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CUORE
Post n°2 pubblicato il 11 Aprile 2013 da I.am.Gatsby
La gente non sceglie la propria carriera: ne viene sopraffatta John Roderigo Dos Passos
Albert aveva schivato il caotico andirivieni delle avenue con l'abilità di un'atleta olimpionico, aveva parcheggiato la sua auto a qualche isolato dal Garden, non aveva fatto caso all'orario finchè non si era reso conto di essersi perso, a quel punto il suo timore fu quello di non poter ascoltare le prime note di Art Tatum, correva e s'arrestava cercando punti familiari, finchè non gli parve di sentire il suono di un pianoforte, non era possibile, il cuore in gola, riprese con spasso spedito e svoltando due volte si ritrovò esattamente di fronte al Madison Square Garden, non c'era ressa all'ingresso, s'affrettò oltrepassando la strada, al botteghino un vecchio con un sorriso gioviale strappò il biglietto, una volta all'interno la magia poteva avere inizio, alcune luci si erano spente, il palco con il grosso pianoforte a coda era illuminato ma lo spazio sembrava assumere il calore di una minuscola stanzetta, Art si sedette, ci fu un timido applauso, quasi per paura di disturbarne la concentrazione, la gente aveva riempito quasi completamente l'auditorio, sollevando le mani sui tasti la domanda che Albert si fece in una frazione di secondo fu, quale pezzo avrebbe aperto quella serata; "Tea for two", ecco la risposta ai suoi dubbi, un sorriso s'accese, la fatica era scomparsa e quella giornata si stava per concludere con un momento di assoluta quiete e pensare che New York quel giorno sembrava stesse prendendo fuoco dal fervore che si sentiva nell'aria. Si raccolse e pensò, che strano quello sguardo, Art era pura poesia. |