Messaggi del 03/04/2013

Pasqua in Slovenia

Post n°3464 pubblicato il 03 Aprile 2013 da Musashi_87
 



SABATO:
Siamo partiti alle otto circa, così abbiam fatto prima colazione al bar e poi via in autostrada, direzione Trieste. Poco (pochissimo!) prima del confine, abbiam trovato un bar che vendeva la vignetta (bollino autostradale obbligatorio in tutto il territorio sloveno) e poi via fino alle grotte di Postumia. Siamo arrivati verso le 10.30, così abbiam fatto il biglietto con tutto (grotta piccola e mostra farfalle + grotte + castello). La grotta piccola consiste in un paio di piccole grotte, una delle quali contiene varie teche in vetro con gli animali che vivono nella grotta ma, a parte le due teche dei protei, le altre sembravano vuote oppure contenevano insetti e minuscoli gamberetti quasi trasparenti. Quindi, considerando che anche alla fine del giro nelle grotte grandi potete vedere i protei, a meno che non siate appassionati di farfalle (morte), vi sconsiglio di fare il biglietto per la grotta piccola. Bellissime quelle grandi, invece; la camminata dura circa un'ora e mezza, tra 'stanze' contenenti stalattiti e stallagmiti di vario tipo, più altri 15 min circa a bordo di un trenino. La guida era davvero simpatica e permissiva (nella grotta non si potrebbero fare foto, ma... "Io non vedo niente"). Il negozietto di souvenier, purtroppo, ha prezzi altissimi, quindi niente, anche se il peluche del proteo era davvero carino. Idem per le foto, che vengono scattate all'ingresso e possono essere ritirate all'uscita, al prezzo spropositato di 6.50€ (lo stesso vale per il castello di Bled e altre attrazioni). A circa 10 km c'è il castello di Predjama, costruito direttamente sulla roccia. 8€ per l'ingresso, con varie stanze e poca altra roba. D'estate è possibile visitare anche le grotte sotto il castello, ma adesso erano chiuse. Contrariamente alle aspettative, siamo arrivati a Bled verso le 15, così -dopo aver lasciato le nostre cose nell'appartamento- abbiamo avuto tempo di comprare qualcosa per la cena (senza ricordarci i consigli del tizio, che ci aveva detto di comprare anche qualcosa per gli altri giorni, visto che a Pasqua e Pasquetta avremmo trovato tutto chiuso). Un salto al Mercator, quindi, e poi una passeggiatina fino al lago, giusto il tempo di scattare qualche foto, e poi di nuovo in appartamento, dove abbiam preparato la cena (pasta con sugo e ricotta, wurstel e insalata con pomodorini e maionese -l'olio era finito-). Poi doccia e nanna, visto che su Rai1 (l'unico canale italiano) davano "La Principessa e il Ranocchio" (che volevamo vedere) ma, appena iniziato il film, è diventato tutto nero.

DOMENICA:

