Sempre e per sempre
Quello che a volte non si ha il coraggio di raccontare neanche a se stessi...
Allora cosa cerchi?
Non lo so. Forse niente, forse tutto. magari adesso più che cercare voglio vivere quello che mi capita, quello che la vita mi dà. Amo giocare. Essere libera. Sono felice di me anche quando faccio la spsa e spingo il carrello. Se mi va la sera esco, altrimenti me ne sto a casa a leggere o a guardarmi un film. ... Difenderei questa condizione con tutte le mie forze. Sempre. Eppure anch'io a volte avrei bisogno di un abbraccio, di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo. Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola.. Sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno, ma a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di farle fare a qulcun altro per me. E' una sensazione. Ma non voglio stare con un uomo per questo. Non posso scendere a compromessi, e non posso rinunciare a tutto quello che ho, alla mia libertà per quell'abbraccio che poi spesso con gli anni non c'è neanche più....
"Il giorno in più" Fabio volo..
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Quasi dieci anni dopo l'ultimo post, ho pensato di tornare a scrivere, perchè il più bel finale di tutti i tempi, in realtà, non lo avevo ancora scritto. Non lo avevo ancora vissuto. E' successo un sabato (o forse era una domenica?) per caso. Stavamo tornando a casa da Villa Borghese. Non abbiamo percorso la solita strada, ma la Nomentana. Camminavamo. Parlavamo non ricordo neanche più di cosa, quando ho scorto davanti a me una figura forse nota. Ho continuato a camminare, ma pian piano che mi avvicinavo ho buttato giù gli occhiali. Mi sono fatta silenziosa. Anzi, mi sono celata dietro un silenzio tombale, quasi d'istinto, pensando che avresti potuto voltarti con la mia voce. E invce è stato un attimo passato nel presente. Il finale più scontato di tutte le storie. E' stato come tanti anni fa: mi sei passato accanto e non ti sei neanche accorto di me. Di noi. Io con la mia famiglia, il passeggino, tu con una ragazza mora. E' stato solo un attimo ed è passato subito. Questo è il miglior finale di ogni tempo, di ogni libro, di ogni blog. La vita che va avanti. La vita che ci rende vicini per un istante, senza che tu neanche te ne accorga. Io che neanche più ricordo il quando: un mese fa? Un mese e mezzo? Non lo so. Non ho fissato la data in calendario e neanche nella mia testa. E' stato solo un attimo, l'attimo di una vita trascorsa. L'attimo di un passato che si è affacciato in una giornata qualsiasi, senza essere preannunciato. L'attimo della vita che doveva essere e che è stata. Tu con chi volevi. Io con chi voglio. E così mi viene in mente questa canzone di Ligabue (che non sopportavi). Buona vita, Umberto. E' davvero andata come doveva.
