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Post n°848 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da ilpasquino.controinf
Manca poco al settantenario della Repubblica Italiana, ce l’ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine d’anno, ma ieri pare, ogni giorno di più, come oggi, in un eterno revival di frasi già dette e ridette.
C’è chi ha scelto la scrivania e chi la poltrona, ma nessuno ha mai dimenticato l’ emergenza lavoro, che ha costretto milioni di nostri concittadini ad emigrare in ogni epoca, il problema mezzogiorno, coetaneo della nostra Repubblica, così come quello dell’evasione e della corruzione, eterni pilastri di un sistema politico che vive proprio grazie a questi.
Certo è commovente che il Capo dello Stato abbia a cuore questi problemi mai risolti. Ci vuole una figura istituzionale che ad ogni fine anno ci venga a dire che non è stato fatto nulla e che i problemi che avevamo decenni fa sono tutti lì, prima in bianco e nero, oggi, però, almeno a colori.
Molti di essi, vedi il lavoro, vedi il sud, vedi i diritti dei disabili e degli anziani, vedi la scuola, sono seriamente ingigantiti. Chi trova lavoro oggi perde ogni diritto di cittadino e di lavoratore e, al 99,9%, anche la pensione; chi vive al Sud emigrava prima ed emigra anche ora; chi evadeva e chi corrompeva, come chi veniva corrotto, ora lo fa molto più di prima, alla faccia di quei fessi che rispettano leggi che valgono solo per chi non ha “protezioni” politiche, mafiose, bancarie, istituzionali, etc.; gli anziani ed i disabili rimangono gli eterni dimenticati dalle leggi dei nostri vari governi e non fa più neanche scandalo la negazione dell’ istruzione né la povertà, né l’assenza di una sanità ormai allo sfascio.
Il discorsetto di fine d’anno, a reti unificate, sobrio e spesso pronunciato a bassa voce, in tono familiare, sembra la “porta santa” di quella politica responsabile dei furti e delle diseguaglianze inaccettabili di questo paese, una specie di “espiazione” di ogni peccato.
Chi ogni fine d’anno si presenta sui nostri schermi però non è inviato dal cielo, non è un extraterrestre, ma uno dei tanti tasselli di quel potere che ci ruba il futuro; è responsabile, allo stesso modo di chi è al governo e di chi è all’opposizione, dei guasti e dei drammi dello stivale, della corruzione e dell’evasione, della distruzione e dell’avvelenamento del nostro territorio (il predecessore aveva taciuto sull’avvelenamento della Campania, l’attuale, in Corte Costituzionale, ha approvato la legge Fornero sulle pensioni).
Quel sospiro che viene dal passato fa parte piena della scenografia, la trama è sempre e solo la stessa, monotona, a volte tediosa, rigurgito di quel vecchio che non riesce neanche a rinnovarsi, ma che, incredibilmente, ancora fa presa su troppi di noi.
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ho letto molto volentieri questo articolo.Ciao da Artecreo Inviato da: sexydamilleeunanotte il 13/09/2016 alle 12:49 Inviato da: ilpasquino.controinf il 21/04/2016 alle 15:19 Inviato da: elektraforliving1963 il 20/04/2016 alle 15:57 Inviato da: elektraforliving1963 il 20/04/2016 alle 15:56 Inviato da: dimariamonicaa il 08/04/2016 alle 20:19 Chi può scrivere sul blog
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