Svegliati presto, abbiam fatto colazione e siamo usciti per andare a vedere la gola di Vintgar, visto che aveva smesso di piovere. Arrivati lì, però, abbiamo trovato chiuso (e tutto innevato), quindi siamo tornati indietro e abbiamo preso una pletna (barca a remi) per andare sull'isoletta. 12€ a testa, per andata e ritorno, con una sosta di mezz'ora sull'isola. L'isola di Bled è davvero piccina e, al suo interno, trovano spazio una chiesetta, un negozio di souvenir (e forse un baretto, non ricordo). La Chiesa dell'Assunzione della Vergine è molto carina, con molto oro e una campana che, se suonata, dovrebbe avverare un desiderio (io l'ho tirata due volte, ed entrambe le volte mi son dimenticato di esprimere un desiderio, LOL). Oltre a noi e una coppia di inglesi/americani, l'isola era piena di cinesi e giapponesi di una certa età. Tornati sulla terraferma, abbiamo pagato il barcaiolo (che inizialmente sembrava aver accettato di farci pagare 20€, anziché 24, e invece no). Siamo tornati a Vintgar, ma il sentiero ghiacciato ci ha fatto desistere (troppo pericoloso, anche se l'idea di esserci persi una camminata stupenda immersi nel verde ci uccide), così abbiamo pranzato con dei dolci alla Slascicarna Smon (ottima la kremna rezina, tipica di Bled, schifosa la Gibanica, tipica slovena), a Grad (sempre dentro Bled). Poi via al castello di Bled (8€, compreso il museo al suo interno), che vale la pena solo per l'ottima visuale panoramica dall'alto, visto che le stanze e il museo sono davvero poca roba. All'interno del castello, si trovano anche un ristorantino, un negozio di souvenir e una piccola stamperia in stile Gutemberg, che stampa una sorta di attestato col vostro nome (sicuramente a prezzi altini). Usciti dal castello, siamo andati a vedere il lago di Bohinj, ma lì la neve era davvero tanta (sul ciglio della strada c'era più di un metro di neve) e quindi la camminata (20 min., secondo l'insegna) fino alla cascata di Savica era praticamente impossibile, senza le scarpe giuste (altro enorme rimpianto). Visto che era ancora prestino (16.30-17.00) abbiamo infine deciso di fare un giro del lago a piedi. In tutto è una camminata di circa 4 km e, fatta con molta calma, ci si impiegano circa due ore, ma ne vale sicuramente la pena (certo, d'estate, col sole, sarebbe stato ancora meglio). Abbiamo trovato un sacco di gente, sia locali sia turisti, chi faceva footing, chi correva in bici, chi portava a spasso cani e/o bimbi piccoli, ecc... Abbiamo anche trovato cigni e oche, sul ciglio del lago. Infine siamo tornati in appartamento e abbiamo preparato la cena (pasta con ragù di cinghiale, uova e formaggio -presi ad un distributore automatico-, panini -presi da un benzinaio Petrol, visto che erano gli unici negozi aperti- e i pomodorini avanzati dalla sera prima). Poi a letto, facendo un po' di zapping (nota per i prossimi viaggi di più giorni all'estero: ricordarsi di portare un lettore dvd scrauso e qualche film)

LUNEDÍ:
Svegli presto come al solito e poi colazione con gli ottimi pancake di Elisa. Apriamo la finestra e fuori è tutto bianco: nevica un sacco u.u Visto che Bled ormai l'abbiamo vista, decido di dare un'occhiata ai dintorni. Andiamo, quindi, a Radovljica, dove c'è poco o nulla: un piccolo centro storico con la Chiesa di S. Pietro (che visitiamo) e un museo dell'apicultura (che non visitiamo). Poi è la volta di Begunje e il suo museo degli ostaggi (ostaggi russi della II guerra mondiale, mi pare), ma è chiuso e apre alle 13.00 (sono quasi le 12.00). Dato che non mi va di aspettare lì un'ora, ripartiamo verso Brezje, meta di pellegrinaggio mariano, dove vediamo la chiesa di Maria Ausiliatrice (bella) e la statua di Papa Giovanni II. L'ultimo paese è Kranj, molto più moderno (dovrebbe essere la 3a/4a città più popolata della Slovenia), una meta consigliata prevalentemente per una passeggiata all'insegna dello shopping ma, essendo Pasquetta, i negozi son quasi tutti chiusi. Vediamo 2-3 chiese e poi torniamo a Bled. Decidiamo di pranzare fuori (anche perché non abbiamo più niente da cucinare e i negozi sono chiusi), ma la taverna Pri Stefanu è aperta solo a cena, quindi mangiamo alla Pizzeria Rustika (due pizze molto buone, a prezzi normali). Dopo una breve passeggiatina in centro, torniamo in appartamento, dove rimaniamo fino a sera, visto che non ho idee su dove altro andare, anche per via della neve, e che, avendo dimenticato il costume da bagno a casa, non possiamo andare allo Ziva Wellness (terzo ed ultimo grande rimpianto). A cena andiamo alla Taverna Pri Stefanu (due zuppe funghi/patate, un piatto di carne con patatine e un roll di pan di spagna e gelato ai frutti rossi, quantità abbondantissima, qualità e prezzi medi).

