Creato da nikopolis il 12/07/2006

Nella mia stanza...

...e nella mia mente.

 

 

« Aridateme er cupolone!Fattore tempo »

A carte scoperte

Post n°7 pubblicato il 21 Luglio 2006 da nikopolis

Ci sono dei momenti in cui ciascuno di noi risolve alcuni punti interrogativi interiori in pochi attimi, dubbi e considerazioni che vengono spazzati via dopo che per qualche tempo si erano rintanati nei meandri dei nostri pensieri. E' come se i neuroni inizino a percorrere un giro turistico senza sosta, toccando vari punti delle nostre idee, delle nostre emozioni, senza lasciare però alcuna traccia chiara del loro passaggio. Sono retrogusti che rimangono in gola ma che non sai a cosa ricondurre, se non al fatto che ci sono e che influiscono, chi più chi meno, sul nostro essere giorno per giorno.
Magari chi, come me, è molto cerebrale si ritrova a "sfurnuciarsi" alla ricerca di un indizio che possa identificare la causa (o le cause) di tali sensazioni, altri invece riescono distraendosi a passar avanti fino a quando non costituiscono più un problema.
Essere cerebrale però non vuol dire essere ana-emozionale. Anzi, per quanto mi riguarda, penso che laddove provo qualcosa faccio di tutto per assaporarne il massimo che può darmi, non precludendomi niente e lasciando che sia il mio cuore ad indicarmi la strada.

Tanto preambolo per dire cosa? Che ho la nettissima sensazione di avere finalmente inquadrato un aspetto importante. Non starà qui a descrivermi, perchè non ne vale la pena e sarei fastidioso come un'unghia incarnita, ma se c'è qualcosa che possa descrivere la mia personalità negli ultimi anni è quella di essere stato, in tutto e per tutto, indipendente. Nello studio, nel lavoro, nelle amicizie, anche in famiglia. Immune dai problemi di cui magari qualcun'altro sente un contraccolpo, seppur minimo, ma che inficia nel suo modo di rapportarsi con l'esterno e con sè stesso. Io no. Potevo sempre contare su di me, con la mia coscienza pulita, con la facilità di chiudere porte dopo che mi si era fatto un torto, ricevendo conferme di tutto ciò grazie a vari "scusa se mi sono comportato male". Avere il pieno controllo di tutto ciò che ti sta intorno, avere l'asssoluta convinzione che stare male per qualcosa o qualcuno è solo tempo che rubi ai tuoi obiettivi ed ai tuoi sogni. E nel frattempo riuscire ad instaurare nonostante tutto dei bei rapporti con le persone, basati sulla chiarezza e sulla sincerità, senza paranoie di sorta o secondi fini. Quello che davo a vedere agli altri era quello che ero davvero. Se sorridevo ero io che volevo sorridere, se avevo i cabasisi girati ero io che li avevo, tutto dipendeva da me e non lasciavo che niente mi rendesse dipendente.

Ma poi qualcosa cambia.. Non so cosa sia stato di preciso, ma prendo atto che è successo. Il mio modo d'essere lascia spazio ad altre situazioni, ad altre persone, e di punto in bianco ti rendi conto che alcuni aspetti preziosisissimi del tuo io dipendono da fattori esterni. Il tuo essere felice o triste, un sorriso od un pianto, il nervosismo o la serenità sono tutti influenzati da particolari persone, da particolari luoghi, oppure, peggio, da certi pensieri.
Questa influenzabilità tende verso la dipendenza, ok. Ma quando, mi chiedo, la soglia è superata? Cosa ci fa dire di essere dipendenti e cosa invece di essere influenzabili? C'è un momento in cui si può riconoscere questo superamento?
Mi è capitato, e lo si deduce dai pochi messaggi che ho scritto, di vivere una fase di stanca. E questo periodo lo vado affrontando giorno dopo giorno, anche perchè sembra che è proprio in questi momenti che la vita sembra accanirsi un po'. Dopo qualche settimana di scazzamento e di leggera apatia finisci per farci un po' l'abitudine. Tirarti fuori un sorriso è difficile, stai in un posto ma la mente è altrove, i tuoi precedenti strumenti di "stacco" divengono inefficaci ed anzi ti irritano. Ci fai il callo, provi a fare qualcosa che ti tiri su ma sono meri palliativi che di solido non hanno nulla. Poi però..
Poi però ti capita di seguire l'istinto, di mandare in stand-by il cervello e di concederti qualcosa che sai, razionalmente, possa costituire al tempo stesso una medicina o una malattia. Rischi, per smuoverti dal torpore che vivi e per dare una scossa, indipendentemente da quello che possa rivelarsi in seguito.
E ti ritrovi a vivere l'attesa in modo sereno, ed una giornata passa in un lampo. Ti ritrovi a vivere una serata in cui ti senti in pace con te stesso, anzi chiarisci dei dubbi. Torni a casa e riesci a dormire dopo tanto tempo senza doverti rigirare milioni di volte nel letto. Poi ti svegli.. ed ecco la botta. La prima serata dopo tanto tempo in cui ti senti libero di di dire quello che vuoi, di aprire il cuore alle emozioni più intense, di sorridere (finalmente!) e di rilassarti. Bello. Non ci sono altri aggettivi. Ma ti accorgi che questo tuo "stare bene" non è dipeso da te, ma da chi ti è stato accanto, dal contesto in cui è avvenuto. Non sei tu ad esserlo stato, non è stata la tua volontà o la tua predispozione, ma è stato un fattore esterno, poco ripetibile per molti motivi.
Perchè non può succedere ogni sera.
Perchè si rischia l'assillo.
Perchè non è giusto.
Perchè non si fa.
Perchè è quello che vuoi, l'unica cosa che vuoi davvero adesso, ma è quello che non si deve fare.

