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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Febbraio 2015

 

Abolire Equitalia

Post n°678 pubblicato il 21 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
Foto di ilpasquino.controinf

Tocca vari comuni della Regione il “Campania tour” organizzato dal Movimento 5 stelle per presentare ai cittadini la proposta di abolizione di Equitalia, fermata in parlamento da quel PD ora troppo impegnato a cancellare, trionfante, i diritti dei lavoratori.

Ad una pressione fiscale, quella sì senza pari al mondo, si aggiunge l’usura di quel carrozzone dove consulenze milionarie ed incapacità diffuse regnano sovrane, scaricando i loro costi su quei cittadini che si vedono recapitare cartelle esattoriali che dimostrano l’inumanità di un istituto creato non certo per recuperare quanto lo Stato perde dall’evasione, ma per rendere il fisco un vero e proprio mostro contro il quale combattere.

Del resto gli accadimenti, non solo ultimi, dimostrano l’inutilità e l’inadeguatezza di Equitalia. Cartelle pazze che colpiscono, guarda caso, le persone meno colpevoli di quell’evasione endemica, ancora vincitrice nei confronti di un apparato pronto a raccogliere mazzette pur di “aiutare l’amico”, veri e propri soprusi denunciati non solo dalle associazioni, ma dai vari cittadini colpiti da interessi da usura praticati contro chi non ha potuto pagare per le difficoltà economiche che tutti viviamo, o che ha pagato commettendo qualche errore.

I casi di cronaca dimostrano infatti che i veri evasori, per migliaia di euro, alla fine se la cavano o con i soliti condoni della classe politica, fatti ad hoc ed al tempo giusto dai loro amici o con la corruzione di alcuni funzionari o omettendo di denunciare gli importi ricevuti a nero dalle feste dell’Unità del PD (vicenda Gino Paoli).

Sugli oltre 620 miliardi da recuperare ne sono stati riscossi meno di un decimo e tutti a carico di quelle piccole o medie imprese in difficoltà o di quelle famiglie colpite dalla disoccupazione dilagante e dal disastro economico della propria famiglia.

Un vero e proprio attacco, come sempre, alle fasce più deboli, sia imprenditoriali che popolari, in un solco che contraddistingue tutti i governi di centrodestra e centrosinistra che si sono avvicendati, con il voto popolare o con il diretto imprimatur, anticostituzionale ed antidemocratico, imposto dal sig. Napolitano, oggi finalmente solo senatore a vita.

L’eliminazione di Equitalia, proposta dal 5 stelle, non prevede il licenziamento di chi, attualmente, svolge le proprie funzioni in quegli uffici, ma il trasloco presso l’agenzia delle entrate per rafforzarne gli organi di controllo di quell’evasione che rimane il mistero mai risolto, e mai affrontato, del disastro di bilancio italiano, al pari della corruzione dei partiti, che comunque si alleggerirebbe di quei costi inutili dei dirigenti pluri-poltronati che la casta piazza in ogni dove a spese nostre.

Inutile continuare a credere o a sperare che in quell’emiciclo possa passare una legge così.

 
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Sistema di povertà

Post n°677 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

I dati reali sconfessano, ogni giorno, le previsioni ottimistiche, e soltanto strumentali, degli apparati politici italici ed europei.

La crescita, di cui si parla da anni, rimane sistematicamente al palo, mentre avanza, senza soluzione di continuità, la povertà, che ora interessa, al livello più devastante, il 12% circa dei cittadini italiani, quindi oltre i 7milioni di individui.

Ma per nessun governo, a cominciare da quello non eletto dello stivale, sembra avere la minima intenzione di affrontare sul serio un’emergenza che dimostra, nei fatti, la raccapricciante idea del sistema. Un mondo fatto di poveri, costretti a lavorare per pochi spiccioli e per un determinato numero di anni, che si alternano a ricoprire il ruolo di “disperato”, a farsi la guerra l’un l’altro per quel tozzo di pane che, chi non paga le tasse e porta i suoi capitali all’estero, magnanimamente ogni tanto provvede a distribuire, il tutto diretto da una classe politica serva di interessi nemici della democrazia e di ogni Costituzione.

Esempio palese ne è la Grecia, il cui governo si è impegnato, con i fatti, e non con le slide, a ridare fiato a quella parte di popolazione che fa la fila alle mense per i poveri, che vive per strada o in case senza più né riscaldamento né luce.

