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Creato da: TomcatUSA il 15/08/2006
Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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And we are Back...

Post n°161 pubblicato il 29 Agosto 2009 da TomcatUSA
Foto di TomcatUSA

Durante il volo di rientro in Cina, mi sono sorpreso a pensare che forse avevo già detto tutto sulla Cina per cui mi domandavo cos’altro avrei potuto scrivere sul Blog… poi però sono atterrato ed è stato subito chiaro che il problema non sarebbe stato cosa scrivere ma piuttosto quando… Io non ho così tanto tempo per scrivere tutto quello che succede qui…

Il piano di rientro prevedeva arrivo ad Hong Kong e poi spostamento con ferry a Macao dove mia moglie e i miei figli dovevano richiedere un visto temporaneo di entrata in Cina da trasformare poi in un visto definitivo da residente una volta arrivati a ZhuHai. Ora, tu non lo puoi sapere caro lettore, ma solo in queste poche righe che a prima vista sembrerebbero del tutto innocue, si annida un numero così spropositato di insidie e catastrofi che al momento, come dicevo, non ho nemmeno tempo di parlartene… per cui per ora, visto che sono in pausa pranzo, ti racconterò solo di un bagaglio smarrito e di un paio di colloqui surreali che questo fatto ha generato e che mi ha aiutato a riprendere contatto con la Cina…

Dall’aeroporto di Hong Kong c’è un comodissimo servizio di ferry che porta direttamente a diverse città della Cina dislocate sulla costa tra cui ZhuHai.  Per cui, una volta sbarcati dall’aereo, ci si dirige verso un apposito banco di transito dove, oltre a comprare il biglietto, si consegnano anche le ricevute dei bagagli i quali vengono presi dall’aereo e caricati direttamente sul ferry con te… Questo ovviamente se i bagagli sono effettivamente sull’aereo che hai appena lasciato.
Dopo aver espletato tutte le formalità al banco del check-in, io e la mia famiglia ci dirigiamo all’imbarco del Ferry e aspettiamo un paio d’ore la partenza del ferry successivo. Ad un certo punto ci chiedono di metterci in fila per salire a bordo e così facciamo.  Una volta che siamo tutti in fila, vedo uno strano personaggio che con un foglio di carta in mano chiede sottovoce qualcosa ai passeggeri… arrivati a noi però ci salta completamente e procede a fare domande alle persone dietro di noi. Assieme a lui c’è un altro personaggio piuttosto equivoco con gli occhi palesemente truccati e i capelli un po’ lunghi che continua ad accarezzarsi e a portarsi indietro con la mano in maniera volutamente plateale e ammiccante. Entrambi parlano sottovoce a tutti tranne che a noi…
KLLLLUUUUMMMM, KKKKKKLLLLLLLUUUUUUUMMMMM
»
-«Eh??? Che dice questo?? E perché non parli con noi???»
KLLLLUUUUMMMM, KKKKKKLLLLLLLUUUUUUUMMMMM»
-«Come?? Scusa, cosa stai chiedendo??»
-«Sorry Sir, are you  a KKKLLLUUUUMMMM»
-«No… o meglio non so… spero di no… cosè un KKKKLLLLUUUUMMMM??»
-«Did you come here with KKKKLLLUUUUMMM??»
-«No… sono qui con mia moglie e i miei figli… eccoli qui…»
-«Yes but which flight?? KKKKLLLLUUUUMMM??»
-«No… arrivo da Amsterdam… con il volo KLM»
-«Let me see… uhm… yes it’s you… flight KKKLLLUUUMMM, come with me»
-«Cosa succede??»
-«One of your luggage is missing…»
-«Santo Cielo, che imprevisto…»
-«Which luggage is missing??»
-«---»
-«Sir, which bag is missing??»
-«Deve essere una domanda a trucco… sono io che dovrei chiedere a te che valigia manca…»
-«Exactely… which bag is missing??»
-«Non ne ho idea…  Io avevo quattro valige: una blu, una azzurra, una grigia e una nera… quale manca??»
Interviene il ragazzo truccato che con voce suadente e intrigante dice:
-«Pink Blue…
Pink Blue is missing…»
-«Pink Blue…  
che colore è Pink Blue??»
-«Pink Blue… your Pink Blue bag is missing…»
-«Ma non ho valige di quel colore… e che colore è poi?? forse quella blu vuoi dire… manca la valigia blu??»
-«No… no Blue… probably the red one…» sempre con sguardo complice
-«Ma che rossa!!! Non ho borse rosse…»
-«Pink Blue then…»
-«Vada per la pink blue allora… anche perche’ il ferry sta partendo ed è l’ultimo della giornata… Non posso mettermi a fare troppo il difficile…»
-«Very good… can you describe the missing bag for us??»
-«… Certamente… si tratta di una valigia di una bellissima tonalità Pink Blue… in molti me la invidiano per il caratteristico colore…»
-«What about the weight??»
-«Il Peso?? Non saprei… non so nemmeno di che valigia stiamo parlando…»
-«Which brand??»
-«La marca?? Qui è facile… se questa valigia pink blue è mia è sicuramente Samsonite…»
-«What do you have inside the missing bag??»
-«Cosa ho dentro la valigia?? Non saprei… dipende da che valigia avete perso…»
-«The Pink Blue one…»
-«Ah… la valigia pink blue… non so… non ricordo… Nella valigia Pink Blue mettiamo sempre le cose senza guardare così poi quando arriviamo è sempre una sorpresa… potrebbe esserci di tutto in quella valigia…»
-«I understand…»
-«Davvero… bene… sentite… sarei un po’ preoccupato per il ferry che sta partendo…»
-«Oh yes… the Ferry… you better hurry up… we will send the missing pink blue bag at home ASAP…»
-«Molto bene… non so bene a che casa vi state riferendo ma speriamo bene… arrivederci…»

