Gli album della settimana su MySo-Called(un)Life

Post n°2723 pubblicato il 06 Marzo 2011 da Musashi_87

Settimana dal 28 febbraio al 6 marzo

"Downtown Battle Mountain II" - Dance Gavin Dance

Quarto album (oltre al primo EP) per la band post-hardcore californiana di Sacramento. Dopo continui cambi alla line-up per dissidi interni e contro ogni mia aspettativa, i DGD sono tornati alla formazione originaria (ad esclusione del secondo chitarrista Sean O'Sullivan), con Jonny Craig (voce melodica) e Jon Mess (scream). L'album contiene undici brani, tra cui "The Robot with human hair pt. 2 1/2". Il ritorno di Craig, personalmente, non può che giovare alla band, così come il ritorno di Mess (lo scream di Swan in "Happiness" non era granché). E Will Swan, unico chitarrista in quest'album, riesce a tirar fuori riff e accordi intricatissimi come da tradizione DGD. Purtroppo non tutti i pezzi sono originalissimi (e -a me- mancano i titoli chilometrici del primo DBM). Ma i DGD sono tornati a spaccare più forti che mai e questa non può che essere un'ottima notizia! 8/10

"Goodbye Lullabye" - Avril Lavigne

Quarto album - a quasi quattro anni da "The Best Damn Thing" - per la cantautrice canadese, diventata famosa nel 2002 con "Complicated" e il suo album "Let go". L'album contiene quattordici brani, con uno stile molto più melodico ed emotivo, rispetto a TBDT, nonostante il primo singolo "What the hell" ricordi molto brani scanzonati come "Girlfriend". L'album è molto legato ad Avril, che ha lavorato personalmente sui brani (è co-autrice di gran parte dei testi e ha prodotto da sé due dei brani), creando un album sicuramente adatto ai romanticoni e alle coppiette innamorate, con canzoni dolci quali "Wish you were here" e "I love you". Tra i brani, compare anche "Alice", già sentito nei titoli di coda di "Alice in Wonderland" di Tim Burton. Un po' da poracci l'intro "Black Star", molto carina in sè, ma che non fa altro che ripetere il nome del suo primo profumo, insieme ad un paio di altre parole messe lì solo per non dire "cazzo, ma sta canzone dice solo il nome del profumo?". Comunque, tutto sommato, un album piacevole, nonostante al primo ascolto non mi fosse piaciuto, meno scoppiettante di TBDT ma anche meno deprimente di "Under my skin" (che, personalmente, è forse quello che preferisco, sia chiaro). 6.5/10