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«Più fondi sulla prevenzione degli infortuni» «Accelerare
il percorso di attuazione del testo unico sulla sicurezza approvato lo
scorso aprile dal Parlamento, riorganizzando e rafforzando le strutture
delle Aziende sanitarie deputate alla sicurezza nei luoghi di lavoro,
che si trovano oggi in uno stato di enorme difficoltà operativa».
Questa la richiesta avanzata dalle segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil alla Giunta regionale e all’assessore
alla Sanità con riferimento alla programmazione sanitaria per il 2009. «La lieve riduzione degli infortuni registrata nel 2007 –
scrivono in una nota unitaria delle segreterie regionali Giuliana
Pigozzo, Maurizio Cappellin e Fernando Della Ricca – non consente di
abbassare la guardia. Gli infortuni sono calati solo dello 0,6%, contro
il -3,1% registrato a livello nazionale, mentre le malattie
professionali risultano addirittura in crescita, con un incremento del
10% tra il 2007 e il 2006. La virtuosità di un’amministrazione
regionale non si misura solo dagli avanzi di amministrazione ma anche e
soprattutto dai risultati che ottiene: tra questi la sicurezza e la
salute sul lavoro assumono per il sindacato una primaria importanza». I sindacati, in particolare, invocano «una verifica puntuale
dello stato di attuazione delle normative regionali e degli strumenti
di programmazione approvati negli ultimi anni, per individuare e
rimuovere le cause della loro mancata applicazione». Una richiesta,
questa, che si riferisce in particolare alle delibere approvate nel
2001 e nel 2006 dalla Giunta regionale in materia di rafforzamento
degli organici dei servizi di prevenzione e vigilanza delle Aziende
sanitarie. «Lo scopo – scrivono ancora Cgil, Cisl e Uil – è di arrivare
alla definizione di un’intesa propedeutica alla programmazione
sanitaria e alla finanziaria regionale per il 2009». A supporto di tale
richiesta, i sindacati mettono a confronto la spesa in prevenzione del
Friuli Venezia Giulia, lo 0,3% del bilancio sanitario regionale, con
quella di altre regioni, dove tale percentuale supera lo 0,8%, e con la
quota obiettivo del 2% prevista dal Patto per la Salute, stipulato lo
scorso anno tra le Regioni e il Governo. Pigozzo, Cappellin e Della Ricca reclamano interventi in linea
con la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, recentemente
avviata dall’Unione Europea con l’obiettivo di promuovere un approccio
innovativo tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
«L’iniziativa comunitaria – scrivono – sollecita l’impegno diretto di
tutti i soggetti istituzionali. Questo vale a maggior ragione per
l’Italia, dove l’incidenza degli infortuni e delle morti sul lavoro si
conferma purtroppo superiore alla media europea, come evidenziato da
una recente indagine del Censis». Lunedì, 11 Agosto 2008 - 11:16 fonte: http://www.friulinews.it/index.php
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Inviato da: giampi1966
il 26/06/2009 alle 08:54
Inviato da: OZZYNA
il 25/12/2008 alle 17:20
Inviato da: giampi1966
il 24/12/2008 alle 09:42
Inviato da: OZZYNA
il 19/12/2008 alle 21:22
Inviato da: ZioVale
il 04/12/2008 alle 22:36