MARTEDÍ:
Ultimo giorno di viaggio, con nostro grande dispiacere. Lasciamo l'appartamento, dopo un'ultima sistemata, e partiamo alla volta di Lubiana. Circa un'oretta dopo siamo lì. La differenza con Bled è evidente sin da subito, visto le strade enormi (a 2 o 3 corsie) ultra incasinate e uno stile freddo (non so come si dica, lo stile degli edifici, mi ha ricordato quello della Berlino est, che odiai, a suo tempo). Trovare parcheggio (tutti a pagamento?) è abbastanza un'impresa, quindi la mettiamo in un parcheggio multi-piano in centro (2€ all'ora! Peggio di Piazza Mazzini!) e iniziamo la passeggiata verso il centro. Troviamo subito il triplo ponte di Tromostovje (schifo) e la Chiesa francescana dell'Assunzione (bella). Continuiamo la camminata e vediamo altri ponti (quello dei calzolai e quello dei macellai) e la Cattedrale di San Nicola. La piazza del mercato, forse per via del tempaccio, è stata una delusione, visto che la maggior parte delle postazioni era vuote e ci saranno state venti bancarelle in tutto o anche meno. Bello il ponte del Drago e carino il castello di Lubiana (anche qui, 8€ per andar su in filovia e vedere poco o niente. Anche qui, un baretto e un ristorante). Tornando alla macchina, veniamo letteralmente catturati dal gestore della gostilnica Rio-Momo, dove mangiamo due piatti tipici della cucina serba, pagando pochissimo (10€ in due) e restiamo molto soddisfatti. Vista la pioggia incessante e il prezzo del parcheggio che levita, saltiamo il parco Tivoli e andiamo allo zoo di Lubiana, ultima tappa del nostro viaggio. Il prezzo è ottimo (7.50€) e -assurdo!- siamo gli unici ospiti per tutto il tempo in cui lo visitiamo (2-3 ore). Lo zoo è immerso nella natura, con i recinti degli animali sparsi per la boscaglia su una collina appena fuori dal centro di Lubiana. Rispetto altri zoo, gli animali sembrano a loro agio, grazie a spazi più ampi (non tutti, però: il leone e i due leopardi sembravano avere gabbie piccine, per la loro stazza). Vediamo alcuni animali che non avevo mai visto dal vivo (i capibara e un carinissimo panda rosso, per es.) e assistiamo ad una scena -per me- impressionante: un gruppo di scimpanzé si è avvicinato al vetro che ci separava e uno di loro, vicinissimo, ci ha teso la mano, con uno sguardo di un'intelligenza spaventosa. Finito il giro -e con le scarpe impantanate- torniamo alla macchina e... via verso l'Italia, dove troviamo subito coda.


Strade:
Le strade erano tutte estremamente pulite, anche i sentieri di montagna, nonostante la neve abbondante. L'autostrada, inoltre, è molto comoda e sempre scorrevole, grazie al sistema della vignetta (un bollino da attaccare sul vetro dell'autovettura e che permette di transitare sulle autostrade slovene, senza limiti, senza il quale si rischiano multe tra i 300 e gli 800€), che non obbliga a fermarsi ai caselli, rallentando infinitamente il traffico.

L'alloggio:
Il Bledea Apartma è stata davvero un'ottima sistemazione. Si trova in un complesso residenziale fatto tutto di piccoli appartamenti affittati ai turisti, a circa 1 km dal lago, quindi ci si arriva subito anche a piedi. Di notte, regna il silenzio, quindi si dorme benissimo. L'appartamento è davvero carinissimo, con interni tutti in legno, un letto comodissimo (a parte i piumoni a sacco) e dotato di ogni confort (aria condizionata, tv al plasma, fornelli elettrici, lavastoviglie, stoviglie di tutti i tipi, ecc...). Molto gentili anche i due ragazzi, sui 30 anni (i figli dei proprietari, penso), anche se non parlano italiano. Unico vero difetto: la mancanza del bidet, per me indispensabile.

Il cibo:
A dire il vero non abbiamo provato veramente il cibo sloveno. Avremmo dovuto mangiare alla Gostilna Murka, ma era caretta e le varie pietanze illustrate sul menù esterno mi ispiravano poco (cipolla e peperoni sono molto utilizzati nella cucina slava, ma sono tra le poche cose che odio mangiare). Le zuppe vanno forte, cmq, sono ottime e costano poco (3-4€ circa). Primi e secondi piatti tipici non li ho provati. I dolci tipici sono: la gibanica (slovena), composta da formaggio, noci, mele e semi di papavero, che viene servita tiepida [il gusto ricorda quello dello strudel, ma le spezie hanno un sapore che stufa già al primo boccone]; la kremna rezina, una pasta sfoglia farcita da tonnellate di crema pasticcera e panna montata, servita fredda [squisita! Mangiarla senza distruggerla è impossbile, ma il gusto fresco e delicato è davvero ottimo!]. Da Rio Momo, invece, abbiamo provato un assaggio della cucina serba, e sia la moussaka sia il sarme erano ottimi.

