Mondo Jazz

PERCHE' NON RIFARE IL FESTIVAL DI TORINO

Intervento fonte di sicure discussioni ma a mio parere interessante quello di Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle di Torino sul blog di Beppe Grillo. In un lungo articolo intitolato Torino Jazz Festival: perchè non rifarlo si sviscerano cifre, dati e presenze del recente festival e si argomenta sul perchè secondo il movimento di Grillo, sarebbe meglio soprassedere ad una eventuale prossima edizione.

Con il link che trovate sotto potrete leggere il lungo intervento corredato anche di grafici a dimostrazione delle teorie grilline. Si tratta di una opinione, sicuramente interessante e con alcune ragioni abbastanza evidenti dalla propria parte, ma anche con delle forzature sia di dati che di argomenti. Spero poi che in futuro non succeda quello che in Italia è diventata prassi: alla prima tornata elettorale i vincitori se di segno opposto ai precedenti cassano tutto ciò che i predecessori hanno fatto, anche le iniziative buone.

Per quello che mi riguarda ribadisco la mia opinione: con un budget di quelle dimensioni si poteva fare molto di più sia in termini artistici ( che noia la fusion d'antan,  i cantautori mascherati e  le vecchie glorie sfiatate) che di accoglienza. Impensabile organizzare festival all'aperto e non prevedere posti a sedere, copertura teatrale in caso di pioggia, e proposte di qualità a pagamento.

Non sono un matematico ma ho letto numeri vertiginosi riguardo alle presenze in Piazza Castello: eppure in almeno due serate c'ero anch'io e non me ne sono accorto....

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/torino/2013/05/torino-jazz-festival-perche-non-rifarlo.html

CARI AMICI JAZZBLOGGERS.....

....qualche mese fa vi ho mandato una mail in cui vi invitavo a ritrovarci insieme durante Umbria Jazz del prossimo luglio.

Ancora non si conosceva il programma e nemmeno nessuna anticipazione; il mio intento, visto il ristretto numero di blog italiani che si occupano di jazz, era puramente conviviale. Ritrovarci, conoscerci, e magari coagulare qualche amicizia. Nessun altro scopo, ne assessorati ne prebende da distribuire e tanto meno ricchi premi e cotillon.

Perugia era la meta ideale, situata in centro Italia e con un cartellone che anche se spesso debordante verso musiche "leggere" comunquespesso  riusciva a proporre  qualche sprazzo interessante.

Ho raccolto diverse adesioni, qualche controproposta, una in particolare molto interessante: invece che a Perugia il "meeting" si sarebbe potuto spostare a Collesciopoli dove in settembre Jazzit inugura il primo festival del magazine, e magari all'interno delle diverse proposte organizzare anche un incontro pubblico con i jazzbloggers.

Purtroppo il tempo è tiranno e, io per primo, non sono riuscito a collocare le mie ferie in corrispondenza di quest'ultima alternativa.

Ieri è uscito invece il programma completo di Umbria Jazz.

Leggo già titoli trionfalistici e osanna a prescindere. Per quanto mi riguarda invece, dopo aver letto e riletto i nomi, non sono riuscito a mettere insieme due giorni consecutivi di cose interessanti. Che per la verità non mancano, ma credo nessuno si sobbarchi un viaggio (nel mio caso di 500 km) e le spese non indifferenti che ne conseguono per vedere un concerto oggi e due dopodomani.

Di conseguenza, cari amici, mi vedo costretto a rinunciare. Preferisco investire la settimana diversamente, ma l'idea di ritrvarci, prima o poi, rimane sempre valida. Aspettiamo l'occasione giusta....

http://www.umbriajazz.com/pagine/umbria-jazz-13

JOSHUA REDMAN - WALKING SHADOWS

Joshua Redman, il cui ultimo album, Walking Shadows esce questa settimana , è in partenza per un tour europeo con il suo quartetto che vede Aaron Goldberg al piano, Reuben Rogers al contrabbasso e Gregory Hutchinson alla batteria. IL tour toccherà 11 città ed inizierà a Le Mans con tappe in Spagna, Olanda, Germania e due date anche in Italia, sabato al festival di Ravenna e martedi' 14 al Blue Note di Milano.

Joshua Redman‘s 2013 album, Walking Shadows, is a lush orchestral album featuring the saxopho- nist backed by a large symphonic ensemble. From Charlie Parker’s string recordings in the ’50s, to Miles Davis’ large-ensemble recordings with Gil Evans in the ’60s, to Wynton Marsalis’ 1984 album Hot House Flowers, there is a long tradition of jazz musicians framing themselves in the warm, classical tones of a string orchestra. Here, Redman positions himself within this continuum with an album that frames his articulate, harmonically sophisticated saxophone style with immaculately produced arrangements from Dan Coleman, Patrick Zimmerli, and pianist Brad Mehldau.

ASCENSION DAY

L'emittente californiana KFJC dedica oggi un lungo programma - 'Ascension Day' - a uno dei lavori più celebri e controversi di John Coltrane, Ascension, invitando all'ascolto non soltanto della versione originale del 1965, ma di almeno cinque moderne reinterpretazioni. Attenzione particolare è rivolta all'incessante processo di lettura 'aperta' condotto negli ultimi anni dal Rova Saxophone Quartet, Electric Ascension, proposto in concerto con formazioni ed esiti differenti ad ogni esecuzione: la più recente, quella dello scorso anno al festival di Guelph, in Canada, è oggetto del documentario Cleaning the Mirror, e il regista John Rogers è tra gli ospiti del programma.

Fonte: http://www.hibou-anemone-bear.com/