Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi del 22/05/2013

MUSICA JAZZ: IL 750 ° NUMERO !

Post n°2827 pubblicato il 22 Maggio 2013 da pierrde

E sono 750! Musica Jazz anno 69° n. 5 (750), maggio 2013

Dopo sessantanove anni questo mese il mensile storico del jazz in Italia fa uscire in edicola il suo 750 ° numero.

La copertina con Roy Paci protagonista inevitabilmente ha scatenato bagarre su Facebook tra "conservatori" e "progressisti" (passatemi i termini, datati e poco attinenti) .

Quacuno dei commenti più "giusti" (in qualsiasi modo uno la pensi):

Certo la copertina con Roy é un azzardo ma in un paese dove i musicisti non fanno altro che imitare mi sembra giusto mettere una schiappa che almeno tenta di fare musica sua !!

certo che arrivare a 750 e metter Roy Paci in copertina.. forse era meglio fermarsi a 749 e lasciare un buon ricordo.. a meno che non siate tornati al vecchio nome "musica E jazz".. perchè non sarà mica un grande del jazz, vero, Roy Paci?

Nessuna rivista di musica metal però si sognerebbe di mettere in copertina un disco di Peter Bernstein o di Grant Stewart....

 
 
 

BATTITI

Post n°2826 pubblicato il 22 Maggio 2013 da pierrde
 

Vale la pena dare un'occhiata agli archivi di Battiti, la trasmissione di Radiotre che va in onda tutte le sere dalla mezzanotte.

Lo scorso week end, ad esempio, i due appuntamenti erano decisamente interessanti:

Questa notte la storica sala M di via Asiago diventa un piccolo e raccolto jazz club dove abbiamo invitato uno dei pianisti più interessanti in circolazione. Il genovese Andrea Pozza, forte di una serie di collaborazioni (da Gianni Basso a Enrico Rava, da Steve Grossman a Lee Konitz) maturate nei tanti anni di una carriera iniziata da giovanissimo, viene a trovarci in compagnia di Nicola Angelucci e Aldo Zunino per presentarci dal vivo il suo ultimo album appena uscito per la Abeat Records. Nelle sue stesse parole “A Jellyfish From The Bosphorus” è la “medusa che nuota nei mari musicali in cui navigo”.

Prendiamo spunto dalla recente pubblicazione del cofanetto The Complete Emarcy Recordings Of Clifford Brown per ascoltare la musica di un mostro sacro del jazz.
Stimato dai critici e amato da tutti i musicisti che hanno suonato con lui, Clifford Brown è stato uno di quei jazzisti con il destino tragicamente segnato da una morte precoce. A soli 25 anni ebbe un incidente stradale che tolse la vita a lui e al fratello di Bud Powell, Richie, sconvolgendo tutto il mondo del jazz. Ma negli anni precedenti la sua morte ha avuto il tempo di lasciarci una importante eredità, custodita negli anni tra le altre etichette anche dalla Emarcy. Dal 1954 a 1956, anno della sua scomparsa, Clifford Brown ha visto pubblicate, tra le altre cose, le sedute da studio del quintetto con Max Roach, quelle con Sarah Vaughan, le Jam Session con Dinah Washington, il disco di debutto di Helen Merrill con l'orchestra di Quincy Jones e il disco Clifford Brown With Strings con gli archi arrangiati da Neal Hefti.
Queste registrazioni, già raccolte dalla Emarcy diverse volte negli anni, sono oggi contenute in un cofanetto di 10 cd che assaporeremo per tutta la puntata

Riascolta cliccando http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-96d966cc-70e1-4cc4-bac3-358241dd000d.html?refresh_ce

 
 
 

DOMENICA SERA SU RAI5: BODY AND SOUL

Post n°2825 pubblicato il 22 Maggio 2013 da pierrde

Per coloro che non avessero avuto modo di vedere questo film, l'occasione irrinunciabile si presenterà domenica sera alle 21,15. Rai5, un canale benemerito, l'unico vero dono portato dal digitale terrestre, ha in programma il film di Redford su Michel Petrucciani.

Ma musica e talento non hanno confini né bandiere: ne sa qualcosa il mondo del jazz degli anni ‘70/’80, travolto dalla bravura di un pianista bianco, e per di più europeo, segnato inoltre da un grave handicap che non gli ha tuttavia impedito di divenire una vera e propria leggenda musicale.


Michel Petrucciani, venuto a mancare nel ’99 alla giovane età di trentasei anni, nacque con una rara malattia a trasmissione genetica di nome osteogenesi imperfetta, che ne minò la crescita e lo sviluppo dell’apparato osseo. Ma a Michel sembrava quasi non importare: scherzando disse addirittura che fu proprio grazie alla malattia che poté dedicarsi, anima e corpo, alla sua amata musica. Per il resto, visse una vita sfrenata, spesso, almeno apparentemente, ben al di sopra delle sue potenzialità fisiche, come documentato da Radford in questo film.

Tramite un accurato lavoro di ricerca, recupero e catalogazione dei numerosi documenti filmati che ci rimangono su Petrucciani, e con l’apporto dell’intervento in video di coloro che l’hanno conosciuto, nel bene e nel male, dalla famiglia ai colleghi e collaboratori, Radford ricostruisce il quadro della vita di un uomo la cui storia è così affascinante e a tratti incredibile da farlo sembrare quasi un personaggio di finzione. Eppure è tutto vero: il suo talento incredibile, le sue doti di affabulatore, l’incrollabile tenacia che lo contraddistinse nonché il suo stupefacente successo con le donne.


La selezione e il montaggio dei filmati, abilmente intervallati dalle interviste, è efficace e musicale in sé stesso, dando un significativo assaggio delle doti musicali di Petrucciani ma soprattutto mordendo letteralmente la sua vita, senza fronzoli o filtri, lasciando spesso parlare immagini, suoni, parole e anche silenzi. L’unico, effettivo difetto dell’ensemble è costituito dalla ripetuta mancanza di punti di riferimento che permettano di inquadrare luoghi, date e personaggi delle vicende.

 Mancano, spesso, didascalie esplicative, soprattutto relative ai personaggi intervistati. Radford ha infatti preferito non appesantire la visione coprendo il video di scritte, sovrapponendo eventuali didascalie agli onnipresenti sottotitoli (il film mantiene difatti i dialoghi e gli interventi in lingua originale, perlopiù in inglese e francese). Il tutto per evitare il caos su schermo, ma suscitando, più volte, il caos nella mente degli spettatori, costretti a cercare di capire dal contesto l’identità del momentaneo relatore.

Un’ora e mezza di biopic che scorre piacevolmente, cullati dalle magiche e inconfondibili note distintive del jazz, mentre si viene conquistati dalla storia della vita di un 'piccolo', grande artista.
Una visione che non manca di far riflettere lo spettatore sulle possibilità che offre la vita e sul significato del termine ‘leggenda della musica’.
Petrucciani ha difatti realizzato e vissuto quanto e più di tanti rocker leggendari, che tuttavia non vivevano un handicap come il suo. Eppure non è altrettanto famoso presso il grande pubblico.
Chiedersi ‘perché?’ può essere interessante

Fonte: Marco Lucio Papaleo http://www.everyeye.it/cinema/articoli/michel-petrucciani-body-and-soul_recensione_14200

 
 
 

SUN RA : HE TRAVELS THE SPACEWAYS

Post n°2824 pubblicato il 22 Maggio 2013 da pierrde

Fonte:
Happy birthday to Sun Ra - who touched down on our planet 99 years ago today! Now he travels the spaceways...

 
 
 
 

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