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HAPPYNESS IS A WARM GUN

Post n°13 pubblicato il 06 Novembre 2005 da luna_bionda2005
Foto di luna_bionda2005

Ennesimo weekend piovoso.
Questa è una di quelle domeniche che mi piace trascorrere in assoluto relax, a casa, pigiamone con gli orsacchiotti, in camera mia, a sorseggiare tè al gelsomino distraendomi con un buon libro, un po’ di tv e qualche chiacchiera telefonica con la mia migliore amica.
Alcuni dicono che “l’ozio è il padre di tutti i vizi” ma per me non è assolutamente così.

Ieri sera è successa una cosa importante.
Ho detto a N. che l’amo. Non è una confessione da poco.
Credo che queste parole fossero già nell’aria da qualche tempo ma una parte di me faceva una fatica bestiale a dirle e non so bene perché. Forse perché temevo, dopo il mio precedente fallimento sentimentale, di rivivere certe situazioni, certe emozioni, cose che da un lato sono esperienze stupende che ogni persona al mondo dovrebbe provare almeno una volta nella sua vita, ma che dall’altro diventano (quando la storia finisce) dei macigni terribili che si piazzano direttamente sul tuo cuore rompendolo in tanti pezzettini.
Ciò che voglio dire è che quando una storia importante finisce i bei ricordi possono divenire molto dolorosi da sopportare, per lo meno fino a quando si riesce a superare lo shock della rottura voltando definitivamente pagina;  allora (ma solo allora!) i bei ricordi tornano ad essere solo ricordi, cose lontane alle quali si guarda anche con dolcezza ma non con rimpianto e non sono più fonte di malinconia e sofferenza.
In questi mesi mi sono lentamente liberata dallo sguardo a tratti “ossessivo” verso un passato che non mi apparteneva più ed ho ricominciato a dare fiducia (in primis a me stessa) e a rimettermi piano piano in gioco.

Il risultato è questo: SONO FELICE!

Lo sono per la prima volta dopo diversi mesi. Ho ritrovato serenità con una persona che mi da tanto, ho ristabilito un equilibrio diverso da quello che avevo in precedenza e non a caso. Sono cambiata parecchio, le circostanze sono mutate radicalmente ed è ovvio che anche il mio equilibrio interiore adesso si basi su prospettive completamente differenti da quelle passate. Ho cambiato pelle, ho riconquistato un po’ di fiducia, ho mantenuto viva la fiammella che da sempre arde dentro di me. Questa fiamma (questo fuoco fatto da tanti fuochi come l’amor proprio, l’orgoglio, la grinta, l’ottimismo….) non si è mai spenta, si è forse a tratti sopita, fatta flebile, ma non è mai morta. Questo mi ha mantenuto viva dentro, mi ha dato la voglia di lottare ed il coraggio di ritentare di nuovo.

Ho imparato che l’amore è un sentimento in grado di rigenerarsi anche quando tutto sembra perduto, anche quando pensi che non amerai più così una persona. A volte passano mesi, anni, ma l’amore tornerà sempre a farti visita, bussando alle porte del tuo cuore magari in modo inatteso, sotto spoglie nuove e completamente differenti da quelle con cui l’avevi conosciuto ma non importa: sarà sempre lui. Distinguere l’amore da un affetto non è sempre facile ne immediato ma se si è onesti con se stessi e con quello che si prova alla fine lo si riconoscerà. Questo è quello che ho imparato.

Tutti abbiamo diritto ad una seconda (e a una terza, una quarta…) possibilità e non rischiare, non mettersi in gioco per timore di farsi male è un peccato imperdonabile.
Dal dolore, in un modo o nell’altro, si può uscire. Con fatica. Con il tempo.
Una cosa che invece non si può fare è vivere adesso le esperienze che in ieri ci siamo negati per paura o  per codardia . Ecco perché è importante superare ORA (per non avere rimpianti poi!) i blocchi e le catene che ci rendono immobili e fortemente ancorati alle esperienze che abbiamo provato e vivere pienamente le chance che il nostro presente ci offre giorno dopo giorno.
Non è vero che si può essere davvero felici una volta sola nella vita (e soprattutto con una persona soltanto).

Ecco perché, come cantava John Lennon,  “la felicità è una pistola calda”, perchè spara da un momento all’altro, quando meno te l’aspetti e soprattutto ha diversi colpi in canna, più di quanti si possa immaginare.
La pistola della felicità non spara mai una volta soltanto.
Grazie a dio è così.

 
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