Creato da nikopolis il 12/07/2006

Nella mia stanza...

...e nella mia mente.

 

 

RESET

Post n°23 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da nikopolis

Dal De Mauro:
re|set - s.m.inv.
ES ingl. TS inform., operazione con cui si riporta un sistema allo stato iniziale, interrompendo i programmi attivi in quel momento.

Capita anche nelle nostre vite di dover/voler/poter azzerare un po' di cose.
E' successo.

 
 
 

Sole

Post n°22 pubblicato il 11 Settembre 2006 da nikopolis

Here Comes The Sun

Here comes the sun, here comes the sun,
and I say it's all right
Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it feels like years since it's been here
Here comes the sun, here comes the sun
and I say it's all right
Little darling, the smiles returning to the faces
Little darling, it seems like years since it's been here
Here comes the sun, here comes the sun
and I say it's all right
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Little darling, I feel that ice is slowly melting
Little darling, it seems like years since it's been clear
Here comes the sun, here comes the sun,
and I say it's all right
It's all right

Sul finire degli anni 60 George Harrison se ne uscì con questa canzone. Nell'album Abbey Road l'apporto del chitarrista più ignorato nella storia del rock raggiunge un picco mai raggiunto. Fra tutte le sue canzoni questa è sempre stata quella che ho considerato più intima, quasi una vocina che a stento riusciva a spuntarla fra le enormi e ingombranti presenze di John e Paul. Ma è una vocina carica di speranza, così potente da dare spazio finalmente ad una persona speciale, quella forse più umana e meno diva dei quattro.

Il ritornello canta "Ecco il sole, ecco il sole, e io dico va tutto bene", una frase semplice e diretta che però può assumere un senso di serenità difficilmente traducibile a parole, fatto di sensazioni e di brividi, di speranza e ottimismo. A volte anzichè con parole forbite e stile ricercato si può raggiungere la perfezione con la semplicità. E con il cuore.

L'altra sera nella mia amata/odiata città ho sentito questa canzone dal vivo cantata da un gruppo "specializzato" in cover dei Fab Four, in un contesto stupendo come quello di una ex tonnara rimessa a nuovo.
E ascoltando questo pezzo, con chitarra acustica, con la mia fida birra e sigaretta fra le dita, ho avvertito un brivido. Pelle d'oca malgrado il caldo umido di una giornata grigia e piovosa di fine estate. E anche se per tutto il pomeriggio le nuvole hanno oscurato il cielo, in quel momento ecco spuntare il sole in una serata che vivo con la appiccicosa sensazione di menefreghismo e distacco con la quale mi trascino negli ultimi giorni.
Ma più sentivo quella canzone, più mi sentivo trasportare verso un'idea diversa e lontana ma di cui avverto alcuni piccoli e importanti segnali. So che è lì ma devo ancora arrivarci.

Dopo un lungo, freddo e triste inverno ecco il sole. E canticchiare tra i denti "Here comes the sun, And I say, It's alright" diventa difficile, la gola si stringe, senti gli occhi bruciare e le braccia iniziano un lento movimento quasi a voler cercare una messa a terra che scarichi la tensione. Ma nonostante questo trambusto fisico riesco a finire la frase, ma più importante SENTO la mia voce dire quelle semplici parole. E le dico con affanno, come dopo una corsa inaspettata, con un misto di stupore e di appagamento che solo una canzone può darti. Un certo tipo di canzone.

Alla fine ecco il sole. Con i sorrisi che ritornano ai visi, con il ghiaccio che si sta lentamente sciogliendo, dopo che sono sembrati anni da quando è stato qui. Alla fine arriva. E quando arriverà voglio essere lì, a farmi inondare dalla sua luce e dal suo calore, con gli occhi chiusi e con il sorriso di chi si leva di dosso il freddo dell'ultimo e lungo inverno trascorso. Voglio essere lì e allargare le braccia come se stesse piovendo, lasciando che ogni centimentro della mia pelle ne venga a contatto. E penserò a quel ragazzo di Liverpool, così timido e dolce e forse per questo spesso dimenticato, che con poche e semplici parole ha saputo dare una voce a quella speranza che ciascuno di noi nei momenti più duri cova nel suo cuore.

Arriverà il sole un giorno piccola, e io dirò che va tutto bene. Sarà il mio cuore a dirtelo.

