Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
Messaggi del 16/04/2015
Post n°3964 pubblicato il 16 Aprile 2015 da pierrde
MONTREUX -Il programma del Montreux Jazz Festival è una vera e propria parata di stelle: Lionel Richie, Lenny Kravitz, Portishead, Toto, Caetano Veloso & Gilberto Gil, Zaz, Santana, Al Jarreau, Paolo Nutini, James Blake, Sam Smith, Years & Years, Zaz, Jamie XX, George Ezra, D'Angelo, The War on Drugs, Mary J. Blige, The Chemical Brothers, Damien Rice, Alabama Shakes, John Legend, Jackson Browne, Sinead O'Connor, e molti altri. La conferenza stampa è iniziata alle 11.30, ma un paio di nomi sono stati anticipati: in particolare quelli di Chick Corea & Herbie Hancock, ma soprattutto quelli di Lady Gaga e Tony Bennett, che duetteranno sul palco vodese il 6 luglio. Un programma molto 'pop' e anche piuttosto giovane, quello appena svelato con una clip video che ha raccolto tutti i nomi della kermesse. I giornalisti presenti alla conferenza hanno potuto ascoltare Jack Garratt, che sarà presente al Festival, e che ha suonato alcuni brani. 'Padrino' di una serara sarà Quincy Jones, il leggendario produttore di Michael Jackson. I prezzi non sono propriamente popolari: per ascoltare Lady Gaga, ad esempio, ci vorranno almeno 145 franchi, ma si potranno sborsare fino a 385 franchi a seconda dei posti scelti. Il programma completo è consultabile qui. http://www.tio.ch/News/Svizzera/Attualita/1027317/Le-stelle-piovono-su-Montreux http://www.montreuxjazzfestival.com/fr/programme15 |
L’orchestrazione di "Synovial Joints" è stata ispirata dall'ascolto dei suoni naturali registrati in Amazzonia. Un concetto che Steve Coleman definisce come “camouflage” e cioè una colorazione dirompente, un'idea sonora che distribuisce i suoni strumentali in modo che siano percepiti dall’ascoltatore volta per volta in primo piano, nella zona mediana, o nello sfondo. (...) Queste premesse teoriche creano una musica complessa e stratificata che si presta a più piani di lettura, in cui gli strumenti si alternano con grande personalità a dettare linee mentre la scansione ritmica sempre in movimento è componente indispensabile nella circolarità delle situazioni. (...) Questo è un album formidabile e, non ancora uscito (fine aprile nei negozi), sta già richiamando l’interesse dei magazine di tutto il mondo. Il numero di maggio di Down Beat gli dedica la copertina ed una lunga intervista che ha per oggetto il nuovo album. Articoli e interviste sono appena usciti o stanno per uscire anche per Wire Magazine, New York Times, Jazzwise e NPR Radio. Leggi la recensione completa su : |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21