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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Maggio 2016

 

Contestazione al comizio del M5S a Napoli

Post n°931 pubblicato il 22 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Comizio del Movimento 5 Stelle a Napoli, in piazza Bellini.

Dopo Roberto Fico parla Alessandro Di Battista, e dopo pochi minuti dall’inizio del suo intervento parte una dura contestazione di alcuni attivisti e di una rappresentanza dei 36 espulsi dal Movimento.

https://www.youtube.com/watch?v=zhd-OoWhKpo

E’ dal giorno delle espulsioni, comminate per un motivo assai futile, quello di partecipare ad un gruppo che qualcuno riteneva segreto, che molti attivisti e gli stessi espulsi chiedono un confronto serio con il “Direttorio”, in particolare con Fico, che sembra essersi occupato personalmente della questione.

Non è stato dato alcun peso ed alcuna importanza alle battaglie che gente, come Vincenzo Russo, hanno portato, e portano ancora avanti, sul territorio, per la difesa dell’ambiente, battaglie costate, allo stesso, anche l’incendio del proprio camper.

“Avete abbandonato la terra dei fuochi”, urlano i contestatori, “vergogna”, “dimettetevi”, “onestà”…gridano i contestatori, l'ultima parola replicata da chi difende il palco improvvisato (una scala), e pretende che il comizio continui.

Nei fatti la spaccatura permane, senza che ci sia una spiegazione logica a tutto ciò. Chi contesta suppone che Fico abbia voluto far da parte chi poteva togliere spazio ai suoi “pupilli”.

Permane il problema centrale, quello della trasparenza e della democrazia, pilastri dell'onestà gridata, in un Movimento che fa di questi due aspetti il fulcro della sua battaglia. Ma la trasparenza e la democrazia presuppongono confronti e discussioni aperte, anche scontri nel metodo e nel merito, ma che tutto si svolga nella chiarezza più assoluta dando a tutti, a chi è nel Movimento e a chi è al di fuori, la possibilità di comprendere e partecipare.

Sembra invece, purtroppo, da quello che ci dicono i 36 espulsi ed alcuni attivisti scontenti di quanto sta accadendo, che tutto questo rimanga solo nelle parole dei vari portavoce.

 

 
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Il paradiso dei ciucci

Post n°930 pubblicato il 21 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Se vince il No, ci comunica il nostro “grande” premier Renzi, l’Italia sarà ingovernabile e sarà il paradiso degli inciuci.

Non conosce, questo signore, né il significato di democrazia né quello di onestà, termini forse troppo lontani da chi protegge i bancarottieri e gli inquinatori, si dimentica dei diritti dei più deboli e ritiene il parlamento un luogo dove il “pensiero” di una sola parte del paese, anche se minoritaria, debba a forza prevalere sull’altra, in nome di una “governabilità” che anche Mussolini ed Hitler avevano, ma non per questo erano “più efficienti” e “più democratici”.

Se inciuci ci sono, e ci sono anche ora che il partito democratico detiene, incostituzionalmente, una grossa fetta del parlamento, non è dovuto certo al sistema elettorale, al modo in cui i seggi nel parlamento vengono assegnati…questo schifo è dovuto all’incapacità, di tutti i partiti, PD per primo, di fare piazza pulita, al loro interno, dei corrotti e dei corruttori, dei ladri, dei papponi, degli incapaci, degli ignoranti, di quelli che non sanno neanche cosa significa democrazia, e si spendono in cinguettii giornalieri ed in monologhi indecenti per offendere e travisarne il senso.

La democrazia immagina la partecipazione di tutte le classi sociali, diversamente rappresentate nell’alveo parlamentare, alla costruzione di percorsi e leggi utili al miglioramento generale, non parziale, del paese, esigenze, quindi, che non si riferiscano né agli interessi di ristrette lobbie, né che mantengano invariati privilegi inaccettabili e, meno che meno, ritengano i diritti delle persone e dei cittadini meno importanti di “riprese” che lasciano dietro di sé la vergogna di differenze e di povertà che sono lo stemma di chi governa indegnamente una nazione.

Ciò che immagina Renzi non è il “paese degli inciuci” è il paese dei ciucci, di chi raglia le sue slide ed è incapace di capire il vero senso del suo mandato, cosa significhi democrazia e Costituzione, cosa sia rispetto delle persone e delle loro esigenze, cosa significhi governare in democrazia e riuscire a raccogliere, anche da chi è opposizione anche solo parcellare, il giusto suggerimento per evitare di commettere quelle ingiustizie che sembrano diventate quasi il fiore all’occhiello di questo esecutivo mai votato.

Ci sono termini che è difficile comprendere da parte di chi ritiene che il “governo” sia comando e non dibattito, sia imposizione e non mediazione…è il difetto di chi è ciuccio, ignorante, di chi scambia la dittatura con la governabilità e la democrazia con la supremazia di una maggioranza che non c’è neanche nel paese.

Hiiiihooooooo !

 
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Neanche con un disegno

Post n°929 pubblicato il 20 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Non riesce proprio a capirlo, la minoranza del PD, quella dei Cuperlo e dei Bersani, che Verdini fa parte della maggioranza di questo governo molto più di loro.

Appena ieri sera Cuperlo cercava di dire, a La7, che questo sarebbe inaccettabile e che segnerebbe la fine del PD.

Ci tocca dargli una cattiva notizia, anche per informarlo di quello che lui, e Bersani, sembrano ignorare.

