bass), Joey DeFrancesco (Organ) and Trombone Shorty, who won his namesake category (Trombone) for his first DownBeat poll victory.

As if the poll results were not enough, the December issue also has a live Blindfold Test with saxophonist James Carter, plus more than 50 album reviews.

Jazz Artist: Esperanza Spalding
Jazz Album: Esperanza Spalding, Radio Music Society (Heads Up/Concord)
Historical Album: Miles Davis Quintet, Live In Europe 1967: The Bootleg Series Vol. 1 (Columbia/Legacy)
Blues Album: Wynton Marsalis & Eric Clapton, Play The Blues: Live From Jazz At Lincoln Center (Reprise)
Beyond Album: Robert Glasper Experiment, Black Radio (Blue Note)
DownBeat Hall of Fame: Ron Carter
Jazz Group: Dave Brubeck Quartet
Big Band: Maria Schneider Orchestra
Trumpet: Wynton Marsalis
Trombone: Trombone Shorty
Soprano Saxophone: Wayne Shorter
Alto Saxophone: Kenny Garrett
Tenor Saxophone: Sonny Rollins
Baritone Saxophone: James Carter and Gary Smulyan (tie)
Clarinet: Anat Cohen
Flute: Hubert Laws
Piano: Brad Mehldau
Keyboard: Herbie Hancock
Organ: Joey DeFrancesco
Guitar: Pat Metheny
Bass: Christian McBride
Electric Bass: Stanley Clarke
Violin: Regina Carter
Drums: Jack DeJohnette
Vibes: Gary Burton
Percussion: Airto Moreira
Miscellaneous Instrument: Toots Thielemans (harmonica)
Male Vocalist: Kurt Elling
Female Vocalist: Diana Krall
Composer: Wayne Shorter
Arranger: Maria Schneider
Record Label: Blue Note
Blues Artist or Group: B.B. King
Beyond Artist or Group: Robert Glasper

 
 
 
 

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