A questo governo i “notabili” della troika, vera prostituta degli interessi finanziari mondiali, consegna l’aut aut per un ritorno al massacro dei cittadini, mentre non profferisce verbo sulla corruzione endemica di stati come l’Italia, del furto che i cittadini del continente hanno dovuto subire per anni, di contro mentendo, scaricando le colpe proprio sui popoli che, secondo i ladri del presente e del futuro, avrebbero vissuto al di sopra delle loro possibilità…ed ora solo loro, i più deboli, i malati, gli anziani, i poveri, i disabili, i senza lavoro, debbono pagare !

120milioni di poveri sembrano non bastare ai vari Lagarde, Merkel, Renzi, Draghi, al nazista Schauble e a quei manichini in giacca e cravatta che dissertano di conti, sulla morte di migliaia di persone.

Obiettivo è renderci schiavi della nostra incapacità a reagire, ad immaginare un mondo che non sia servo delle multinazionali finanziarie, dei giochetti dei vertici bancari, di politici incapaci anche a far di conti, di un progetto per il mondo intero nel quale divenga normale l’ abbandono dei più poveri, l’ impoverimento di intere zone e stati, l’avvelenamento delle acque, delle terre e dell’aria.

Un sistema di povertà morale, culturale…un sistema di morte, che solo morte continuerà a distribuire.

 
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Calcinacci di scuola pubblica

Post n°676 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

L’Isis, la Russia e l’Ucraina, la fiera resistenza del popolo greco contro i ricatti del Fondo Monetario internazionale, del sig. Draghi e della sua BCE, della Germania dei nazisti in sedia a rotelle, lasciano che il nostro paese continui nel suo degrado morale e materiale senza che quasi nessuno più se ne accorga.

Nessun dubbio che l’attenzione sia attratta da ciò che sconvolge gli attuali equilibri, equilibri basati sulla sopraffazione, sull’impoverimento di interi continenti, sul delitto concertato delle democrazie occidentali e dei diritti e delle libertà dei popoli, sull’olocausto del popolo palestinese e della vita di quelle genti che hanno avuto la “sfortuna” di nascere in Iraq, in Afghanistan, come in Nigeria o nelle zone più abbandonate e depredate dell’Africa e che tutto questo sia materialmente visibile quotidianamente in quei visi di cui, il nostro nuovo Presidente della Repubblica, ci ha accennato all’avvio del suo settennato.

Equilibri ai quali sembriamo assuefatti passando affianco a quei visi che, a volte, guardiamo anche con fastidio, senza riconoscerci.

Non ci riconosciamo più in quei valori fondanti, in quelle idee di libertà e democrazia che hanno fatto le basi della crescita del nostro paese, ce ne siamo totalmente dimenticati aggrappandoci, ogni giorno, al nostro problema contingente, dimenticando che non c’è nulla di “personale” nella disoccupazione o nella povertà, nei suicidi che hanno distrutto mille famiglie, nei fallimenti e nelle disgrazie della malasanità.

Il nostro Renzi, nei primi giorni da premier, a ridosso delle elezioni europee, si è fatto più volte filmare con le scolaresche di istituti fatiscenti in cori, di stile fascista, che preannunciavano la presa per i fondelli. “Dalla scuola ripartiremo” , è stato il suo slogan preelettorale, con l’aggiunta di stanziamenti di fondi e messa in sicurezza di quelle realtà scolastiche nelle quali calcinacci e pericoli veri e propri di stabilità degli edifici, mettevano a rischio la vita dei nostri figli.

Poi premi per i docenti più capaci, inglese, computer, etc… etc… in quel delirio di onnipotenza, e di panzane, che lo accompagna da quando una parte del nostro paese crede che costui sia una persona seria.

I mesi son passati, come son passati per quei disabili che ancora attendono che siano riconosciuti i loro diritti, che, al contrario, gli vengono sottratti a goccia a goccia, e per le scuole italiane non è stato fatto un bel fico secco…anzi, notizia odierna, del 18 Febbraio 2015, a Pescara, in una scuola pubblica, calcinacci cadono sulla testa degli alunni, due feriti, per fortuna non in gravi condizioni, scuola evacuata.

Una notizia non nuova, forse poco pubblicizzata e poco rimarcata dalla disinformazione italica, ma che segue le miriadi di segnalazioni che arrivano da tutto il paese: “caldaia che scoppia in una scuola pubblica del Chietino”; “calcinacci cadono al Dettori (scuola che frequentò Gramsci) in Sardegna”; “crolla soffitto a Cagliari…poteva essere una strage”; “Crolla solaio asilo a Fiumicino”.

Un crollo non solo delle strutture scolastiche, ma di tutti quei valori della nostra democrazia e della nostra cultura finiti nelle mani di una casta, e di un partito, il PD, che ne sta cancellando idee ed ideali, in un cammino parallelo a quel degrado morale e materiale che rappresenta, al meglio, le classi dirigenti di un’ Europa nemica dei popoli e delle loro libertà ed ora pronta alla guerra, a quella guerra dalla quale trarranno profitto.

