ASPETTANDOIL NATALE
Leggende Natalizie ,Tradizioni,Poesie dedicate al Natale
LAUDA DEL NATALE
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La famiglia riunita, tutti gli alterchi messi da parte, cibo nella dispensa, qualcuno che bussa alla porta, visi amichevoli, montagne di pacchetti, bigliettini da tutti quelli che ami, niente di dimenticato, niente di recriminato... Tante risate, un po' di stupidità, abbracci, baci. Ti auguro con tutto il cuore che il tuo Natale sia tutto quello che desideravi che fosse, un po' di calore nella profondità dell'inverno, una luce nell'oscurità. Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto, profumo di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. ma se questo manca basterà l'amore |
La vita è così... Sono cose che capitano. Succede... Succede che io rischi l'indigestione e l'indiano muore di fame. di casa vada a impegnare una coperta al Monte di Pietà. famiglia di fronte si disperi per il pagamento dell'affitto (due camere in otto). maneggevole della coupé – e lo scaricatore si presenti alle 6 di mattino sulla banchina del porto a vedere se qualcuno ha bisogno delle sue braccia. e una bambina scriva: "Caro Gesù Bambino, vorrei una mela...". altri no. Croce, e quegli altri la croce senza il Cristo. (purché tocchi sempre agli altri). degli altri? semplicissima domanda del catechismo: "Dov'è Dio?". le mie mani. Da un lato qualsiasi. Dall'altro c'è sempre Lui.
Natale (madre Teresa di Calcutta) Asciuga, Bambino Gesù, |
Post n°21 pubblicato il 29 Novembre 2009 da lucyma5247
Si chiama AVVENTO il periodo di attesa e di preparazione al Natale, alla nascita di Gesù. Comincia la quarta domenica prima di Natale e segna anche l'inizio dell'anno liturgico. Il simbolo principale di questo periodo è la LUCE, la luce che ci separa dall'oscurità di una vita senza Cristo Questo periodo è chiamato AVVENTO, dalla parola latina "ADVENTUS" che indica il termine "venuta", "arrivato", quindi "l'arrivo o la venuta del Salvatore" . I poeti latini hanno parlato dell'"arrivo del giorno", indicando con questa frase che per la vita di noi cristiani l'arrivo di Gesù Salvatore è l'inizio di un giorno nuovo |
Post n°20 pubblicato il 26 Novembre 2009 da lucyma5247
Tu hai fatto tutto con tenerezza e niente di ciò che esiste nell'immensità dell'universo è stato fatto senza di essa. In te Signore c'è la tenerezza e la tenerezza è la vita degli uomini. Senza di essa nulla può crescere. Essa è il sole di Dio. A causa della tenerezza tu hai abbandonato i centomila splendori del tuo trono. In Gesù, tuo amato figlio, ti sei trovato adagiato in una mangiatoia, avvolto in fasce, senza alcuna difesa, e attorniato da persone senza importanza. |
Post n°19 pubblicato il 22 Novembre 2009 da lucyma5247
C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto,
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Post n°18 pubblicato il 19 Novembre 2009 da lucyma5247
Questa pagina è una dedicata ad una persona straordinaria che sapeva rendere il Natale una festa veramente magica, perchè lo viveva come solamente i bambini sanno fare: A casa mia si faceva sempre l'albero la vigilia di Natale, il 24, e anche se ho solo 49 anni, posso dire che "allora" faceva freddo parecchio, ma freddo o non freddo, si andava a raccogliere il muschio per il presepe, e a tagliare un albero di Agrifoglio che decoravamo per le feste. Veramente mio padre non tagliava mai un albero intero, ma qualche ramo qua e là... da alberi di agrifoglio sapersi nei boschi intorno, e poi, una volta arrivato a casa, con pazienza, con filo di ferro e spago li legava in modo da "creare" un albero vero.. una volta ci fossero state le decorazioni, nessuno si sarebbe accorto che non si trattava di un albero vero... Fare l'albero, per mio padre