E così hai ripreso a fumare a darti da fare Io e te ci siam tolti le voglie L'amore conta, l'amore conta Grazie per il tempo pieno Grazie per la te più vera Grazie per i denti stretti I difetti Per le botte d'allegria Per la nostra fantasia L'amore conta, l'amore conta Conosci un altro modo per fregar la morte? Nessuno dice mai se prima o se poi E forse qualche dio non ha finito con noi L'amore conta, l'amore conta Per quanto tiri sai Che la coperta è corta Nessuno dice mai che sia facile E forse qualche dio non ha finito con te L'amore conta
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Post n°285 pubblicato il 24 Luglio 2015 da nanerottola1985
Passo di qua, tra le pagine sgualcite e stropicciate di questo diario. Mi leggo. Mi riascolto. Mi riscopro. Non mi sono persa. Mi sono ritrovata. Mi sono ritrovata nell'istante in cui io e te ci siamo lasciati. Eppure oggi vorrei che vedessi come sono. Come sono diventata. Cosa faccio. Cosa penso. A volte mi sembra di vivere due vite parallele. Ti ho trovato in linkedin, forse tramite l'e-mail che ho utilizzato per iscrivermi, mi sei comparso. La tua vita procede. La mia è iniziata. E' iniziata quando ci siamo persi e mai più cercati. Eppure le sensazioni pesanti non sono cessate. Quando il mio uomo mi dice che prima di me non trovava quel qualosa.. ogni volta mi viene un tonfo al cuore perchè quelle parole ancora le ricordo - e non le scordo - su di me. Così oggi vorrei che vedessi cosa faccio. Vorrei che sapessi quello che son diventata. Come son cresciuta nella mia vita professionale. Magari è spirito di rivincita. Una rivincita sterile, che non mi serve. Che non mi darebbe nulla. Ma una rivincita. La rinvincita di aver scommesso bene. Di aver fatto bene a voler di più. Ma forse è la tua di vittoria. La vittoria di chinon mi ha voluto nella sua vita. Non saprei dirlo. Mi sento appagata nella mia storia. Convivo, sai? E' più di un anno e mezzo che con lui, viviamo insieme. Abbiamo comprato una casa. E' bella. Ha il terrazzo. L'abbiamo arredata insieme. Cercata insieme. Sento di avere tutto quello che non avrei mai pensato di poter avere. Magari sperato si, ma senza troppe illusioni. Mi sento amata. Mi sento protetta. mi sento incoraggiata. Sento che lui è al mio fianco. Sempre. Ogni giorno. Ogni istante. E sento che ciò che è rimasto aperto con te è la mia rabbia. Alle volte ne parlo con lui, lo sai? A volte parlo di te, tra la sua folle gelosia. Aver scelto il silenzio, non averti mai detto le cose che penso, le cose che ho scoperto, le cose che mi hanno ferito dentro mi fa ancora un male cane. E lui lo sa. Oggi non avrebbe senso riaprire quella porta. Non lo ho mai fatto per questo: per la mancanza di senso logico ed utilità. Tuttavia, fa male pensare di aver dato tanto, provato tanto per qualcuno che mi ha solo preso in giro, mentito, ferito. il tempo ha attenuato alcune ferite, alcune insicurezze. Lui ha fatto tutto il resto, con il suo amore, con la sua pazienza, con il tempo che mi ha dato e con la forza con cui mi ha voluta. Ma non basta. Non basta a non guardarmi indietro, a volte, e sentirmi ancora sporca. Sporca di un amore falso, di un sentimento che ho provato per qualcuno che in realtà non è esistito, per qualcuno che mi ha riempito di bugie. Odio le bugie. Le odio ancora oggi. E anche questo non cambierà mai. Volevo dirti che il tempo non ha cambiato il mio risentimento. I silenzi son diventati muri. I muri son diventati rabbia. La rabbia è diventata orgoglio. Così quando penso che vorrei che sapessi che sto provando a realizzare i miei sogni, che sto facendo quello che ho sempre voluto fare, in realtà mi rendo conto che anche questo è inutile. Non mi interessa. Se fossi quello che credevo di conoscere, potrei dire che mi hai stimata. Questo si. Ma non posso giurarlo. Non lo giurerei perchè tu non sei esistito in realtà. Prima ho riletto di quando mi hai fatto la sorpresa e sei passato sotto casa a salutarmi. Era la sera prima del mio ultimo esame (dannato esame) della triennale. Quello è uno degli ultimi, forse l'ultimo, ricordo bello che ho di te. Mi hai fatto male. Te lo dico oggi, ancora oggi. Dopo tanto tempo. Mi hai fatto male perchè mi hai ferito nell'orgoglio, mi hai presa in giro. Potevamo lasciarci, quello si, certo, ma di stare con uno che non era quello che diceva non lo avrei mai immaginato. Un giorno, quando sarò madre, racconterò di te. Racconterò di come nessuna donna dovrebbe mai farsi trattare. E un giorno, quando sarai padre, spero ricorderai -se anche tu hai un cuore- che si può non amare, è lecito, ma non si deve far soffrire nessuno. Nonostante tutto, questo blog è e rimarrà sempre una delle parti più belle di me. Una parte che non rinnego, ma che continua a darmi forza, una parte che ha fatto storia e che ha insegnato tanto. Tutto. Tra qualche anno ancora, tornerò. Tornerò perchè su una cosa avevi ragione: le persone possono lasciarsi ma i ricordi restano. I miei son pochi, son stati spazzati via tanto tempo fa. Son stati annientati dalle tue bugie, dai tira e molla, dalla retromarcia e dalla prima in salita... ma i macro ricordi, restano. Resta la sensazione di aver dato tanto e di aver ricevuto zero. Resta l'esperienza che mi ha permesso di essere quel che sono. Resta l'essere fiera di me, per aver voluto di più. Resta la rabbia, inespressa. Restano queste pagine così unicamente mie, così tormenta, intense, talvolta friccicanti di allegria. E resta il mio scrivere. Quella cosa che non faccio più. e come mi disse Simone qualche anno fa.. questa è una grande parte di me.