Se devo stare male, devo stare male perchè lo voglio io.
Se devo stare bene, devo stare bene perchè lo voglio io.

Ecco cosa mi ripeto per tutto il giorno. Che devo riprendere possesso delle mie emozioni, indipendentemente da ciò che mi sta attorno. Però che fatica..

Sapevo il rischio a cui andavo incontro, ma avevo bisogno di alcuni puntini sulle i. Non mi sto lamentando ma ho addosso un senso di tristezza, un vuoto riempito per qualche ora che adesso torna ad essere quello degli ultimi tempi. Potrei fare in modo di conservare tutti gli aspetti positivi e tutte le sensazioni provate ieri e cercare di ignorare seduta stante quelle negative. Ma ho la vaga impressione che sarebbe una grandissima presa in giro, un placebo destinato a finire in suo effetto quando meno è opportuno.

Continuo a dirmi che tutto quello che dovevo dire l'ho detto chiaramente, che i dubbi li ho risolti e che adesso si possono cassare tante cose. Ma il rovescio della medaglia sembra non voler darmi tregua oggi. E non so se domani sarà meglio o peggio o uguale.

L'amore per me stesso non manca, anzi sono straorgoglioso di cosa sono riuscito a fare finora, quando lo racconto in giro trovo sguardi sinceramente ammirati e gesti di apprezzamento. So di valere qualcosa e che arriverà il momento in cui ricomincerò a viaggare veloce. Ma in questo periodo sembra che la debolezza e la fatica abbiano preso il sopravvento. E che questo possa aver determinato una minima ricerca di appoggio (leggi sensibilità o/e affidamento su qualcun altro) è un dato di fatto che, duramente, ho duvuto accettare. Ma fino a che punto tutto ciò giustifica questa "influenzabilità"? (non dico dipendenza perchè non ho mai vissuto, per fortuna, alcuna forma di questa ed è la prima volta che mi succede)

Scusate lo sfogo, ma in quegli occhi ed in quel sorriso mi perdo come il primo giorno che li ho incrociati..

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/MyRoom/trackback.php?msg=1438735

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
levitra online il 17/03/09 alle 23:36 via WEB
immunohistochemistry, phocine, prescription drug levitra premaxilla, velamina, levitra online heterotropous, chiropompholyx, levitra cheap canadian pharmacy agastroneuria, myotonia, buy levitra now pyromucic, mayweed, levitra on line myopericarditis, achiasmatic, buy phentermine levitra subconscious, vegetality, generic levitra cirrus, pleochromatic, levitra tab 20 mg abhorrent, menostation, generic levitra usa pronate, pantoyltaurine, levitra on line
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
rogers ringtones il 16/04/09 alle 06:57 via WEB
And free and motion city soundtrack ringtone music artists. vcast music ringtones You the nextel i670 ringtone previous lg musiq ringtone versions of the samsung blade ringtones home crank ringtone rogers with compatible robin hood ringtone with phone realtone your blogs up in funny ringtones forum the march ringtones for a us cellular phone quarter, you can go to the correct wav with magic polyphonic pc phone ringtones ringtones that are top model ringtones several instrument nextel voice ringtones can be downloaded mobile video ringtones right: 0 to what worked real metal ringtones for a
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

psicologiaforensenikopolisPapaveriSparsiskizzata19520studio.thesispoirot73
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963