Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 28/02/2013
Personnel: Larry Kohut: bass; John Kregor: guitar; Jon Deitemyer: drums. Molta carne al fuoco dunque, ma cucinata con pazienza e senza eccessive concessioni ne al business ne all'immagine della donna che canta e suona (anche) jazz cosi' mercificatamente trendy in molte epigoni della Barber. Anche senza volerlo il pensiero, se non il paragone, corre verso Diana Krall e la sua ormai raggiunta dimensione di star. Qui siamo agli antipodi, fin dalla copertina più che castigata rispetto alle pose sexy e alla lingerie ostentata dalla Krall nell'ultimo Glad Rag Doll. Fortunatamente però il contenuto musicale è di sostanza, sapido e intrigante quanto basta a far rapidamente dimenticaregiarrettiere e scollature. Due i brani che immediatamente entrano in circolo, la title track con quell'inserto strumentale di stampo rock con un gusto ed una trattenuta raffinatezza da renderlo istantaneo piacere, e Scream, dall'andamento simile con una ampia apertura strumentale dove ancora spicca la chitarra di John Kregor. Ma molte sono le gemme disseminate nell'album: la jazzata e strumentale Bashful, la piacevole samba fusion di Devil's Food, la ritmica Code Cool. Intimista fino alla cruda onestà nelle liriche, vario e ben congegnato nelle parti stumentali Smash è un album sincero e raffinato, opera di una cantautrice e strumentista che meriterebbe molta più considerazione.
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Post n°2617 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da pierrde
Da lunedì 25 febbraio 2013, Jazz Convention presenta Jazz a Milano, otto audioracconti di Giuseppe Ferdico su altrettanti concerti tenuti a Milano da alcuni dei maestri della storia del jazz. I racconti coprono un periodo di oltre vent'anni - dal 1970 alla metà degli anni novanta - riportano concerti di nomi storici come Chet Baker, Art Blakey, Anthony Braxton, Ella Fitzgerald e Joe Pass, Milt Jackson & Sonny Stitt, Lee Konitz & Franco D'Andrea, Charlie Mingus, Michel Petrucciani raccontati in prima persona e in viva voce.
Jazz a Milano rilegge in maniera diretta l'esperienza dell'ascolto della musica e della partecipazione al concerto. I testi proposti da Ferdico puntano a dare a chi non segue il jazz in maniera assidua una chiave per entrare in confidenza con i suoni e i personaggi , proprio attraverso il ricordo e il racconto di una persona che ha avuto modo di assistere alle esibizioni di alcuni tra i più importanti jazzisti, seduto in mezzo al pubblico presente in sala.
Sarà possibile ascoltare gli audioracconti direttamente dalle pagine di Jazz Convention (www.jazzconvention.net). Le otto puntate costituiranno un nuovo appuntamento quindicinale per i visitatori del nostro web magazine. Nella pagina riepilogativa presente sul sito (http://www.jazzconvention.net/index.php?option=com_content&view=article&id=1471), sarà possibile ascoltare la prefazione del volume e un breve profilo dell'autore.
Giuseppe Ferdico è nato a Milano nel 1947, dove risiede, ed è non vedente dal 2006. Scopre il jazz e se ne innamora all'età di 10 anni guardando le esibizioni di Gorni Kramer come fisarmonicista e direttore d'orchestra in una delle trasmissioni più celebri della storia della televisione italiana: Il Musichiere condotto da Mario Riva.
Con il passare degli anni, la passione si fortifica e si avvicina ai concerti e prende parte attiva nella scena jazzistica milanese con la conduzione di una trasmissione radiofonica – L'ora dello Swing su Radio Studio Milano – e diventando sostenitore di Europa Radio Milano. Negli anni novanta è socio degli Amici del Jazz e pubblica i suoi disegni umoristici sul jazz sulla rivista Ritmo, diretta da Zino Cadini.
Jazz a Milano nasce da tutto questo e dalla voglia di Giuseppe Ferdico di condividere con gli altri appassionati le esperienze vissute come spettatore di concerti importanti e, per forza di cose, irripetibili. Fonte: www.jazzconvention.net Per ascoltare clicca qui: http://www.jazzconvention.net/index.php?option=com_content&view=article&id=1472%3Agiuseppe-ferdico-jazz-a-milano-chet-baker&catid=1%3Aarticoli&Itemid=10 |
Post n°2616 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da pierrde
A conclusione della stagione 2012-2013, "Aperitivo in concerto" presenta un nuovo straordinario appuntamento. Sul palco del teatro Manzoni di Milano, domenica 3 marzo, sarà di scena, per la sua unica data italiana, il Dave Douglas Quintet, per l'occasione arricchito da la presenza speciale di Aoife O'Donovan. Lo show "Be Still" è un insieme di composizioni indicate dalla madre del trombettista, prima di morire, per essere eseguite al suo funerale. Quello che è un avvenimento tragico si trasforma invece non in una meditazione sulla nostra caducità, bensì in una celebrazione della vita, nel trionfo della continuazione, della perpetuazione della vitalità e della speranza. Un repertorio appartenente alla più antica tradizione americana, con profonde radici nel mondo del folklore, della religiosità e di quel genere linguistico comunemente definito Americana, acquista, grazie anche all'operato della cantante Aoife O'Donovan, vibrazioni arcane, risonanze interiori che si fanno lirismo intenso e mai privo di un originalissimo ed inaspettato dinamismo. Douglas è uanimamente riconosciuto come il più rappresentativo esponente del suo strumento sulla scena internazionale, non soltanto nell'ambito del jazz. Due volte nomination per il (Jazz) Grammy Award, con una produzione di oltre 30 dischi come leader e centinaia di collaborazioni come sideman, è sicuramente il più prolifico e originale trombettista e compositore della sua generazione. |
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