Certe mattine, al risveglio, siamo nello stato di più alta sensibilità. Il suono della sveglia, un rumore che viene dalla strada, il trillo del telefono, sono lo spartiacque fra due mondi così diversi. Nei miei segni tutto apparentemente non ha alcun senso. I colori, i suoni, le persone, i luoghi sono un collage che non ha nessuna relazione fra loro, se non io e i miei pensieri. Il guaio è che non sono mai riuscito a far finta di niente. Con il cervello ancora in boot DEVO sempre capire il perchè abbia sognato determinate cose, determinate persone, ben sapendo che se non trovo un significato rapidamente per il resto della giornata questo pensiero me lo porterò dietro come una palla al piede.
Stammattina l'ultimo sogno (quello che si ricorda meglio) mi ha abbastanza spiazzato. Non per i protagonisti, ai quali ho fatto il callo visto che da un po' di tempo sono sempre loro che circolano intorno alla mia vita, ma più che altro per il luogo.
Il luogo della mia infanzia, che mi è stato strappato violentemente senza che i miei appelli venissero ascoltati, che ho cercato di rivivere successivamente, e che ora è perduto, è di un altro che ne ha fatto scempio e dio sa cos'altro.
Nei miei sogni questo posto è stata una bolla di tranquillità, un rifugio dove riposarmi, ma qualche volta anche il teatro delle mie paure più profonde. Lì tutto ha un senso insomma, a differenza degli altri sogni.
Stanotte però il senso è di quelli che ti travolge senza che tu possa inspirare un'ultima volta prima di trattenere il respiro. La persona capace in questo momento di influenzare (vedi qualche post più in basso) sia positivamente che negativamente il mio stato d'animo è lì, sotto quell'albero che non esito a definire magico, è lì ad ignorarmi e non darmi ascolto. Quello è il MIO LUOGO, non l'ho più nella realtà ma rimane nei miei sogni, e prima d'ora nessun altro far coloro che mi hanno dato dolore vi ha mai messo "piede".
Mi sento come profanato. Perchè la mia testa, il mio inconscio ha permesso a lei di farne parte? Perchè ha rovinato quelle poche immagini che mi rimangono di quel luogo? Perchè proprio ora che inizio a farmene una ragione, che vedo le cose con più lucidità e ho intrapreso un cammino verso il riappropriamento di una parte di me che le avevo donato? Perchè adesso e non prima, quando il dolore ti pervade la mente e ogni giorno è l'inferno in terra? Perchè mettere insieme due fra le cose più belle mai capitate prima proprio adesso che fai i conti con un presente che sembra non volerti dare nulla e che, anzi, voglia metterti ogni giorno alla prova?
Perchè passare adesso una giornata fatta di flash, di immagini, di fitte allo stomaco? Quale motivo vi è dietro se non quello dell'ennesima gara da affrontare? Ma non si ha diritto ad un po' di pace, specie quando a casa le preoccupazioni, i timori, i casini ti costringono a stringere ulteriormente i denti e a non crollare perchè altrimenti finirebbe tutto a schifio?
Si dice che nulla capiti per caso, che c'è sempre una ragione dietro a certi avvenimenti. Che si cresce in questo modo, che sono le prime tappe di un percorso appena iniziato, che magari un giorno ringrazierai che certe cose siano successe perchè sono state il trampolino di lancio per qualcosa di più importante. Ma c@zzo che fatica trovarne un senso di accettazione adesso.. Più vuoi una tregua e più ti ritrovi ad aver a che fare con una moltitudine di pensieri, mai del tutto confortanti o positivi oggettivamente..
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