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Post n°284 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da nanerottola1985
Non so se sono in grado di scrivere come scrivevo un tempo. Non so se ci sia anche solo un motivo per cui io debba farlo, o senta ancora di farlo, ma probabilmente il solo fatto di pormi questa domanda è una risposta. Sono trascorsi tre anni. Tre anni che sono quasi una vita intera. Tre anni meravigliosamente diversi dall'incubo che ho spesso raccontato in questo blog. Niente più tormenti, niente più incertezze, paure. La fine di un incubo, direbbero molti. Ogni tanto torno a leggere la me che ero, riscopro la forza, la debolezza, riscopro inevitabilmente me. Una me che mi fa ancora male ritrovare. Mi chiedo "come ho fatto a permettere ad un simile essere insignificante di trattarmi così? Come ho potuto far finta di nulla, o meglio, vedere le cose e chiudere gli occhi?". L'ho fatto, e purtroppo non si può tornare indietro. Di buono c'è solo che la mia mente ricorda le cose, ma ha cancellato le emozioni. Lo dissi ad Umberto, e lui si infuriò, dicendo che una storia può finire ma le persone, le emozioni non si dimenticano. Io ringrazio ogni giorno per aver dimenticato tutto, anche il sapore di un bacio. Non avrebbe ragione quel ricordo, quell'emozione. Quel bacio l'ho dato ad una persona che in realtà NON ESISTE. Quando dico "non esiste" non intendo dire che si è semplicemente rivelato diverso dai miei sogni di adolescente innamorata. Non è solo una questione di aver idealizzato una persona. No. C'è dell'altro. Umberto.. non si è mai laureato all'Università di Roma Tre. Umberto.. non ha una sorella che ha conseguito un'attestazione professionale a Milano, ma nel Molise. Umberto non è Umberto. E se non esiste, non posso esserne stata innamorata. Non ci si può innamorare di qualcuno che non c'è. Forse la mia fantasia, ha fatto tutto. Forse non l'ho mai vissuto. Mi piacerebbe convincermene. Convincermi che non sono stata così stupida da credergli. Così stupida da dire in giro che un mio Professore, fosse anche alla sua stessa Uni. Non poteva essere. Non era quell'Università. Era un'altra. E allora chi è Umberto? Non è. E' questo il punto. Non è. E voglio scriverlo qui che Umberto non esiste. Voglio scriverlo qui, perchè è giusto così. C'ho messo mesi interi prima di avere il coraggio di trovare nella mia testa le parole. Però, mi ha insegnato molto relazionarmi con una persona che non c'è mai stata: prima, sempre. Ho imparato a fermarmi sui punti importanti, e a non accettare alcun tipo di mediazione. Ho imparato ad incazzarmi quando una donna si avvicina troppo al mio uomo. Ho imparato ad incazzarmi. A discutere. Ho imparato che odio il calcio. Ho imparato ad amare per prima me stessa, e poi tutti gli altri. Ho imparato ad essere donna e non amica. E questo, tutto questo, mi piace. Dopo aver incontrato una persona che non esiste, senza averlo saputo, senza essermene resa conto, sono diventata più forte. Inconsapevolmente, ma anche consapevolmente. Non lo ringrazierò mai per questo. Ma ringrazierò me, che pur ignorando tutto questo, ho volato più in alto, cercando di più, volendo di più. Ho smesso di elemosinare attenzioni, parole, carezze. Ho smesso di attendere telefonate, di farne col timore di non essere "gradita". Ho smesso di avere la paura di svegliarmi e