La lingua:
A differenza della costa, all'interno della Slovenia l'italiano non è molto conosciuto, a differenza dell'inglese, che parlano praticamente tutti (almeno chi lavora in bar, hotel, ristoranti, attrazioni, ecc..). Fortunatamente lo parlano molto alla buona, quindi non mi sono mai sentito in imbarazzo e sono riuscito a parlare molto (a differenza di Londra, dove mi sentivo una merda).

I prezzi:
A parte i carissimi souvenir (4-5€ per un magnete, che ovunque costano 2-3€; 5-6€ minuscoli barattoli di miele o grappa; 6.50€ una foto ricordo alle grotte di Postumia o nei castelli), il resto mi è sembrato perfettamente in media con il resto dell'Europa. I menù fuori dalla maggior parte delle gostilne a Bled avevano prezzi simili ai ristoranti di Jesolo. Idem nei supermercati. Poi, ok, ci sono delle agevolazioni, come il 10% di sconto sul totale, in determinati orari, in molti ristoranti (ne abbiamo goduto sia alla Pizzeria Rustika, sia da Rio Momo).

Natura:
A Bled, la natura regna sovrana, grazie anche al traffico ridotto e alla presenza di sole barche a remi (o a motore elettrico) nel lago. Intorno al lago è tutto bosco e nei dintorni vivono una moltitudine di uccelli di vario tipo (sicuramente in estate si possono vedere anche piccoli mammiferi e altri animali). Nei campi in tutta la Slovenia è strapieno di cornacchie e falchetti o poiane. Nel lago di Bled, in particolare, vivono moltissimi germani reali, oltre a cigni e oche bianche. Se la vista non mi ha ingannato, nel lago ho visto anche uno svasso e una folaga. Nei boschetti, invece, ho visto molte cinciarelle. Dal castello di Bled, infine, si vedevano svolazzare un sacco di falchi grillai (?), dagli splendidi colori azzurro-arancio.

Generale (Bled):
Bled è un paesino davvero suggestivo (per via del lago e dell'isoletta al suo interno) e immerso nel verde, davvero piacevole da visitare, specie col bel tempo (che noi non abbiamo trovato). Al di fuori dell'estate, però, a meno che non vogliate solo passare una giornata nel paesino, provare la cucina locale, suonare la campana sull'isola e vedere il castello, i dintorni sono prevalentemente meta ambita da alpinisti e amanti del trecking (o del footing/biking fuori-strada o, ancora, del canottaggio). In tutta la vacanza abbiamo visto decine di persone (tutte tra i 35 e i 55 anni, circa) dotati di scarpe adatte e bastone (in legno o quelli apposta in metallo). I sentieri di montagna (quelli da fare a piedi) sono quasi impraticabili, per chi non è abituato, per via di neve, ghiaccio, fango, ecc... Quindi andare con semplici scarpe da ginnastica e jeans non è stata un'ottima idea e il maltempo ci ha impedito di vedere Vintgar e un paio di cascate, che sulle foto sembravano davvero interessanti. Il paese di Bled, invece, è totalmente votato al turismo (prevalentemente di breve durata), invece, ricco com'è di hotel, appartamenti (soprattutto!) e ristoranti, oltre al casinò e a qualche centro benessere. [Infatti chi non lavora nel terziario, è costretto a spostarsi altrove. Vedi il ragazzo che ci ha accolti a Bledea Apartma, che lavora a Lubiana] Purtroppo, però, il paese si può facilmente visitare TUTTO in una giornata, quindi non poter sfruttare i dintorni (Vintgar, ecc...) per via del maltempo è stata una mancanza davvero sentita. Inoltre mancano attrattive per ragazzi più giovani, data la mancanza di pub (giovanili) e discoteche (temo che i ragazzi di Bled debbano spostarsi a Kranj o Lubiana per uscire). Ma nonostante tutto, sono soddisfatto della vacanza. La gente è stata cordiale e non ho avuto problemi a conversare in inglese (e un po' di italiano).

 
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