Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 4
 
Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Agosto 2015

 

Rossano

Post n°773 pubblicato il 13 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
Foto di ilpasquino.controinf

Si chiama Rossano e non Rossano calabro, la terra dove da circa trent’ anni vengo ogni estate.

Conosco ogni luogo, molte persone del posto, il lido, da poco completamente rifatto, e la tenacia, pacata, di questa gente a cui, lo Stato, un poco alla volta, ha tolto tutto…dal Tribunale all’Ospedale (ora solo Pronto soccorso), dal lavoro a quegli interventi necessari ad un territorio gestito male e controllato peggio, da tutte le varie amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni.

Quell’argine del fiume Citrea, che ieri ha ceduto in una sua ansa a pochi metri dall’abitato e da vari esercizi commerciali, da anni era crepato e tutti, dico tutti, lo sapevano.

La pioggia torrenziale, caduta in due ore d’inferno, ha ancora una volta, come capita in tutto il nostro stivale, colpito le persone innocenti, non i responsabili dei mancati interventi, ha cancellato vere e proprie storie di famiglie, una pizzeria nella quale da trent’anni andavo, la Bella Napoli, due lidi che erano punto di riferimento per i ragazzi del posto e per i turisti, ha riempito camping e case di fango, ha trascinato con se quei pochi giorni di vacanza e di guadagno, ha tolto il sorriso a quel Sud, piagnucolone per un premier senza decenza, che ora si rimbocca da solo le maniche ed affronta l’ennesimo schiaffo che governi e politica indegni hanno dato alla loro terra ed alle loro speranze.

Non ho avuto il coraggio di andare nella zona maggiormente colpita, benché sia a pochi chilometri, appena 3, perché non riesco a trattenere le lacrime vedendo i sacrifici di chi conosco distrutti in pochi minuti, non ce la faccio a fotografare il disastro, quella perdita di tutto che sembra così lontana da ognuno di noi sino a quando non ci colpisce direttamente.

Vorrei solo cercare di lasciarvi l’immagine di gente che non piange…no, signor Renzi, non piange, lavora, da subito, a ridare vita a ciò che l’ incapacità della politica ha cercato di uccidere.

Il fango ce lo stiamo spalando da soli, i danni alle case ce li stiamo aggiustando da soli, da soli ripartiamo…perché qui lo Stato non c’è mai stato, noi lo vediamo solo nelle cartelle esattoriali, nell’ Irpef e nell’ Imu, nella Tasi e nei vari balzelli mensili ed annuali in cui mostra il suo unico volto…quello di un ladro senza coraggio e senza spina dorsale, che ruba ciò che la gente si guadagna con il sudore della propria fronte…senza dare nulla in cambio, se non parole di disprezzo e stupide come quelle pronunciate da un premier che mai nessuno ha votato né eletto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Trasparenze licenziate

Post n°772 pubblicato il 10 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

O sindacato mio sindacato il pappar fa parte del tuo mandato?

Abbiamo anche oggi una notizia che innalza in cielo i nostri cuori e ci conferma che in Italia di pulito ed onesto non c’è veramente niente, il più “pulito” scippa le pensioni agli anziani fuori l’ufficio postale.

E’ un certo Fausto Scandola a scandalizzare chi ancora riteneva i sindacati confederali il baluardo delle maestranze e dei loro diritti. Nei fatti, i furbetti dei sindacatini, prima di andare in pensione, ritoccano all’insù i loro già congrui stipendi da funzionari nullafacenti, e si intascano così, a spese dei contribuenti, operai e lavoratori in primis, pensioni da nababbi…alla faccia dell’onestà e di quella trasparenza che tutti loro vanno in giro a richiedere a gran voce.

Cifre da capogiro, superiori a quelle della casta, che sfiorano i trecentomila euro l’anno e che vedono coinvolti i vertici dell’intera organizzazione Cisl, nella certezza che nelle due “confratelle” il discorso non sia assai diverso.

Difatti, qualche mese fa, un’ inchiesta delle “iene” svelò il “trucchetto” di questi sindacalisti da strapazzo, con aumenti di stipendio decisi, all’unanimità, prima del pensionamento, ed assunzioni, assai dubbie, di figli, mogli, parenti ed affini nelle varie strutture, inutili e costose, che reggono un sistema burocratico ormai utile solo ai loro funzionari e dirigenti, ma lontano, nei fatti, mille miglia dai reali problemi dei lavoratori e di chi il lavoro lo cerca.

