07/06/09 ore 09.00. Isola d’Elba, Portoferraio, loc. Magazzini. Il mare mosso e le raffiche di vento che ieri e l’altroieri rendevano instabile l’ormeggio della barca appoggio oggi lasciano il posto ad un mare calmo con qualche sporadica folata di vento.
La barca riesce ad ormeggiare sul versante est dello “Scoglietto”, sulla “franata delle cernie”. Siamo in cinque più la guida (che affiancherò per tutta l’immersione). Giù! Direzione nordest. Panorama spettacolare ed inconsueto per chi, come me, viene dal medio Adriatico, una rigogliosa prateria di Posidonia Oceanica con tanto di Pinne Nobilis si stende sotto e davanti a noi con il suo colore verde scuro accostato all’intenso blu del Tirreno e con nugoli di vivaci castagnole. Incontriamo saraghi, dentici, corvine, dopo una decina di minuti un branco di barracuda sulla nostra sinistra.
Scendiamo ed arriviamo su una spianata a circa -25 dove troviamo una enorme ancora ed una targa fatta con mattonelle di ceramica su cui è disegnata una scena di vita di mare. Andiamo avanti un altro pò, dopodiché invertiamo la rotta.
Due cernie brune sembrano dormire adagiate su due massi, sono vicinissime. Una enorme cernia dorata. Due splendide corvine di lasciano sfilare anch’esse vicinissime senza fare una piega. Eh si! Qui pare che i pesci si facciano avvicinare in maniera particolare, non si spaventano, anzi un paio di grossi saraghi sembrano invece incuriositi e passano davanti la maschera guardandomi.
Una murena di color giallo a macchie brune, un’altra dello stesso colore dopo qualche metro.
La Posidonia sotto e davanti e ad un certo punto le movenze eleganti di una bella Aquila di mare di materializzano davanti a noi. Ci sfila da sinistra verso destra a non più di 7/8 metri di distanza, rimango ammaliato.
Un piccolo inconveniente ad una componente del nostro gruppetto ci impone di iniziare la procedura di risalita. Riemergiamo quasi sullo scoglietto e cominciamo a pinneggiare verso la barca scambiandoci i primi entusiastici commenti.
All’orizzonte lampi che cadono in mare, il cielo si è riempito di nuvole. Sul punto d’immersione troviamo per la prima volta barche di altri diving. Gli altri giorni eravamo solo noi, forse per il mare grosso. Il nostro diving era a cinque minuti di barca.
36’ di immersione, profondità massima 26,6, 120 atm ancora in bombola. Il profilo dell’immersione è stato modesto, ma lo spettacolo a cui assistito è stato superlativo, altri 10/15 min. di immersione o altri 5 m di profondità non credo avrebbero potuto aggiungere molto. Eravamo già soddisfatti.
Nota positiva: il primo pesce di una certa importanza che ho visto in questa tre giorni all’Elba è stata un’Aquila di mare e chiudere l’ultima immersione con il lento, elegante e direi regale incedere di un’altra Aquila di mare è stato il coronamento ideale di questo weekend blu iniziato con pessimi auspici visto il mare grosso e le condizioni meteo, ma svoltosi senza alcun problema di sorta se non il rincorrere la barca appoggio il cui ormeggio veniva continuamente spostato dal vento e dal mare.
Nota negativa: in albergo ci hanno drenato il portafogli attraverso gli extra (un litro d’acqua € 2,50!).
Ciao a tutti
Inviato da: Penne1
il 31/05/2011 alle 15:12
Inviato da: chiaracarboni90
il 31/05/2011 alle 12:15
Inviato da: muchapaz
il 14/11/2009 alle 14:20
Inviato da: Penne1
il 12/09/2008 alle 09:31
Inviato da: muchapaz
il 11/09/2008 alle 21:29