MySo-Called(un)Life

Post N° 1874

E' davvero triste constatare come, ahimé, il mondo funzioni alla rovescia e che, quindi, ciò che dovrebbe cambiare rimane tale, mentre ciò che sarebbe bello rimanesse immutato per sempre, finisce per deteriorarsi, come fosse lasciato alle intemperie. Parlo delle cose più disparate. Ci sono cose, come la solitudine, che sembrano non abbandonarmi mai, mentre altre, come l'Amore, che finisce quasi sempre per trasformarsi in affetto e abitudine, una volta che la passione iniziale va via via affievolendosi, almeno da uno dei due lati. Ed è sempre, sempre così triste... E' strano anche come, buono o cattivo che tu sia, ci sarà sempre qualcosa che non andrà bene. "Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai". Per quanto scema, non ha tutti i torti. E non avrei mai pensato fosse possibile sentirmi dire che amo troppo, che lo dico troppo e bla bla. Cioè... ho sempre pensato che in Amore esistesse solo il "troppo poco", ma non il "troppo". Ma forse mi sbagliavo, anche se... "non dico di avere sempre ragione... è solo che non ho mai torto". E continuo a sprofondare in quel pozzo buio che ho spesso citato, un buco fatto di solitudine e noluntas. Ormai i miei post sono quasi sempre recensioni e non parlo mai della mia vita. Perchè? Proprio perchè non ce l'ho più una vita. Non una sociale, per lo meno. Ma, nonostante ci siano volte in cui ripenso con grande malinconia a quando uscivo con Rouge o Rix, a quando quasi ogni sabato pomeriggio andavamo al centro commerciale insieme, oppure, prima ancora, a quando giocavamo alla ps2 tutto il giorno, alla fine non riesco a farci niente. Non esco nemmeno quando ne avrei l'opportunità. Non ne ho voglia, forse. Non lo so. E continuo a pensare che "mi sto lasciando scorrere la vita come sabbia tra le dita". Forse è anche colpa di quegli otto mesi di completa segregazione a casa, quasi due anni fa, che mi hanno ridotto così, boh. Hikikomori... Ho usato spesso questa parola e mi accorgo sempre più di come mi calzi a pennello...

[aggiusterò]