MySo-Called(un)Life

Trama: Dopo la morte dell’amata moglie, il leggendario ex assassino John Wick trascorre le giornate con la sua Ford Mustang del 1969 e il cucciolo di beagle Daisy, regalo postumo dell'amata. La sua esistenza scivola via senza intoppi fino a quando un sadico delinquente di nome Yosef Tarasof nota la sua auto e decide di impadronirsene a tutti i costi...

"John Wick" è un film d'azione di Chad Stahelski, con Keanu Reeves ("Matrix"), Willem Dafoe ("Antichrist") e Alfie Allen ("Il Trono di spade"), uscito nel 2014. Stahelski è al suo esordio dietro la macchina da presa, dopo una vita da stunt coordinator (nel suo curriculum, una 70ina di film, tra cui "300", "Sherlock Holmes" e "I Mercenari"). A scrivere la sceneggiatura, poi, c'è Derek Kolstad, che, oltre a questo, ha scritto solo due action di serie B con Dolph Lundgren. Queste precisazioni, perché il risultato si vede. Il reparto azione è sicuramente il punto forte della pellicola, con un Keanu Reeves che sembra non sentire minimamente il peso dei suoi 50 anni spaccati. E' il resto, che lascia desiderare. La trama è di una pochezza senza pari: un ex assassino trova un cucciolo in una gabbietta con una lettera scritta per lui dalla moglie prima di morire (e qui viene da chiedere: ma il cane come ci è finito lì? quanto tempo è rimasto nella gabbia? Non è come una scatola di cioccolatini, che si può nascondere in un cassetto e far ritrovare mesi dopo...). Un giorno va dal benzinaio e un delinquente, figlio di un boss russo per cui John aveva lavorato in passato, vede la macchina e la vuole ad ogni costo, ma John fa ben capire che non è in vendita. Così il cattivone va da John, lo picchia, gli ammazza il cane e gli ruba la macchina. Ovviamente John non potrà fare altro che dissotterrare i suoi strumenti letali e tornare ad uccidere. Tutto qui, riassumibile in un "Gli rubano il cane e lui si vendica ammazzando tutti". Pochi brevi dialoghi, pochi spunti narrativi e praticamente zero colpi di scena. Si procede passando da una scazzottata ad una sparatoria, il tutto senza il benché minimo pathos, con una freddezza che rende poco avvincente il tutto, tanto che si capisce subito come finirà il film. Nulla da dire sulla recitazione, piuttosto buona (per quanto non ci siano ruoli chissà quanto difficili) e sulla resa estetica, ma non basta. Un compitino fatto a modo, che raggiunge la sufficienza, ma di certo non spicca per originalità e carisma. 6/10