Creato da pierrde il 17/12/2005

Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi del 28/04/2014

UNA STORIA AMERICANA

Post n°3461 pubblicato il 28 Aprile 2014 da pierrde

Una recensione del concerto torinese di Caine e Douglas, molto articolata e scritta in maniera decisamente migliore rispetto alla mia è questa di Niccolò Lucarelli che vi segnalo:

Un jazz atipico per la Costa Orientale, dalla quale provengono i due musicisti; le sonorità infatti suggeriscono i grandi spazi degli Stati Uniti centrali, praterie e montagne rocciose, ben più di quella dimensione urbana tipica dell'Est del Paese, ma pienamente in tono con gli standard tradizionali del primo Ottocento.

Mano a mano che il concerto entra nel vivo, la tromba di Douglas sale e scende con agilità sul registro timbrico, amalgamandosi con grazia al suono sommesso del pianoforte di Caine, e costituendo un'armonia su due binari melodici, che ben presto divengono uno. Un jazz sommesso, introspettivo, che invita alla reverie, alla riflessione, a perdersi in memorie lontane il cui inaspettato calore ha ancora il potere di sorprenderci.

Ogni singolo brano è apparentabile alle raffinate tele di Charles Marion Russell, Carl Oscar Borg, o Thomas Moran, che nella seconda metà dell'Ottocento immortalarono il vasto e turbolento mondo della Frontiera, attraverso uno stile pittorico non privo di senso epico. Certi passaggi di Caine si avvicinano alle atmosfere della psichedelia britannica, pensiamo in particolare allo stile dell'indimenticabile Rick Wright dei Pink Floyd. Il pubblico, estasiato, accorda applausi a ogni brano, apprezzando l'atteggiamento informale di Caine e Douglas, con quest'ultimo che improvvisa brevi siparietti.

Link: 

http://www.nove.firenze.it/uri-caine-e-dave-douglas-una-storia-americana.htm

 

Anche Daniele Martino su Il Giornale della Musica dedica spazio al commento del concerto, potete leggere qui: 

http://www.giornaledellamusica.it/rol/?id=4663

La foto di copertina, purtroppo  è senza l'indicazione dell'autore. L'ho tratta dal sito centraeventiroma.it

 
 
 

PRESENT JOYS

Post n°3460 pubblicato il 28 Aprile 2014 da pierrde

Rimanendo al concerto torinese di Caine e Douglas ecco che il sito di quest'ultimo annuncia per luglio l'uscita dell'album del duo:

 

“Present Joys,” to be released July 22, brings Douglas and Caine together for an intimate but exploratory outing inspired by “The Sacred Harp” tradition. The pair take on five pieces from shape-note tunebooks, as well as several new Douglas compositions undertaken in the same vein. These ten pieces engage Douglas’ trumpet and Caine’s piano in a captivating conversation full of memorable melodies and intricate digressions.

“The Sacred Harptunes are very heartfelt pieces, and I had no intention to play them with any irony,” says Douglas. “I think the music is really beautiful and hopefully the way that we play them allows the tunes to ring through in a way that jazz listeners and “Sacred Harp” fans will appreciate and value.”

 
 
 

QUANDO A TORINO SUONAVA ARMSTRONG...

Post n°3459 pubblicato il 28 Aprile 2014 da pierrde

...e oggi invece ci si barcamena tra la taranta e le Storie Tese. Bando alle amarezze, si sa che è il business che detta legge, però leggere questo articolo fa bene per la memoria storica ma è piuttosto imbarazzante nel raffronto con il presente.

 

Torino e il jazz: un’attrazione fatale che dura quasi da un secolo. Qui nel 1933 è nato il primo Hot Jazz Club d’Italia e Louis Armstrong tenne addirittura due concerti nel ’35. Un amore reso possibile grazie a un manipolo di «gentleman del jazz», collezionisti e musicisti dilettanti che suonavano quasi alla pari con i professionisti americani.

Torino ha iniziato ad interessarsi al jazz ancora prima che il papà di Fabrizio Bosso (trombettista e oggi degnissimo strumentista dell’Easy Big Band) iniziasse a frequentare lo Swing, leggendario club le cui scale sono state scese da Chet Baker, Don Byas, Elvin Jones e Art Blakey.

Ci sono padri e figli, generazioni intere svezzate e cresciute a suon di jazz; negli anni ’70 nelle serate alla Gam con Merighi e Roncaglia c’erano centinaia d i persone che si sentivano due ore di conferenza per poi seguire un filmato o un concerto.

Continua la lettura cliccando qui: http://lastampa.it/2014/04/25/cronaca/appuntamenti/quando-a-torino-suonava-armstrong-efQYg8Er70yVsigXHYGG8L/pagina.html

 
 
 

URI CAINE E DAVE DOUGLAS: ILMEGLIO DI TORINO JAZZ

Post n°3458 pubblicato il 28 Aprile 2014 da pierrde
 

 

Uri Caine più che un semplice pianista è una vera orchestra di swing, delicatezze contrappuntistiche, stimoli e tocchi luccicanti poesia. Il suo stile concentra non solo la storia del pianismo jazz ma anche la storia tout cout del pianoforte della cultura occidentale.

Ascoltarlo è un turbine di piacere, emozione e groove. Dave Douglas appare rilassato e concentrato, suona con un lirismo rarefatto che raramente gli avevo sentito sfoderare in simili quantità, senza però rinunciare a volate spezzettate, sussurri accennati come accompagnamento ad uno strabiliante brano in solo di Caine, break improvvisi senza mai alzare il volume al massimo.

Continua a leggere su Tracce di Jazz : 

http://www.traccedijazz.it/index.php/recensioni/27-recensione-concerti/364-caine-e-douglas-il-meglio-di-torino-jazz

 
 
 
 

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