Area personale- Login
IntervistaL'opera letteraria..."Sig.ra Tomcat- La Tigre del Guatemala" Fan Club
Presidente: TomcatUSA Membri: 001: Donatella da Suzhou Per diventare membro dell'esclusivo Fan Club MenuI miei Blog AmiciI miei link preferitiCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 58 Ultimi commentiWhere???Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
|
Post n°157 pubblicato il 19 Luglio 2009 da TomcatUSA
Una delle prime cose che si impara quando si incomincia ad avere a che fare con la Cina è che ci sono buone probabilità che il tuo interlocutore cinese ti stia mentendo o che comunque stia cercando di approffittare delle circostanze a suo vantaggio e ovviamente a tuo scapito. Per cui ogni informazione che ricevi o ogni interazione che hai qui deve essere sempre verificata e controllata attentamente più volte tanto che alla fine in qualsiasi situazione, anche la più semplice, sei portato a fare astrusi esercizi mentali per identificare in che modo la persona che hai davanti in quel momento potrebbe avere deciso di fregarti a prescindere. In tal senso mi sono spesso chiesto perché debba essere così… Perché qui in Cina non ci si può fidare di nessuno?? Perché ogni situazione è potenzialmente “pericolosa” nel senso che qualcuno potrebbe aver già intravisto la possibilità di trarne giovamento al di fuori degli accordi magari scritti che si sono presi?? Perché (ovviamente generalizzando) un’intera nazione di più di un miliardo di individui sembra non abbia nessuna remora ad agire in maniera fraudolenta nei tuoi confronti?? Non che noi occidentali siamo tutti degli stinchi di Santi… per carità… ma qui l’approffittare del prossimo è un’attività molto più consolidata e quasi scientifica… e soprattutto sembrerebbe che non porti a sensi di colpa o sentimenti di vergogna… Anzi… Se potevi fregare qualcuno e non l’hai fatto in generale risulti essere un povero sciocco… Devi sapere, caro lettore, che per una serie di circostanze piuttosto complesse da spiegare, al momento sto avendo a che fare con un numero considerevole di cause in tribunale. Per lo più si tratta di cause civili relative a clienti che non pagano, gente che millanta di avanzare delle commissioni non pagate, un ex impiegato che si lamenta perché dopo un mese che non si è presentato al lavoro senza nessuna giustificazione è stato licenziato… cose così… giusto per tenermi occupato e fare in modo che la giornata passi in fretta. Alcune delle cause che ho in piedi sono anche in qualche modo curiose: ad esempio uno sconosciuto signore che dice di essere stato un nostro dipendente anni fa ma che nessuno ricorda e di cui anche nei nostri archivi non si ha traccia, ha richiesto un risarcimento in denaro in quanto nel 2007 (???) sarebbe salito sul tetto della fabbrica ad eseguire dei lavori e da li sarebbe caduto facendosi male ad un piede. Nel dettaglio del risarcimento, oltre alle spese mediche, spese di degenza, supposta invalidità temporanea ecc., c’è anche una voce che richiama ad una “traffic violation” ovvero una multa per infrazione del codice della strada che francamente faccio fatica a spiegarmi. L’unica possibilità è che durante la caduta, la velocità raggiunta dall’uomo prima dell’impatto con il terreno superasse la velocità massima consentita in caso di caduta libera da tetti o tettoie in ambiente industriale, limite che per altro credevo fosse universalmente regolato dalle leggi di Newton… Di questo ho comunque già parlato con l’avvocato e fintanto che qualcuno non porterà come prova una foto di un Autovelox in cui sia chiaramente riconoscibile il sedicente impiegato che cade dal tetto superando i limiti previsti, non dovrebbero esserci problemi ad evitare almeno il pagamento della multa per eccesso di velocità. Ed è stato in quel momento che ho incominciato a riflettere… In effetti il fatto di non avere una religione di fatto toglie diversi freni inibitori relativi a come ci si comporta, a come si considera ciò che è bene e ciò che è male. A noi fin da piccoli ci viene ricordato: “Settimo: Non Rubare”. Qui no. Questo non vuol dire che in Cina non sappiano che rubare non va bene ma una cosa è se a dirtelo è Dio in persona, un’altra è se te lo dice un altro uomo come te… che per quanto ne sappiamo potrebbe anche sbagliarsi… e comunque con un altro uomo puoi sempre metterti d’accordo… trovare una soluzione, negoziare a cena con dell’ottimo BaiJou… E adesso scusatemi ma vado a dir Messa nella hall dell’albergo…
Rispondi al commento:
|
|
||||||||
|
Inviato da: Davide
il 04/06/2023 alle 19:19
Inviato da: Jhones
il 08/08/2022 alle 19:57
Inviato da: Bizhub 363 Driver
il 28/07/2022 alle 16:54
Inviato da: reya
il 04/07/2022 alle 16:42
Inviato da: lop
il 04/07/2022 alle 16:41