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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 04/12/2012

COSI' SI CANTA IL JAZZ ?

Post n°2476 pubblicato il 04 Dicembre 2012 da pierrde

E' uscito oggi il nuovo album di Mina, si chiama 12, American Song Book. Echissenefrega direbbe un qualsiasi lettore che passando da queste parti preferirebbe che parlassi di argomenti più consoni al titolo del blog.

Invece la notizia dell'uscita di questa raccolta di standards ha provocato feroci discussioni sul blog amico Mi Piace il Jazz (a proposito Elfio, bisognerà che studiamo una qualche forma di gemellaggio). Nessuna intenzione di rinfocolare polemiche, e metto in chiaro da subito la mia posizione: Mina la ascoltavo quando ero adolescente, poi non mi ha più interessato, e questo non è un giudizio di merito ma solo una constatazione di fatto.

Oggi la pubblicazione dell'album è stata salutata da un articolo di Gino Castaldo su La Repubblica dal titolo: Mina, lezione di stile, cosi' si canta il jazz.

Manca il punto di domanda, a mio parere, per rendere più plausbile l'affermazione. Ma tant'è, Castaldo si lancia in sperticate lodi: 

Quando Mina fa Mina, ovvero quando fa le cose che solo lei può fare, c'è poco da dire. E cosi' il suo nuovo disco, interamente o quasi dedicato agli standards jazzistici, inciso praticamente in diretta, con pochi ritocchi, neanche fosse in un notturno e fumoso club, ce la restituisce nella sua più alta e unica qualità di interprete.

Se qualcuno ha storto il naso di fronte a Mina che canta romanze liriche o altre stranezze da catalogazione globale dello scibile musicale, di fronte a queste perle jazz c'è davvero poco da dubitare.

Due veloci considerazioni:

a) non ho ascoltato l'album, non posso giudicare in prima persona, ma non credo di averne voglia

b) ma Gino Castaldo che firma l'articolo è il cugino o è lo stesso che ha scritto Blues, Jazz, Rock, Pop, Il novecento americano  e 33 Dischi senza i quali non si può vivere? 

 

 
 
 

ANTICIPAZIONI SU BERGAMO JAZZ

Post n°2475 pubblicato il 04 Dicembre 2012 da pierrde

Filtrano le prime notizie da Bergamo: il festival sarà nel week end tra il 22 ed il 24 marzo, e il 15 dicembre ci sarà la conferenza stampa di presentazione. Sotto riporto estratti dall'articolo del quotidiano Eco di Bergamo in cui compaioni anche i nomi presumibilmente più importanti.

Come prima valutazione a caldo, e senza conocere almeno l'altra metà del cartellone, direi che si tratta di un festival dal programma classico: una novità interessante (Porter), un musicista consolidato (Scofield) ed un pizzico di sperimentazione (la strana coppia Caine/Bennink).

Per fortuna, almeno fin qui,  niente più cantanti esotiche dall'improbabile parentela jazzistica, e speriamo che Rava, il direttore artistico, non abbia altre strane curiosità musicali da soddisfare: il buon jazz ci basta e avanza.

Rimane il discorso più in generale sui direttori artistici: nulla in contrario se si tratta di musicisti che giocano in casa; molti gli esempi di jazzisti che sono riusciti a coinvolgere le amministrazioni dei propri comuni (Bosso e Fresu i primi nomi che mi vengono in mente) facendo crescere piccoli festival fino ad una dimensione internazionale.

Più discutibile a mio parere, e con risvolti che proprio politically correct non appaiono quando sono i teatri, come in questo caso, o gli enti ad assegnare l'incarico ad un grande nome nell'intento di creare consenso e notizia ma con il rischio di innescare circoli chiusi tra i nomi programmati.

A Bergamo sono transitati nell'ordine Uri Caine, Paolo Fresu e ora Enrico Rava.  Ma ecco il testo del quotidiano:

 

 

«Bergamo Jazz 2013», seconda edizione del festival a direzione Enrico Rava. Girano le prime indiscrezioni via Internet. Il programma andrà in delibera a presto, il 15 dicembre è fissata la conferenza stampa di presentazione aperta alla città.

 Il cartellone è ormai definito, anche se, comprensibilmente, si cerca di mantenere un certo riserbo, almeno sui dettagli. Il festival quest'anno dovrebbe andare in scena dal 22 al 24 marzo 2013: tre serate al Donizetti, come sempre, e altri appuntamenti in diversi spazi della città, compresa la Galleria d'arte moderna, dove di solito si esibisce un artista in solo. La notizia della partecipazione di Uri Caine, ex direttore artistico di Bergamo Jazz, era già circolata.

 Non si sapeva però che il pianista americano verrà nell'ultima serata, in duo con il batterista olandese Han Bennink. L'associazione è particolare, ma d'altra parte Caine non è nuovo ad esperienze giocate sul fronte dell'avanguardia. Dal canto suo Bennink è uno straordinario virtuoso delle percussioni, un musicista avventuroso che però sa muoversi a tutte le latitudini di stile.

 Sembra che l'attuale direttore artistico abbia fatto di tutto per avere in cartellone il cantante nero-americano Gregory Porter C'è un'altra star di grande prestigio che, secondo i calendari di un'importante agenzia europea, sarà al festival «Bergamo Jazz».

 Si tratta del chitarrista americano John Scofield che si presenta alla testa del suo Organic Trio, con Larry Goldings, al piano e all'organo, e Greg Hutchinson alla batteria. Scofield è considerato dalla critica statunitense uno dei «big three» della chitarra jazz contemporanea

 
 
 
 

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