era una vera una specie di rito, ogni anno... aprire la scatola con le decorazioni, che odorava di solaio, le palline ancora tutte di vetro, che si rompevano solo a guardarle.. e lui con pazienza ci metteva tutta la sera ad aggiustare con gusto tutto.. prima le luci, poi le palline, poi, i fili argentati, e alla fine il puntale, che mi ricordo era rotto da un lato, e lui lo metteva girato in modo che la parte rotta, rimanesse verso il muro... dopo il presepe, lì eravamo liberi si sbizzarrirci io e mio fratello, mio padre si interessava solo delle lucine.. il resto, con grande gioia, toccava a noi, sistemavamo con cura il muschio che avevamo raccolto per pomeriggi interi e poi fatto asciugare in solaio, pronto per quella sera! Quanta fatica, riuscire a fare stare in piedi le statuine su quel tappeto verde! Un' impresa non da poco! mentre noi facevamo il presepe, lui faceva una focaccia dolce, quella di Natale, che solo lui sapeva fare, e quando era il momento di infornarla, si prendeva una sedia e si sedeva davanti al forno, metteva dentro la teglia, e cominciava a guardarla, mia madre lo prendeva in giro perchè gli diceva che le torte non cuociono con lo sguardo.. ma la "sua" torta forse era tanto più buona di tutte le altre. per quello sguardo tanto tenero e preoccupato per la lievitatura giusta, che non l'abbandonava per un secondo per tutto il tempo della cottura! A lui piaceva rispettare tutte le tradizioni della nostra famiglia, la focaccia (salata) di Natale da prendere direttamente al forno del paese, il moscato, il cappone... i canti, le poesie di noi bambini e "Gesù Bambino" che portava i doni al posto di Babbo Natale, e poi il suo famoso "panettone con l'uva candita" ... anche quello cucinato con il suo sguardo... e la tovaglia che non si doveva togliere per tutto il giorno di Natale, per tutto il giorno la tavola restava apparecchiata... e il panettone e la focaccia di Natale che venivano messe in tavola quel giorno, duravano un mese senza rovinarsi.. ma non lo abbiamo mai appurato.. ;)) mangiavamo tutto tutte queste cose, sono continuate anche dopo che mi sono sposata e sono nati i miei figli, anche a loro lui ha trasmesso questa "voglia" di Natale, di preparare le decorazioni un mese prima... non credo che sia un caso, l'ultima volta che ha dovuto essere ricoverato in ospedale, si è sentito male proprio mentre legava i rami dell'agrifoglio per formare l'albero... quello è stato il suo ultimo ricovero.. e il suo ultimo Natale... Il Natale di adesso... non è più la stessa cosa senza di lui, che con semplici gesti, rispettando le tradizione, sapeva rendere quel giorno indimenticabile... e oggi ancora di più... |
Post n°15 pubblicato il 14 Novembre 2009 da lucyma5247
Splendete piu' belle dolcissime stelle! Sull’ali dorate un angelo santo ci porta Gesu'. E’ nuovo il suo canto: “Sia pace quaggiu'!”.
DIALOGO TRA I MAGI E MARIA I magi: «A noi una stella ha annunciato figlio ha potere sugli astri, Maria: «E io vi dirò un altro segreto, magi: «Anche la stella ce l'aveva fatto conoscere, Maria: «Altezze e abissi ne rendon testimonianza; I magi: «Che la pace del tuo figlio Maria: «Esulti la Chiesa e canti la gloria, |
Post n°14 pubblicato il 11 Novembre 2009 da lucyma5247
dal VANGELO di LUCA Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: ‘‘E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele’’”. con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. |
Post n°13 pubblicato il 07 Novembre 2009 da lucyma5247
Ritorno per un dolce Natale Ada Negri
. VANGELO ARABO-SIRIACO DELL’INFANZIA In quel momento giunsero alcuni pastori E la grotta parve in quel momento
MESSA DI MEZZANOTTE P. Mastri C'era un silenzio
Natale sulla terra Nicolas Arthur Rimbaud
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