 
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Sanitaly

Post n°675 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Di taglio in taglio la sanità italiana è ridotta in macerie, macerie sulle quali lucrano le aziende private e sulle quali continuano a pesare le scelte politiche e le “raccomandazioni” che hanno creato un vero mostro, incapace di gestire anche le più semplici patologie.

Nella legge di stabilità il governo della “svolta buona” prevede ulteriori diminuzioni dell’impegno statale per la salute dei cittadini, ulteriori dimezzamenti di personale e posti letto...non sembrano toccare, ai “so tutto io”, le ultime vicende che parlano di una situazione ormai allo sbando, con reparti sottodimensionati, ospedali pubblici fatiscenti, mancanza degli attrezzi essenziali, impreparazione diffusa figlia di quel “sistema” di avanzamenti di carriera e di assegnazione di posti che fa dell’Italia l’unico paese al mondo dove non conta la tua cultura nel campo, ma quante telefonate arrivano per la tua assunzione/promozione.

Tre casi tragici in pochi giorni, tre bambini ai quali lo Stato, e la sua sanità, non ha dato la giusta e dovuta assistenza, nei quali l’incompetenza l’ha fatta da padrona, nei quali i “tagli” mostrano il vero volto di un governo che ha, del tutto, abbandonato la strada della Costituzione e della democrazia, per il quale i bilanci vengono prima della vita dei propri cittadini.

Oggi Sicilia e Campania, ma in tutto lo stivale si sente il peso enorme di scelte che vanno in un unico senso, che prediligono la salvaguardia delle ruberie e delle prebende al miglioramento dei servizi, ad una più equa distribuzione, ad una maggiore attenzione al funzionamento di quei servizi essenziali, vitali, per i quali paghiamo una montagna di tasse.

Di certo ai “politici” del nostro paese cose simili non accadono, né a loro né alle loro famiglie. Interi reparti ospedalieri vengono dedicati a chi, dall’alto della sua “funzione” pubblica, sfrutta il proprio potere per avere quel “trattamento di riguardo” che ne salvaguarda vita e salute…perché in Italia anche per la salvare la propria vita e la propria salute c’è bisogno della “raccomandazione”.

Non ci sono coscienze sulle quali pesano le morti di questi tre bambini, né quelle dei figli della Campania avvelenata, né quelle dei tanti ammalati, disabili, anziani, lasciati al loro destino perché senza un qualcuno che chiami per loro.

Vergogna e coscienza non fanno parte delle slide del sig. Renzi, dello “stile di vita” della signora Lorenzin, dei Boschi dell’Etruria, di un parlamento divenuto l’amplesso della corruzione, lo spettacolo dell’arroganza, la fine della Costituzione, di quei papponi indecenti che li votano e li difendono, al caldo delle loro consulenze ben pagate, dei loro posti di lavoro rubati, delle loro raccomandazioni.

Siamo due mondi contrapposti che non possono avere nulla in comune…disonestà, arroganza, incapacità, indifferenza, corruzione sono il frutto marcio di questo Stato…ed il marcio va soltanto gettato via.

 
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Pubblico sovrano

Post n°674 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Stop al televoto ! La nostra “libertà” si schiaccia con un dito, è un tasto di un cellulare o del telecomando, possiamo decidere…siamo noi i protagonisti !

Votiamo per tutto, per Sanremo, per X factor, per l’isola dei famosi, per il grande fratello, anche più volte, perché noi sappiamo scegliere, noi sappiamo chi deve vincere.

E’ la democrazia virtuale, il niente fatto spettacolo, il concime per l’azzeramento, dove decidi quale nulla, per te, per la tua vita, per quella dei tuoi cari, vinca sull’altro nulla in quel circo nel quale credi di essere protagonista.

Ti tolgono il telecomando di mano ed il cellulare quando c’è da decidere sul governo del tuo paese, sul destino di quella sanità pubblica e di quella scuola pubblica, alla quale hai affidato i tuoi malanni, i tuoi figli ed i tuoi soldi.

In quella vita reale, che non scorre per immagini sullo schermo del tuo televisore, che è al tuo tavolo, nel tuo pianerottolo, nel tuo quartiere, nella tua città, il telecomando devi buttarlo assieme al cellulare…non serve, non cambia canale, non fa vincere chi tu desideri e neanche chi merita.

Da popolo a pubblico sovrano, un dito sul tasto, lo sguardo sul display, mentre fuori scorre la tua vita che aspetta di capire se avrai una “direzione”…o solo una tastiera.

 
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