Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 20/11/2014
Post n°3792 pubblicato il 20 Novembre 2014 da pierrde
Ma chi sono i veri invisibili..loro per "noi"..o "noi" per loro??? Per ognuno di questi volti, segnati dalle rughe e dal freddo, dal sole e dal pianto, c'è una storia che racconta di scelte difficili, di povertà, di emarginazione. Volti che escono dall'ombra e sfidano lo sguardo di chi, spesso, preferisce non vederli. Con un progetto solidale iniziato nel 2008, che ha coinvolto l'associazione per i senzatetto inglese Shelter, il fotografo Lee Jeffries è entrato a contatto con alcuni senzatetto che vivono nelle strade e nei centri di accoglienza europei e ha scattato loro una serie di toccanti ritratti in bianco e nero e non. Prima di fotografarli Jeffries chiede loro il permesso, ne esce un lavoro che intrappola i nostri sguardi nei loro, per una volta non invisibili gli uni agli altri. Uno dei rari esempi di forza dell'immagine perfettamente fusa con la dolcezza della musica tratta da un albun dal vivo del gruppo di Giovanni Tommaso. |
Post n°3791 pubblicato il 20 Novembre 2014 da pierrde
L'incontro con il buddismo Le condizioni della bambina peggiorano. Soffre di attacchi improvvisi, quasi letali e spesso deve essere portata in ospedale a sirene spiegate. Una volta, di ritorno da una tournée, Wayne trova con stupore Ana Maria seduta davanti a una pergamena scritta a mano, mentre recita un mantra giapponese. Lei gli spiega che un amico comune, Herbie Hancock, le ha parlato del Buddismo di Nichiren Daishonin. La speranza che le hanno trasmesso le sue parole l’ha incoraggiata a provare. «Mia moglie leggeva ogni giorno complicati sutra e recitava Daimoku fino a notte tarda. Mi chiedevo come si potesse impegnare così tanto in una religione straniera, ma d’altro canto ero estremamente impressionato dal modo in cui si dedicava alla felicità di nostra figlia grazie a questa pratica. Sei mesi più tardi cominciai a recitare Daimoku anch’io». A causa del blocco al cervello, la piccola Iska può recepire parole e sentimenti di chi la circondava, ma non è in grado di esprimere i propri. «Per noi era inconcepibile l’idea che non si potesse esprimere. Nostra figlia era sicuramente molto impaziente, tuttavia ci corrispondeva sempre con un sorriso che rispecchiava il suo cuore. Non ci ha mai dimostrato rabbia». Wayne ritiene intimamente che la figlia, tramite il suo comportamento, voglia insegnare ai genitori la verità della vita. Il Grammy Award La vita di Iska, breve e ricca di valore, si spezza a quattordici anni. «Dopo la sua morte io e mia moglie abbiamo spesso discusso del perché Iska avesse scelto proprio noi, nascendo come nostra figlia. Cosa voleva insegnarci con la sua breve vita? La risposta era che voleva portarci a conoscere il Gohonzon. Iska ha creato tra me e mia moglie un legame per l’eternità. Se nostra figlia non fosse stata malata noi avremmo semplicemente vissuto come una star della musica e sua moglie, due persone “nate con la camicia”. Nient’altro avrebbe potuto risvegliare il nostro interesse verso una religione asiatica. Solo nostra figlia poteva farci conoscere questa filosofia. Tramite la fede abbiamo trovato il coraggio di superare insieme le difficoltà della nostra famiglia e di approfondire il nostro legame come coppia. Attraverso l’esperienza comune della vita e della morte di nostra figlia ho acquisito l’incrollabile convinzione di non dover mai fuggire, qualunque difficoltà possa pararmisi innanzi, e che non avrò mai paura della morte». Attraverso questa esperienza Wayne può approfondire la propria fede. «Eravamo felici di poter mettere a disposizione la nostra casa come luogo di riunione. Stavo bene attento a non mettere in mostra la mia fama di star della musica, volevo piuttosto condividere con gli altri la mia esperienza familiare e mostrare loro come la fede aveva cambiato la nostra vita. L’essenza della fede si trova prima di tutto nella vita quotidiana. Il discepolo di Nichiren Sammi-bo ne è esempio e monito: tentato da fama e ricchezza divenne opportunista e si perse dietro alla vanità e all’ambizione. Si deve ricercare il proprio valore in se stessi e farlo risplendere. Sammi-bo, al contrario, era avido di lodi e riconoscimenti e si occupava soltanto delle apparenze. Dietro questa facciata smarrì il suo vero io». Grazie alla sua profonda fede Wayne approfondisce la comprensione della verità della vita, e questo si riflette naturalmente nella sua vena artistica. È così che vedono la luce molti brani estremamente innovativi. Quando compone Highlife (è il 1995) un quotidiano dedica due pagine a una dura critica che si può riassumere con queste parole: «Shorter, sei ubriaco?». Data l’enorme influenza dei media e l’autorevolezza del giornale, molti voltano le spalle a Wayne Shorter e non gli danno alcuna possibilità di eseguire il brano. Tuttavia non perde la calma: «Non compongo i miei brani per venderli. Sono soddisfatto se una o due persone, sentendo per caso il mio brano, possono arrivare a percepire qualcosa del senso della vita». È il suo pubblico ad incoraggiarlo. Persino il presidente Clinton, anch’egli sassofonista e amante del jazz, gli scrive: «Che articolo incredibilmente cattivo. Non deve assolutamente farsi scoraggiare, continui per la strada che ritiene giusta». In seguito, proprio la composizione Highlife gli vale uno dei suoi Grammy Award. Tratto dal profilo Facebook di Antonella Bussoletti |
Post n°3790 pubblicato il 20 Novembre 2014 da pierrde
Se lo streaming rappresenta il futuro della musica, il mio futuro è decisamente triste. Nel suo primo anno di streaming su Spotify, la mia band Ceramic Dog ha guadagnato 112,80 € in Europa e 47,12 dollari negli Stati Uniti con l’ album"Your Turn". Il costo per la realizzazione dell’album ammonta a più di $ 15.000. Al contrario, le vendite di CD su album precedenti ci hanno fruttato tra $ 4000 e $ 9000. Ora, forse il mercato è la migliore soluzione, e il mondo è in realtà migliore senza artisti come me. Non faccio pubblicità per il mio lavoro, ma la gente ha bisogno di capire che cosa significa la cultura. Gli artisti indie costituiscono solo il 38 per cento della quota di mercato, ma rappresentano ben oltre il 90 per cento dei musicisti attivi, e la grande maggioranza degli album pubblicati. Spotify ama ripetere che stanno già pagando il 70 per cento agli aventi diritto.Tuttavia, questo non significa che il loro modello sia sostenibile per gli artisti. Se il tipo di musica che faccio non è più sostenibile, si può mettere una pietra sopra il jazz, la classica, il folk, la musica sperimentale e un sacco di band indie. Marc Ribot, articolo tradotto dal New York Times del 7 novembre 2014 |
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