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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 20 Aprile 2008 da weirde
 

Due mesi dopo Lynn si era sistemata nel suo nuovo appartamento, aveva trovato un lavoro mal pagato all’università e…aveva scoperto di chi era la canzone che le aveva fatto da colonna sonora mentre diceva addio alla sua vecchia città. Un gruppo rock chiamato Velvet.
Il loro video passava ogni cinque minuti sui canali musicali televisivi. Cinque uomini che cantavano e suonavano vestiti di pelle nera, mentre una pioggia incessante cadeva su di loro. Non aveva ancora deciso se il regista di quel video aveva avuto un’idea geniale o terribilmente stupida.
Il suo sguardo veniva comunque sempre attirato dal cantante del gruppo.
Non era quello che si definisce un bel ragazzo, e nemmeno un ragazzo carino, era…. un tipo.
Capelli e occhi neri, una faccia scarna e una bocca carnosa un po’ troppo grande. Tutto il suo fascino stava nella sua personalità e nel modo in cui riusciva ad esprimere le sue idee, urlandole dentro al microfono.
Si chiamava Micheal.
 
Lynn lo osservava controvoglia, cercando di essere critica, di elencare tutti i difetti fisici che poteva notare…..ma alla fine doveva ammetterlo almeno a se stessa: la attraeva, senza motivo apparente.
Ogni volta che guardava quel dannato video sentiva una terribile nostalgia attanagliarle il cuore e stringerlo in una morsa. Sentiva acutamente la mancanza di qualcuno…..ma di chi? Di un cantante che non aveva mai conosciuto?  
Una cappa di calore soffocava la città di Providence. Erano diversi anni ormai che con l’arrivo dell’estate arrivava anche un caldo terribile, ma quest’anno era davvero impossibile resistere. Il termometro non superava mai i 40 gradi centigradi, ma il tasso di umidità doveva essere del 110%, cosicché le persone, anche se non facevano nessuno sforzo, si ritrovavano comunque coperte di un abbondante strato di sudore. Ogni movimento era una sofferenza.
 
La città non si trovava in pianura ma in una vera e propria conca. Una volta infatti era una zona paludosa. Dopo la bonifica avvenuta ai primi del ‘600, gli acquitrini erano stati trasformati in laghi e la città era ora artisticamente circondata da tre laghi. Peccato che le zanzare fossero ancora presenti nella stessa quantità di quando c’era la palude. Solo la disinfestazione annuale rendeva possibile vivere vicino ai laghi.
 
Il caldo, le zanzare, l’incessante frinire delle cicale, tutto rendeva impossibile dormire. I letti erano umidi come le persone,che ormai si muovevano come zombie. Ma il calore non aveva portato solo apatia sembrava influire anche sulla vita. Questa ondata di caldo dava alla testa a tutti. Faceva sciogliere le cose e anche le persone, le mandava in ebollizione. In poche parole gli innamorati non riuscivano a staccarsi per più di due secondi.Camminando per strada era impossibile non incontrare almeno dieci coppiette appiccicate con la colla. E Lynn le odiava. Non riusciva a dormire per il caldo, e quel poco di sonno che racimolava era rovinato da sogni confusi in cui era sempre presente il leader dei Velvet.

Meno cercava di pensarci e peggio era, tutto cospirava contro di lei, gli innamorati per strada, la televisione che trasmetteva il video del gruppo in continuazione, e persino la sua collega con cui divideva l’ufficio, che si chiamava Sara ed era una super fan dei Velvet. Lynn non aveva via di scampo, doveva sorbirsi lunghi monologhi di apprezzamento sul gruppo, tutto il santo giorno. Lei cercava di non pensare a loro, e Sara li nominava ogni due secondi, era una battaglia persa in partenza.

Le cose poi erano peggiorate esponenzialmente da quando i Velvet avevano annunciato le varie tappe del loro tour estivo, e Sara aveva scoperto che tra le città che avrebbero toccato c’era Charity, una cittadina a soli 60 km da Providence. Si era subito procurata i biglietti via internet e ora cercava qualcuno con cui andarci. Il suo ragazzo infatti si rifiutava di “passare ore ad ascoltare musica mediocre mentre doveva osservare la sua ragazza sbavare dietro ad altri uomini”, sue testuali parole. Perciò Sara aveva prontamente deciso che Lynn l’avrebbe accompagnata, e da venti giorni l’assillava giorno e notte per convincerla.
 
Lynn ormai non ce la faceva più.
-Lynn ti prego! Non ho trovato nessuno che mi accompagni al concerto. Non abbandonarmi, non voglio andarci da sola. Vieni con me! E poi c'è il cantante che è davvero moooooolto attraente, non puoi non innamorarti vedendolo muoversi sul palco... Dai vieni, non te ne pentirai!!!"
-E va bene, ci vengo, ma ti prego, non parlarmi più di quel dannato gruppo fino al giorno del concerto!-

Sara, strabiliata dall’improvvisa capitolazione di Lynn chiuse subito la bocca.

 
 
 
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