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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 09/11/2012

JAZZIT AWARDS 2012

Post n°2448 pubblicato il 09 Novembre 2012 da pierrde

L’INDAGINE POPOLARE

L’idea di dar voce ai lettori per raccoglierne le opinioni circa l’attività discografica e concertistica dei musicisti jazz italiani e internazionali parte da lontano ed era nei nostri programmi già da alcuni anni; poi, immancabilmente, il progetto è naufragato poiché temevamo di pubblicare una classifica di tipo olimpionico, arida e quindi poco utile. Fino all’estate 2010, quando ha invece prevalso il desiderio di costruire un’occasione d’indagine popolare in ambito jazzistico: lasciar esprimere appassionati, operatori del settore e musicisti – si badi bene, per la prima volta in Italia – non esclusivamente attorno all’attività discografica e concertistica ma estendendo l’osservazione anche sull’attività di fotografi, giornalisti, direttori artistici, produttori discografici, fonici e grafici e sull’industria del jazz (jazz club, scuole di musica, etichette discografiche, distributori, agenzie di management & booking, negozi di musica e di strumenti musicali, editori, webzine e riviste). I Jazzit Awards sono diventati così un’iniziativa di più ampio respiro, una riflessione interna alla comunità del jazz sul piano artistico e produttivo, un referendum che ci consegna un’infinita quantità di dati su cui ognuno di voi farà le valutazioni del caso.

 

LA SELEZIONE DELLA REDAZIONE E LA SELEZIONE DEI LETTORI
Jazzit Awards sono stati concepiti in due sezioni distinte, una prima a cura della redazione giornalistica di JAZZIT e una seconda aperta a tutti i nostri lettori. A firma della redazione troverete una sintesi dell’anno appena terminato, senza alcuna classifica o preferenza; abbiamo limitato il raggio d’azione della nostra analisi a quattro sezioni, quelle su cui ci siamo necessariamente confrontati durante l’anno – cd, dvd, ristampe e libri – e per farlo abbiamo pensato di non compiere distinzione tra jazz italiano e internazionale. Il sondaggio pubblico, invece, si è manifestato in cinquantaquattro categorie d’indagine per la sezione Italia e in trentasette per quella Estero, allargando l’osservazione anche a tutti coloro che fanno impresa in questo settore. Ciò che contraddistingue i Jazzit Awards è il fatto che non sono presenti nomination o pre-selezioni: tutti i musicisti e tutte le realtà produttive e associative possono votare ed essere votate.

 http://www.jazzit.it/jazzit-award-edizione-2012.php

 
 
 

MISTERO BUFFO

Post n°2447 pubblicato il 09 Novembre 2012 da pierrde

 

 

 

 

 

 

 

Se è vero che Zenni era in competizione con Martinelli, quest'ultimo ha appena fatto sapere di non saperne niente. Ma chi mette in giro certe voci? L'assessore Braccialarghe. L'unica cosa certa è il siluramento di Salvatori “Sono al numero due della griglia di partenza del grand prix della Mole e non mi ero nemmeno accorto di aver fatto le qualificazioni!”. La battuta pubblicata sul suo profilo Facebook da Francesco Martinelli, in lizza secondo le cronache torinesi di alcuni giornali per la direzione del Torino Jazz Festival, la dice lunga sul modo con cui l’assessore alla Cultura e ideatore della kermesse musicale Maurizio Braccialarghe stia gestendo la vicenda. Silurato Dario Salvatori, responsabile artistico del patrimonio sonoro Rai e a lungo collaboratore di Renzo Arbore, Braccialarghe ha iniziato a far trapelare nomi sulla sua successione.

Figure professionali in grado di organizzare una manifestazione all’altezza delle ambizioni subalpine, tra le quali emergono i nomi appunto di Martinelli, musicologo senese, profondo conoscitore del jazz, oltreché docente universitario alla Siena Jazz University, e di Stefano Zenni, professore alla New York University di Firenze. Proprio quest’ultimo, secondo i bene informati, avrebbe già ottenuto l'incarico di dirigere la kermesse musicale torinese, se non altro perché il suo competitor pare non sia stato nemmeno interpellato. Almeno speriamo che il nuovo direttore d'orchestra eviti a Fassino la gogna di indossare ridicoli cappellini old style New Orleans.

FONTE:http://www.lospiffero.com/cantina/mistero-buffo-sul-festival-jazz-7294.html

 

Piena sintonia con l'ironia di Martinelli e la conclusione dell'articolo.....

 
 
 
 

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