Purtroppo però dopo due giorni la valigia Pink Blue (che in realtà era semplicemente una valigia blu scuro) non appare e nessuno ne sa niente. Il problema è che nella valigia c’erano (in realtà al momento ci sono ancora… spero…) tutti i vestiti dei bambini per cui decido di chiamare la compagnia aerea per avere notizie e per sapere se potevamo avere un rimborso per i vestiti che avevamo dovuto comprare nel frattempo…

-«Pronto, buon giorno… senta io cercavo la mia valigia che è stata persa due giorni fa… ha mica qualche notizia??»
-«Si… sembra che la sua valigia sia da qualche parte a Roma Fiumicino… insieme a molte altre a dire il vero…»
-«Eh… lo so… ho sentito che anche il sindaco si è lamentato qualche giorno fa…»
-«Abbiamo mandato già quattro messaggi affinchè la inviino ad Hong Kong ma nessuno finora si è nemmeno degnato di darci una risposta»
-«Davvero??? Sarà che si sarà rotto il collegamento della posta elettronica…»
-«Mah… purtroppo più che chiedere ripetutamente di inviare la valigia non possiamo fare…»

Nota a margine: ad oggi, nonostante innumerevoli richieste e dopo sette giorni che la mia valigia sembra essere ancora a Roma Fiumicino, nessuno ha ancora risposto alle richieste inoltrate da Hong Kong e la mia valigia giace tristemente in qualche deposito dell’aeroporto della capitale. L’unica spiegazione che mi sono riuscito a dare è che il messaggio da Hong Kong sia arrivato in Cinese tradizionale creando evidenti problemi di interpretazione…

-«Capisco… senta… io nel frattempo sono qui senza vestiti per i bambini…»
-«Lei è qui ad Hong Kong??»
-«No, sono a Macao… e domani vado a ZhuHai»
-«E perché??»
-«Mah… non che siano affari suoi ma io vivo lì… a ZhuHai…»
-«Per cui lei a ZhuHai ha i vestiti…»
-«Come scusi??»
-«Dicevo che se lei abita a ZhuHai avrà i vestiti per i bambini lì…»
-«Veramente no…»
-«Come no?? Dove abita lei??»
-«E’ un po’ complicato… Io abitavo in Italia…»
-«Quindi deve chiedere all’ufficio Italiano un eventuale rimborso…»
-«No aspetti… io risiedo in Cina adesso…»
-«Per cui lei vuole dirmi che lei risiede in Cina e non ha i suoi vestiti lì»
-«No… mi sto trasferendo adesso… anzi ad essere precisi mia moglie e i bambini si stanno trasferendo adesso in Cina…»
-«Senza vestiti???»
-«Ma mi sta prendendo in giro?? I vestiti erano nella valigia che avete perso… e gli altri sono nel container»
-«E il container dov’è??»
-«Ad Hong Kong e deve essere sdoganato… ma che le interessa a lei dov’è il mio container??»
-«Giusto per capire meglio la situazione… come mai è andato a Macao invece di abdare direttamente a ZhuHai a sdoganare il container??»
-«Per i Visti… ma mi scusi è normale questa procedura di interrogatorio??»
-«E’ che devo capire la situazione… lei non sa bene dove vive… vuole un rimborso e millanta di non avere vestiti per i bambini… capirà che è un po’ difficile da credere…»
-«Ma sta scherzando??»
-«Ricapitoliamo: Lei era ad Hong Kong e poi è andato a Macao invece di andare a ZhuHai dove per altro vive senza vestiti che sono nella valigia che avrebbe perso…»
-«Come “avrei” perso???»
-«Guardi, è meglio che lei compili un modulo…»
-«Lo sa signorina?? Lei è estremamente fortunata…»
-«Perché??»
-«Perché se al posto mio stesse parlando con mia moglie lei starebbe passando un brutto quarto d’ora in questo momento… comunque compilerò il modulo… e vediamo che succede…»
-«La ringrazio di aver chiamato… arrivederci»
-«---»

Al momento la mia valigia è ancora a Fiumicino… li nessuno risponde… il modulo l’ho inviato ma mi è tornato indietro già due volte dicendo che le informazioni che ho inserito non sono corrette senza specificare dove le informazioni non sarebbero corrette… Ai bambini abbiamo messo addosso un sacco di iuta ma fortunatamente per la scuola avranno delle divise messe a disposizione dalla scuola stessa…
Qualcuno in ufficio oggi mi diceva che c’è un detto cinese che dice più o meno così:«Perché le cose siano fatte bene ci vuole il giusto tempo»… Ho chiesto quanto fosse il “giusto tempo” ma mi è stato risposto che nessuno lo sa… è questo il bello…

 
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