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Post n°191 pubblicato il 19 Luglio 2010 da TomcatUSA
Ricollegandomi al post precedente, qualche giorno fa mi trovavo ad una cena di lavoro quando ad un certo punto il telefono del mio sales manager inizia a squillare. Il sales manager risponde ma da quello che capisco, dopo i saluti iniziali di circostanza, le sue risposte si fanno piuttosto evasive farcite da molti «Non so, non ricordo» ecc. L’altro commensale cinese che era al nostro tavolo, intuendo il tipo di conversazione che stava avvenendo al telefono, incomincia a scuotere la testa e a suggerire di riattaccare immediatamente con palesi segni di disapprovazione… Dopo buoni cinque minuti, il sales manager finalmente chiude il telefono e io colgo immediatamente l’occasione per chiedere che cosa fosse successo elui risponde dicendo che era solo qualcuno che aveva sbagliato numero… A quel punto sorrido e racconto alla tavolata che anche a me succede piuttosto spesso che qualcuno mi chiami avendo sbagliato numero e soprattutto sottolineo il fatto curioso che, nonostante io parli in italiano, la conversazione può andare incredibilmente avanti diversi minuti senza che il mio interlocutore si renda conta che io non posso essere la persona che voleva chiamare… Dopo qualche risata generale a sottolineare l’assurdità di quello che avevo raccontato e dopo un paio di Kambei propiziatori, faccio però notare che anche la telefonata che si era appena conclusa era proseguita per diversi minuti prima di concludersi nonostante entrambe le persone parlavano cinese e di questo chiedo spiegazione al sales manager il quale mi spiega una cosa piuttosto interessante… In molti casi in Cina si ricevono chiamate da persone sconosciute le quali come prima cosa ti chiedono: «Indovina chi sono??». Chi riceve la chiamata, preso in contropiede, cerca di riconoscere la persona che ha chiamato e alla fine, per non fare brutta figura, si butta dicendo ad esempio: «… Sei mio cugino Wang??». Dall’altra parte la persona conferma: -«Esattamente… sono proprio tuo cugino Wang!!!». Ora, per quanto incredibile possa sembrare questa mia ricostruzione, sembrerebbe che la percentuale di riuscita di questa simpatica truffa sia piuttosto alta… La variante alla chiamata vera e propria sembra essere un text message in cui viene scritto più o meno così: -«Ciao, mi sono dimenticato di dirti che il mio numero di conto è cambiato per cui il pagamento che mi stai facendo fallo cortesemente su questo conto: 123456. Saluti.» Anche in questo caso, a quanto mi dicono, siccome il messaggio viene mandato contemporaneamente a una quantità piuttosto elevata di numeri di telefono a caso, la possibilità che il messaggio arrivi a qualcuno che deve effettivamente fare un pagamento c’è e non è proprio bassissima… e di conseguenza sembra non sia raro avere persone che eseguono diligentemente le istruzioni ricevute via SMS trasferendo denaro sul conto di un emerito sconosciuto che ovviamente, appena ricevuto il denaro, scompare nel nulla… Eh questi cinesi… ne sanno veramente una più del diavolo… meno male che io non parlo Cinese… e che non ho un cugino di nome Wang…
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