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Ma la serenità è anestetica?
Post n°3 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da MsZeta
Qualche giorno fa una splendida persona, che è fra i miei affetti più cari, ha deciso assieme al marito di lanciarsi in un nuovo progetto lavorativo e mi ha detto una frase che mi ha fatto molto pensare: Che bello avere di nuovo un sogno, un obiettivo da portare avanti insieme. C'è tutto un fermento di idee, di voglia di fare. Ci si sente di nuovo vivi, attivi. Sono giovani, hanno una bimba piccola, il lavoro. Curano la loro coppia, la casa e gli amici con amore e attenzione preziosa. Hanno appena passato un lunghissimo periodo di problemi che descrivere come enormi è davvero poco. Quello che mi ha colpito non è l'entusiasmo per questo progetto, ma sono le parole "ci si sente di nuovo vivi" e da qui mi è nata la riflessione. Quand'è che il quotidiano smette di farci sentire vivi? Forse ci si abitua anche alla serenità e alla lunga non la si ritiene più così importante? Me lo chiedo perchè, dopo tanto cammino, sono arrivata a costruirmi una vita serena.
Per quelli che sono arrivati a leggere fin qua senza addormentarsi: mi piacerebbe sapere anche le vostre riflessioni in merito.
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Inviato da: bionda66
il 08/11/2011 alle 00:36
Inviato da: germano.capoverde
il 19/10/2011 alle 22:58
Inviato da: MsZeta
il 11/10/2011 alle 14:00
Inviato da: germano.capoverde
il 11/10/2011 alle 11:17
Inviato da: bionda66
il 09/10/2011 alle 22:26