sentire parole opposte a quelle della sera precendete. Perchè chi non esiste, non ha pensieri stabili. E' solo aria. Ora so esattamente chi è. So che mentre si vedeva con me, certamente, frequentava altre persone. Non potrebbe che essere così. E' così. E mi va bene, mi sta bene. Perchè se si permette ad un essere inconsistente la tortura.. allora.. è sciocco. Sono stata una cretina. Tutti quei discorsi, sulla completezza, la perfezione, l'altra parte della mela. Tutti quei discorsi su come avrei fatto senza lui. Su quando e se avrei potuto trovare uno come lui. Ad oggi, per fortuna che uno come lui non l'ho trovato. Ringrazio il cielo. Falso, meschino. Mi ha guardata negli occhi non so quante volte senza mai dirmi la verità. Continuavo a scherzare sulla sua laurea a Roma Tre. Lui non ha mai ceduto. Non mi ha mai detto "è stata una bugia iniziale". Già, ma lui non esiste. Non poteva dirmelo. Oggi è solo un brutto incubo. E' lontano. Guardo tutto da lontano.
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Post n°283 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da nanerottola1985
Aspetto UN UOMO.. un uomo che sia esattamente così... "Ci vuole anche del tempo ma lo scopo è conoscersi dentro...."
In questo momento non mi va di scrivere molto. Sono tornata a casa alle 4 del mattino, alle otto ero già in piedi... E' una vita che non ha tempo e che non lascia tempo... A volte penso che sia meglio non poter pensare.. perchè così mi sento molto meno vuota... E se penso... Umberto arriva nei pensieri!
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Post n°282 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da nanerottola1985
Scrivo tra una foglia d'insalata, un occhio al cellulare e un po' di sano casino intorno (libri, fogli, appunti.. regali di Natale, macchina fotografica... orecchini tolti perchè pesano...)... Questa settimana, incasinata, viva.. mi ha strappata via a questo blog.. a questa parte di me che, ammetto, mi piace tanto. Perchè qui sono io, senza filtri, senza falsi alibi, nè maschere! Ieri sera una fantastica cena al ristorante spagnolo.. con Giova che ha seguito ogni mio consiglio sapendo quanto ormai la Spagna mi sia familiare... Tapas, Paella.. e per il dolce non cera più spazio... ma non avrei mai preso la crema catalana. Non ci posso fare niente.. non mi piace!!!!! Finalmente ci siamo organizzati per Capodanno. Partiremo alla volta del mare.. 4 giorni a tutto sballo.. quattro giorni a vivere insieme tutti quanti, con i letti da decidere, la spesa da fare... le serate da godere... "c'è chi ha scelto un uomo sbagliato.. e lo ha scelto per tutta la vita... C'è chi ha scritto bestemmie sul cuore... il totale non cambia anche se fa star male... però non piangerai... I DURI HANNO DUE CUORIIII ... " E mentre la mia vita corre veloce, faccio il topo di biblioteca per tutto il pomeriggio a cercare tra i libri di finanza aziendale... e scopro un mondo che mi piace e mi entusiasma.. Arrivo a casa e bevo l'ennesimo caffè e riparto la mia corsa... Domani ancora un'altra sveglia presto... il condominio da pagare, il lavoro da completare, la lezione delle 14, il pomeriggio in biblio e la serata a ballare... E non ci si annoia mai.. Stasera invece passerà a salutarmi Topolino. Domani parte per qualche giorno.. Ogni momento libero è un pensiero che va ad Umberto.. sempre... Non chiamarlo non significa non aver voglia di sentirlo.. E' solo razionalità. E' solo rassegnazione.. e voglia di libertà. Spero almeno che questo lui possa capirlo.. |
