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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi del 08/01/2013

MUSICA JAZZ IN EDICOLA, DEDICATO AL TOP JAZZ

Post n°2526 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da pierrde

I trent’anni del Top Jazz all’insegna di un ritorno alla formula classica.

Ristabilite le nove categorie che premiano dischi, musicisti, gruppi e nuovi talenti del jazz italiano e, di nuovo, anche di quello internazionale. Ecco tutti i dati sullo stato di salute del jazz nel 2012 e i nomi dei protagonisti (le classifiche complete sono su Musica Jazz di gennaio, in edicola ora).

Il Top Jazz rappresenta da trent’anni la fotografia reale e attendibile del panorama jazzistico internazionale e del fermento vitale che lo anima. Non solo per

Musica Jazz, che il referendum ha creato e continua a organizzare, ma anche per quello «stato democratico» di appassionati del genere che, proprio in questo strumento, può conoscere e riconoscere cosa gira intorno, oltrepassa e allarga i propri confini. Il jazz, infatti, è ormai universale più di quanto sia mai stato, e proprio per questo Musica Jazz, dopo aver ritenuto chiuso l’esperimento avviato nel 2007 – quando a essere preso in esame soltanto il panorama italiano – ha deciso di tornare alle originali nove categorie, affidando le valutazioni ad una giuria forte di oltre 80 critici e riaprendo così le porte al confronto con le eccellenze mondiali: dischi, musicisti, gruppi e nuovi talenti del jazz italiano e internazionale, più la ristampa che meglio di altre abbia saputo riportare gli ascoltatori dentro le trame della magnifica storia del jazz.

Primi classificati

nelle nove categorie del Top Jazz 2012

Disco italiano dell’anno (premio Arrigo Polillo): «Traditions And Clusters», Franco D’Andrea

(El Gallo Rojo).

Musicista italiano dell’anno (premio Pino Candini): Mauro Ottolini.

Formazione italiana dell’anno: Artchipel Orchestra.

• Miglior

nuovo talento italiano: Enrico Zanisi.

Disco internazionale dell’anno: «Sleeper», Jarrett-Garbarek-Danielsson-Christensen (Ecm).

Musicista internazionale dell’anno: ex aequo Wadada Leo Smith e Rob Mazurek.

Formazione internazionale dell’anno: Brad Mehldau Trio.

• Miglior

nuovo talento internazionale: Mary Halvorson.

Ristampa dell’anno: «His Prestige / New Jazz Albums», Eric Dolphy (Prestige).

Da veri e propri maestri, da anni ai vertici del referendum, come Franco D’Andrea – con le sue cinque formazioni registrate

live (da festival del Trentino) nel doppio cd «Traditions And Clusters» – agli estrosi talenti delle successive generazioni, Mauro Ottolini e Ferdinando Faraò (alla testa dell’Artchipel Orchestra), e di quelle future: tra tutti il ventiduenne pianista Enrico Zanisi. Il settore internazionale non è da meno: in evidenza, soprattutto, la prestigiosa vittoria di Keith Jarrett per il miglior disco – «Sleeper», assoluto inedito del 1979 a Tokio con Garbarek, Danielsson e Christensen – e il pareggio meritevole tra due trombettisti all’avanguardia, entrambi molto amati anche in Italia, Wadada Leo Smith e Rob Mazurek.

I vincitori del referendum possono essere ascoltati nel cd fuori commercio dedicato al Top Jazz, prodotto con la collaborazione delle case discografiche e allegato a

Musica Jazz di gennaio. Non solo: sempre su Musica Jazz di gennaio è intervistata la gran parte dei vincitori del Top Jazz 2012, da D’Andrea a Mazurek, da Ottolini a Wadada, dall’Artchipel a Zanisi a Mary Halvorson.

Musica Jazz

di gennaio parla inoltre di Eric Dolphy, Joni Mitchell, Rickie Lee Jones, WestbrookRossini, David S. Ware, Borah Bergman, Roberto Masotti, Alex Hawkins, Gaetano Partipilo, Giorgio Gaber, Terry Callier e altri ancora.

Altre novità lette sul magazine e di prossimo impatto: a breve la versione in inglese e da marzo Musica Jazz su I-Tunes sia in italiano che in inglese. Inoltre nel corso del 2013 ci saranno ben 4 speciali, due dedicati al blues (i volumi 3 e 4) e due dedicati al Brasile.

 

 
 
 

INCIDENTE A CLAUDE NOBS, L'ANIMA DI MONTREUX

Post n°2525 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da pierrde

Ginevra, 7 gen. - Claude Nobs, 76enne co-fondatore e organizzatore del Montreux Jazz Festival, e' in coma dopo un incidente mentre praticava sci di fondo durante le vacanze natalizie. "Funky Claude" -nomignolo con cui venne definito nella celebre "Smoke on the water" dei Deep Purple dopo aver salvato numerose persone dalle fiamme durante un concerto di Frank Zappa del 1971- e' stato operato a Losanna ma non e' uscito dallo stato di coma e saranno necessari ulteriori esami per accertare le sue condizioni.

A dare notizia dell'incidente e' stato il comitato organizzatore del festival nella propria pagina Facebook, precisando che resta confermata l'edizione 2012 lungo le rive del Lago Ginevra. Nobs mise in piedi il festival di Montreux nel 1967 con la collaborazione di Nesuhi Erteguen, allora Atlantic Records. Insieme sono riusciti a fare della cittadina svizzera il punto di riferimento del jazz e non solo: nel corso di 45 anni a Montreux sono arrivati, oltre a Zappa, nomi del calibro di Miles Davis, Ray Charles, David Bowie e Prince.

Fonte : http://www.agi.it/spettacolo/notizie/201301071514-spe-rt10212-jazz_incidente_sci_al_fondatore_montreux_festival_e_in_coma

P.S. Complimenti all'autore dell'articolo per aver sottolienato i grandi del jazz che sono transitati a Montreux.

 In bocca al lupo Claude !!!

 
 
 

THE BLUES

Post n°2524 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da pierrde

"Io non posso immaginare la mia vita, e nemmeno quella di qualcun altro, senza la musica" dice il regista Martin Scorsese, "E' come una luce nell'oscurità che non si spegne mai".

Cosi' inizia Feel Like Going Home, il primo di sette film girati da sette differenti registi per la serie The Blues.

 
 
 
 

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