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Ieri sera
Ritrovarmi con L. dopo tanti anni ieri sera mi ha fatto uno strano effetto.
A parte che temevo di non arrivare mai in quel paesino sperduto e dimenticato da dio. Quando mi ha aperto la porta ho ritrovato in quella mansarda tutto di lui. Gli ampi spazi, l’arredamento minimalista ma estremamente di classe, il televisore enorme appeso alla parete, il letto disfatto, la valigia aperta sul terrazzo, il frigo vuoto. Un uomo sempre in corsa. Per il successo, per la bella vita, per l’avventura.
“Se hai sete prendi pure dal frigo. Intanto tolgo la valigia dal terrazzo. Che se si rimette a piovere non devo nemmeno lavare i panni…”
“Scusa ma stai facendo una cura a base di limoni?” Era l’unica cosa che c’era nel frigorifero.
“No è che la pianta di limoni è l’unica sopravvissuta e ne ha sparati fuori una cifra.”
E figurati se ha il tempo di curarsi le piante.
Ci siamo seduti sul divano e con la scusa di non voler rovinare il parquet ho tolto i sandali. In realtà morivo dal mal di piedi.
Abbiamo chiacchierato del più e del meno, abbiamo bevuto una cosa tipo… scotch? Rum? Non lo so era osceno. Eppure sembra che la bottiglia sia stata un regalo di un facoltoso manager…e chissenefrega… Fatto sta che tra fumare e bere…quella mansarda sembrava una pista da ballo girevole.
Tra l’altro mi sono domandata come cavolo hanno fatto i vicini a non lamentarsi del casino: tra la musica altissima e le risate, e il mio svarione che ha provocato la caduta di una sedia…
Ma ad un certo punto, quando i Tiromancino hanno smesso di cantare è calato il silenzio.
Imbarazzo totale. Perché mentre andavo da lui mi è venuta in mente quella storiella del “diario di lui” e del “diario di lei” e ho sorriso pensando che io non mi ero posta minimamente il problema di cosa aspettarmi. E poi lui: “Questa canzone. L’ho sentita la settimana scorsa mentre andavo in aeroporto e stavo pensando a te. Che strano. E avevo un’espressione ebete. Perché a tratti ti descriveva e a tratti era lontana da te anni luce…E di anni ne sono passati 7.”
Ancora più imbarazzo. Se è possibile.
“E sei bellissima. Oggi più di 7 anni fa.”
Il telefono. “ehi è il tuo telefono”. E approfitto della situazione per guardare l’ora.
Le 2. Oddio mia mamma sarà stata colta da un infarto…Le avevo detto che non facevo tardi. E se non mi ha telefonato è perché da donna intelligente qual è ha capito che qualcosa di strano c’era…
“L. è tardi. Devo proprio andare. Mia mamma sarà in ansia. E domani mattina alle 6 suona la sveglia per me.”. Mi sono rimessa i miei “comodissimi sandali e ho preso la borsa”.
“Aspetta. Fermati qui stanotte.”
“E sì. Subito guarda. Anzi sai cosa faccio? Chiamo mia mamma e le racconto dove sono, cos’abbiamo bevuto e fumato e cosa vorresti fare alla sua bambina”. L’ho solo pensato ovviamente.
“Non posso. Devo proprio andare. Io vivo con i miei e non posso telefonare a casa alle 2 di notte e dire che sto fuori. E poi non voglio.”
“Ma dai hai 30 anni. Sarai libera di gestirti la tua vita! Fermati qui” E intanto si avvicina. “Cavolo ma allora tu sei cresciuta.Ma perché i tuoi piedi sono rimasti piccoli?”
Simpatico. “non sono cresciuta io...Sono i tacchi!Ad ogni modo…devo andare”.
“Va beh. Ti accompagno fino alla macchina. Non vorrei che ti violentassero nel vialetto.
Il viaggio in ascensore è stato interminabile….nemmeno se fosse stato un grattacielo…non si arrivava più. Al suono del campanello di arrivo mi si mette davanti e schiaccia “3”. “cosa fai? Io devo scendere. Sei tu che torni su”.
“Ssshhh! Volevo solo darti un bacio. E mi stampa in bocca un bacio da paura. Ricordavo che produceva un sacco di saliva ma azz..mi ha fatto la doccia. Io invece a salivazione stavo a zero. Ma anche a riflessi. Zero. Immobile. Si riapre l’ascensore, esco e gli dico: “penso che farò un po’ di step. Buonanotte.” E sono corsa giù dalle scale. Mi ha telefonato appena sono salita in macchina. “scusa ma è stato più forte di me”.
Ed effettivamente, voglio dire, facendo un po’ di autocritica…ok l’amicizia ma se vado a casa sua e ci sto fino alle 2 di notte che cazzo pretendo? Va beh, è andata. E comunque L. è sempre piacevole. Un pazzo…di corsa.
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Inviato da: patriziapiemme
il 28/09/2008 alle 17:03
Inviato da: folliapura30
il 17/07/2007 alle 13:59
Inviato da: ducky_md
il 17/07/2007 alle 12:49
Inviato da: bionda66
il 10/07/2007 alle 23:45
Inviato da: diavoletto_timido
il 08/07/2007 alle 21:12