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10/09/08 Voglio dirti questo: Se ti capitasse mai di leggere queste parole pensa solo che sono mie parole, anche quelle che fanno male. Non soffermarti. Vai avanti. Ogni scelta, anche la più sofferta, è stata quella giusta. Non ci si può voltare indietro proprio ora. Sarebbe bello poterlo fare, ma non si può. Qui parlo della mia vita, questo è una sorta di "sfogatoio".. a volte scrivo con ironia, ma più spesso lo faccio quando qualche brutto pensiero mi passa per la testa, poi però il sorriso torna. Questo è il mio mondo parallelo. Qui trovi un'altra me. Quella che lascio fuori dalla vita reale. Se ti capitasse di arrivare qui, non permettere a nessuna pagina di farti star male. Non è quello che voglio, non è quello che ho mai voluto
EPPURE MI HAI CAMBIATO LA VITA
ma tu.. allora cosa vorresti trovare in un uomo?
Ma che ne so.. vorrei un uomo con cui star bene. Un uomo seduto al mio fianco quando sono al cinema o al ristorante o su un pullman. Vorrei incontrare una persona con la quale condividere delle prospettive. NOn voglio dire matrimonio, figli eccetera. Ma nemmeno uno di quegli uomini che si spaventano quando chiedi una cosa più ontana di due giorni. Una avolta, a giugno, ho chiesto a uno con cui stavo cosa avremmo fatto ad agosto in vacanza Si è agitato così tanto che per due giorni ha peso l'uso della parola e poi ha iniziato a dirmi che mi doveva parlare e che forse ad agosto gli avrebbe fatto piacere restare da solo. NOn cerco una famiglia, ma nemmeno una persona con cui non riesco a progettare una vacanza perchè gli vengono le ansie. MI SONO ROTTA DEGLI UOMINI BAMBINI. VORREI UNO CHE MI PIACE, E VORREI POTERGLIELO DIRE SENZA CHE SI SPAVENTI, SENZA CHE MI FACCIA SENTIRE CHE GLI STO TROPPO ADDOSSO. VORREI UN UOMO CHE CON LA STESSA SERENTIA' MI CERCHI QUANDO NON LO CERCO IO.
E poi soprattutto vorrei un UOMO CHE C'E'... io so cosa intendo anche se non riesco a spiegarlo. un uomo che c'è. E' uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. E' un modo di gurardarti in silenzio che significa per me tutto. Significa che c'è.
Fabio Volo
Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro?
Non lo sai eh?
E allora lascia perdere la matematica.
Inventa quello che non c’è.
Perché quello che c’è è di tutti.
Ma se riesci a trovare quello che non c’è, bè, allora hi qualcosa di solo tuo. E se qualcun altro vede quello che vedi tu, bè, allora hai trovato qualcuno che ti vive.
Non lasciarlo fuggire! Fermalo! Vivilo! Scrivilo!
Le storie sono come le persone.
Non sono fatte per stare sole.
Da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che vive una storia che si specchia nella tua.
Guardati intorno!
Quel qualcuno non è tanto lontano da te.
E’ l’altra metà del libro.
Non perdere tempo a scrivere le altre pagine.. Cercalo!
Il resto lo scriverete insieme.
Perché non c’è niente di più riuscito di due storie che si intrecciano.
Inviato da: nanerottola1985
il 12/12/2009 alle 23:42
Inviato da: iocheascoltoilvento
il 12/12/2009 alle 10:13
Inviato da: eleuterian
il 02/12/2009 alle 22:10
Inviato da: nanerottola1985
il 29/11/2009 alle 14:41
Inviato da: eleuterian
il 29/11/2009 alle 12:46