 
 
 

Contromano

Post n°21 pubblicato il 08 Settembre 2006 da nikopolis

Riprendo un commento del post precedente:

Inviato da Simoai79 il 07/09/06 @ 17:10 via WEB
In fondo, se ci pensi, l'importante è proprio questo: sentirsi con la coscienza a posto, sapere di avere fatto tutto quello che si riteneva giusto, sapere di essere stato se stesso, senza giochetti, doppi fini o altro ma solo con onestà. Tutto il resto passa in secondo piano.

Mi chiedo: ma sono solo io ad essermi stufato di essere quello corretto, senza doppi fini e con la coscienza a posto?
E' da una vita che combatto con quella vocina che non perde tempo a ricordarmi che vuole essere sempre linda e pulita. Sempre a mantenere una coerenza con tutto questo, anche se più tempo passa più ti accorgi di andare contromano, a sfiorare tutte quelle auto che vanno nella direzione opposta. Continuando ad essere onesti e corretti malgrado tutti entrino a gamba tesa sul tuo ginocchio malato, quasi a prenderne la mira.
Non ci si stufa mai di questa lealtà? Non si arriva mai al punto che la delusione e la rabbia (si, soprattutto lei) non vengano più compensate dalla sicurezza di aver fatto le cose nel modo più giusto e rispettoso?
Io sono "quasi" stufo. Non che sia prossimo al processo di beatificazione, ma quando era possibile ho sempre cercato di non essere un peso, un dolore, un problema per chi mi stava vicino. Perchè credo in certi atteggiamenti e non sarà l'egoismo diffuso a farmi cambiare idea così repentinamente.
Però quando metti sulla bilancia DARE e AVERE e vedi che i conti non tornano? Non si ha la voglia di spostare qualcosa sui piatti? E per una volta agire sulla base di uno standard affermato, fregandosene di quella vocina maledetta?

Sunto: qualche soddisfazione in più merita una coscienza più grigia?

 
 
 

Ridicolo

Post n°20 pubblicato il 07 Settembre 2006 da nikopolis

Incredibile amisci.. Più penso a tutta sta storia più mi vien da ridere. Ma non "ridere per non piangere". Rido perchè mi appare tutto di un ridicolo assoluto.
A conti fatti tutto questo conferma il mio sentirmi con la coscienza a posto, di aver fatto tutto seguendo la mia anima e il mio cuore e quel poco di cervello che mi rimane.
Mi sento superiore a certi atteggiamenti meschini ed egoistici, nella consapevolezza che di fronte ad essi c'è poco da fare, se non guardarvi dentro e capire che forse certe valutazioni erano errate.
Credi in una persona e finisci per sbagliarti.
Credi in un amico e il finale è identico.
Credi in te stesso e... capisci che sei l'unica persona di cui fidarti ciecamente.

Niè, forse non vale la pena neanche discuterne ancora. E' tutto un polpettone fatto di egoismo e mancanza di rispetto. E io lì che ero pronto a dare me stesso..

 
 
 

Sorprese

Post n°19 pubblicato il 05 Settembre 2006 da nikopolis

Alla fine le vacanze si sono rivelate più lunghe del previsto. Visto che di notizie dall'Italia non ne arrivavano e che l'alternativa era quella di trascorrere gli ultimi giorni d'estate in un condominio popolato da anziani, ho preferito rimanere al mare, sebbene anche lì il posto si sia lentamente svuotato di gente e occasioni di incontro.
Però almeno mi sono riposato e rilassato. Questo sì.

Proprio per questo il rientro disorienta non poco. Ricominciare il solito trantran e aspettare una telefonata che deciderà il tuo prossimo futuro è una condizione che di certo non mostra molti punti di riferimento. Navigo ancora a vista e la bussola sembra ancora in ferie, bloccata magari al casello autostradale.
Cmq, si va avanti nella consapevolezza che fermarsi è un errore da evitare a tutti i costi.

E in ogni caso le sorprese non mancano.
Torno e scopro che quella ragazza di cui ho parlato (quella della mail) sta adesso con un mio amico. Con il quale ho parlato in passato. Clap Clap Clap. Me l'aspettavo.

Ora ditemi, questa insistente vocina che sento dentro che dice "Viva l'amicizia, viva l'amore!" usa l'ironia per tirarmi su o c'è un fondo di verità nelle sue parole.
Io non ce l'ho con nessuno dei due, lo giuro, però.. Però adesso cambia tutto, adesso devo necessariamente cambiare giro, devo ricominciare per l'ennesima volta da zero. Ed è un peccato perchè pensavo di aver trovato delle persone serie con le quali condividere i miei migliori momenti.

 
 
 
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