Un altro enorme carrozzone di papponi, uno dei tanti carrozzoni italiani, dove basta salire per mangiare sulle spalle della gente, dove “rubare” è legale, e dove “denunciare” è illegale e ti porta al licenziamento immediato, come è accaduto al nostro “eroe” Fausto Scandola.

La stessa segretaria attuale della Cisl, come il suo predecessore, sono annotati nella lista dei papponi che Scandola ha rilevato ai giornali.

Bonanni, bontà sua, pochi mesi prima della sua messa in pensione si era aumentato il compenso, si riteneva, da solo, più meritevole; la segretaria attuale, tale Furlan, grazie all’approvazione di un nuovo regolamento, da parte del Comitato Esecutivo, presentato, guarda un po’, dalla segreteria generale dell’organizzazione, rivede l’aumento tabellare del suo stipendio aumentandolo, nei fatti, sino a sua rinuncia formale e materiale, dai 99mila euro attuali (dico 99mila euro…mica bruscolini !!!)…a 114mila…forse le mancavano i soldi per le sigarette !!!

In stile political renziano è proprio la stessa ad intervenire nei tg quotidiani ed a rivendicare quel percorso di trasparenza che il suo sindacato avrebbe intrapreso…il suo primo atto è il licenziamento di chi di quella trasparenza si era fatto portavoce !

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Razza umana

Post n°771 pubblicato il 09 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

La corsa al consenso del “belpaese” sembra giocarsi sulla vita dei disperati, degli uomini, delle donne e dei bambini che, su barconi flatulenti degli interessi dei mercanti di carne e di mercati di banche, rischiano sopravvivenza e senso di appartenenza per raggiungere la speranza.

Al solito Salvini si aggiunge, amico insperato, il Grillo ad orologeria, quel comico, assurto a leader del Movimento 5 stelle, che ad ogni balzo nei sondaggi usa il suo blog  per riportare, con i piedi per terra, quei giovani impegnati in tutt’ Italia a dimostrare che un paese, basato sull’onestà e sul cuore, sia possibile.

Il dramma immigrazione  è quello spartiacque, quella diga, quel muro, che differenzia chi ritiene che “altro” si identifichi con colore della pelle, confini, lingua, cultura…e chi è convinto che la diversità risieda nel modo di concepire la società ed il mondo, nel modo di pensarlo e di viverlo, e che si concretizzi in quel “solco” che divide chi sfrutta ed uccide con chi si ribella e lotta per vivere.

Una concezione riassunta e sottolineata da quelle due parole, in risposta all’ufficio immigrazione statunitense, che Albert Einstein diede : razza umana.

La difesa dei confini, della nazione, dei diritti degli indigeni, si scontra con quanto accade quotidianamente, con i soprusi pensati ed attuati da quelle “classi dirigenti” a proprio esclusivo utile, in spregio ad ogni carta, ad ogni legge, ad ogni Costituzione.

Soprusi che, guarda caso, uccidono immigrati ed italiani nei campi agricoli alla stessa maniera, ma non trattano cittadini e politici alla stessa maniera, che sfruttano i poveri, sia neri che bianchi, ed osannano i potenti, sia neri che bianchi.

Siamo invasi da oligarchi che ci rubano anche la casa duramente conquistata dai sacrifici dei nostri padri o da quelli che siamo stati capaci di mettere in atto, siamo invasi da corrotti e corruttori che rubano il pane ai poveri, con false “organizzazioni umanitarie”, che lucrano sulle malattie, sugli anziani, che rubano il futuro ai nostri figli occupando ogni posto di lavoro, distruggendo la nostra scuola pubblica, ma sembra che ciò che sia necessario alla nostra sopravvivenza sia quel posto di bracciante, pagato in nero pochi euro, quel campo nomadi, dove si vive in baracche vicino alla spazzatura, quello stabile fatiscente, dove vengono stipati centinaia di nostri fratelli.

