Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 03/03/2013
Post n°2622 pubblicato il 03 Marzo 2013 da pierrde
Sei giorni di jazz gratuito. Ecco la scelta che Torino difende anche nella nuova edizione del suo Festival in programma dal 26 aprile al 1 maggio. Tutto per la convinzione che il jazz sia una musica popolare che da tempo costituisce una parte consistente del tessuto connettivo della città. Questo grazie alla lunga tradizione di concerti, club, rassegne (come quelle negli anni proposte da Sergio Ramella, illuminato organizzatore recentemente scomparso), e alla robusta presenza di ottimi musicisti, oltre che di un pubblico attento e competente. Il Torino Jazz Festival propone un programma culturale ad ampio spettro: non solo concerti e musica per le strade del centro, ma anche incontri, mostre, performance teatrali, conferenze, presentazioni.
I protagonisti I nomi appartengono ad alcuni protagonisti del jazz internazionale e presenteranno progetti e formazioni differenti, quindi sempre in grado di stupire l’audience grazie all’indiscutibile spessore artistico e carisma. Tra gli altri suoneranno McCoy Tyner, immenso pianista americano che, dopo aver iniziato la sua carriera professionistica al fianco di Benny Golson e Art Farmer, nel 1960 entra nello storico quartetto di John Coltrane insieme a Elvin Jones e Jimmy Garrison, incidendo tra il ‘61 e ‘65, «My Favorite Things» e «A Love Supreme». Roy Haynes, che con la sua batteria ha segnato il tempo di 50 anni di jazz suonando con Lester Young, Parker, Bud Powell, Getz, la Vaughan, Monk, Tristano, Davis, Art Pepper, Gillespie, Dolphy, Corea, Metheny . Abdullah Ibrahim, al secolo Adolphe Johannes Brand detto Dollar, pianista sudafricano scoperto da Ellington. Tania Maria, che rappresenta l’energia del jazz sposato ai ritmi brasiliani. La Mingus Dynasty, alla presenza della moglie del suo fondatore, Charlie, contrabbassista gigantesco in tutti i sensi. Fonte: Marco Basso, La Stampa Continua a leggere qui: http://lastampa.it/2013/03/03/cronaca/appuntamenti/jazz-festival-dove-le-stelle-suonano-gratis-E9xPFmi3CGa6FMWxwnm75O/pagina.html In attesa di conoscere il programma completo, domani la conferenza stampa, appare evidente il salto quantico rispetto alle banalità dello scorso anno. Certo, in quanto a idee nuove.... |
Post n°2621 pubblicato il 03 Marzo 2013 da pierrde
Tre minuti e mezzo di contagioso buon umore che renderanno difficile, dopo la visione del filmato, accomodarsi in poltrona con il telecomando.... Scheda dello short movie: This was the first place entry to the fourth annual (2012) Jazz Dance Film Fest music video contest. |
AUTORI DEL BLOG
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