Le uniche parole sensate vengono da Papa Francesco: “E’ un atto di guerra” respingere chi fugge da guerre e fame, e con quest’ atto di guerra, di una guerra mai dichiarata, i potenti e ricchi signori ci mettono uno contro l’altro sapendo, già da ora, che a perdere saremo solo noi…peccato che Grillo non sia stato capace di pensarlo e di dirlo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Braccia recise

Post n°770 pubblicato il 07 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Lavorare al caldo, sotto il sole, per pochi euro, per quel lavoro “rubato” agli italiani, o mantenuto da quegli italiani che altro non trovano, per dare una speranza ai propri figli ed alla propria famiglia, per vedersela portar via dal sole cocente del Sud Italia, dove nulla è diritto e dove tutto è sopruso.

Quella terra, unica risorsa di un meridione abbandonato e denigrato, tomba per chi presta le sue braccia a quel duro lavoro, senza averne indietro nulla, né un ringraziamento, né un encomio, né una parola di pietà, meno che meno un minuto di silenzio o una interrogazione parlamentare.

Paola, madre di tre figli, Mohamed, 47 anni sudanese lavorava senza neanche il contratto, 52 anni, tunisino  padre di quattro figli, sono le vittime del “caldo”, di un lavoro divenuto schiavitù, di quello spregio, che percola dalle aule parlamentari e dalle sedi dei partiti, verso chi lavora, verso chi si guadagna la propria vita anche a scapito della stessa, in quel Sud piagnucolone, dove morire è quella regola che non ti da neanche il tempo di piangere.

Tre braccianti a cui le braccia sono state recise da regole inesistenti, da un mercato del lavoro che permette ai padroni, si, signori cari, proprio ai padroni, che ancora esistono ed ancora uccidono, di fare quello che vogliono, di non rispettare alcuna regola, di infischiarsene delle leggi sulla sicurezza, nella certezza di avere un sistema politico e legale che li difende e li assolve nel nome di quel punto percentuale in più di occupazione che tanto serve, ai Renzi di turno, per “pacchiarsi” (farsi belli) davanti alle telecamere, raccontando di una crisi finita…che lascia le sue vittime sulla strada da questi individui segnata.

Nessun titolone, nessuno scandalo, le stesse “opposizioni” si occupano di altro…del resto sono morti due immigrati ed una povera mamma del Sud, quindi nessuna sorpresa, solo un “effetto collaterale” di quella ripresa che prevede, inevitabilmente, vittime tra i più deboli, tra quelli, forse, non degni di assistere alla “grande svolta” del paese Italia !

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Luca non era gay

Post n°769 pubblicato il 06 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Luca non è gay, ma si trova su un pullman assieme a bestie ed a tutta quella gente che fa dell’indifferenza la sua regola di vita.

Viene aggredito, assieme al suo amico, e massacrato. Il branco, per uno sguardo che mai c’è stato, ha scatenato quella rabbia repressa tipica dell’ignoranza, figlia di quella cultura omofoba che attraversa il paese, che trova i suoi alfieri nella destra politica italiana ed in cantautori, come Povia, che si fanno propaganda cantando bugie e bollando l’omosessualità come una malattia che superata… “ti fa stare con lei”.

Chi assiste, come l’autista, fa finta di non vedere, non chiama neanche i soccorsi, lascia che Luca quasi venga ucciso…forse perché anche lui pensa che sia gay…o forse perché ha paura, in entrambi i casi dimostra che la sua appartenenza al genere umano è più un danno che una ricchezza.

Non è la prima volta, e probabilmente non sarà neanche l’ultima, che quell’ omofobia, così “pacata” e “razionale” negli articoli dei quotidiani e sugli schermi televisivi, mostra la sua vera faccia, una faccia che non può essere altra per chi ritiene il “diverso” un pericolo, un problema da risolvere, un affronto, uno schiaffo alla propria ignoranza, per chi pensa che la libertà debba avere degli steccati, dei muri alzati da una concezione della stessa schiava dei pregiudizi e di un credo che non crede e che offende il credere.

Luca non era gay e continua a stare con lei, ma è ridotto in fin di vita perché il razzismo, l’omofobia, quella superiorità di genere, di razza che non esiste è solo violenza pura senza alcuna cultura né pensiero plausibile…è spazzatura, e la munnezza ha solo un pregio…si riconosce perché puzza !

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

hissafermaddacupidorispondehollywood.stoutlasseteocialoemail90_3eryjuniorluboposexydamilleeunanottemarino.agosticassetta2moto34sandrotesorochiaracomeilsole1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963