Verdini ha dichiarato, a Ballarò, di aver riscritto la Costituzione assieme al segretario del PD e che appoggerà il SI al referendum di Ottobre. Sempre lo stesso è venuto a Napoli per assicurare alla Valente, “valente” candidata del PD, il suo appoggio ed i suoi voti. Più di questo non può fare, a meno che a Bersani e a Cuperlo non serva anche il disegnino per spiegargli, a chiare lettere, quello che è…a prescindere dai loro piagnistei e dai loro voti a favore, ma critici (un po’ di critica ci vuole sempre, soprattutto da parte di chi ha decenni di riunioni ed assemblee dove a decidere è sempre uno e gli altri fanno i distinguo che non servono al resto di niente).

Lo scriviamo ora in maiuscolo, forse ad entrambi difetta la vista : VERDINI E RENZI SONO D’ACCORDO. ASSIEME STANNO CAMBIANDO LA COSTITUZIONE ED ASSIEME AFFRONTANO LE AMMINISTRATIVE A NAPOLI!!!!

Il teatrino è bello sin quando regge, per il pubblico pagante, la credibilità dei personaggi, sin quando gli stessi riescono a dare un motivo valido della loro presenza, sino a quando ciò che dicono non appare ridicolo, surreale, al di fuori della stessa trama, una trama che chi guarda ha capito da tempo.

Più che un’uscita, ormai poco dignitosa dal PD, che sembra continuamente minacciata, ma che si infrange, sistematicamente, contro il nulla di chi la minaccia, sarebbe forse il momento di capire l’inadeguatezza e l’incapacità della propria forza propositiva e valutare, con serietà, il definitivo abbandono di una commedia di cui non si è capita la trama e non si è riuscito a comprendere neanche chi sia il regista.

 
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Il Contastorie

Post n°928 pubblicato il 19 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Eccolo lì, anche ieri sera e forse pure stasera, davanti ai nostri schermi del PC, in streaming, live su tutti i canali, questo tipo che manco sappiamo da dove è uscito, che si batte le mani da solo, si da pacche sulle spalle e si complimenta.

Sembra l’anchorman del famoso film di Sidney Lumet “Quinto potere” : in maniche di camicia, giustamente stanco di doverci spiegare che “tutto questo non lo sopporta più”, in non tanto poche, ma chiare parole, cancella Equitalia, abbassa le tasse, aumenta l’occupazione, salva il ceto medio, quello small e pure quello large, regala euro un po’ a tutti, vince la mafia e pure l’ Isis.

Il capolavoro è quello sull’occupazione, che nell’ultimo trimestre segna un calo del 77% di assunzioni. “L’occupazione cresce, cresce di meno perché diminuiscono gli incentivi che lo Stato ha elargito (a pioggia e senza controlli…avrebbe dovuto aggiungere)”, legando quindi la crescita delle assunzioni ai soli incentivi e, quindi, dichiarando lui stesso, che il jobs act, cioè la cancellazione dei diritti dei lavoratori, non serve a nulla, se non a peggiorare le condizioni di lavoro.

Una performance da ricordare, che apre la “campagna referendaria”, quella che assieme a Verdini, quello della P3 e della P4, porta avanti in ogni angolo del nostro paese, per cancellare la nostra Costituzione, i diritti delle minoranze, il parlamento ed il significato stesso di democrazia.

E’ il governo del fare…anche la cacca, ma basta che si faccia un qualcosa, non importa a cosa serva e cosa questo significhi per le persone, per le famiglie, per i malati, per i disabili, per gli anziani, per i giovani…è il “Che fare?” del “compagno” Renzi !

Si perché dobbiamo dirlo, e dobbiamo pure convincerci tutti, il PD è un partito di sinistra che fa e dice cose sinistre, è quello che è riuscito a fare ciò che Berlusconi, e forse anche Mussolini, avevano solo sognato…il PD può contare sull’appoggio di sindacati che non fanno uno sciopero manco se ammazzano 752 persone sul lavoro in appena otto mesi (dato sugli infortuni 2015), neanche se riducono alla fame i pensionati, neanche se si fanno la doccia con l’acqua fredda e se ne fregano dei disabili.

Il PD è quel partito che è dovunque, un po’ come la cara, vecchia DC, quella piovra che controlla stampa ed informazione, lavori pubblici ed assunzioni…il PD è il Contastorie del 2000…storie di una democrazia senza storia.

 
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Quando Verdini dice SI

Post n°927 pubblicato il 18 Maggio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Parte in pompa magna la campagna referendaria per il Si allo stravolgimento della Costituzione voluto da un governo incostituzionale e votato da un parlamento incostituzionale.

Renzi ne fa la sua “missione” ed imbarca chiunque, bianchi e neri, piddini e Verdini. Ha la fortuna di essere in un paese, l’ Italia, che gli ha permesso, senza colpo ferire, di appropriarsi del parlamento, di cancellare i diritti dei lavoratori, di spazzare via la sanità pubblica e di distruggere l’istruzione, ed ora è a un passo dal cancellarne anche la storia democratica…vale la pena profondere ogni energia.

Si parte con i comitati per il SI, che busseranno ad ogni casa, così ci “minacciano”, comitati che saranno i “figli” degli ispiratori di questa grande riforma, di cui il paese non poteva fare a meno.

No, non si poteva attendere la cancellazione del Senato e lo stravolgimento dell’equilibrio democratico, non si poteva aspettare di cancellare le opposizioni in questo paese, i diversi pensieri, il dibattito parlamentare…nei fatti tutto questo già non c’è più, ergo meglio farlo diventare pilastro di un sistema, idea di una nuova “democrazia” dove chi ha la maggioranza fa un po’ quel che gli pare e se ne strafrega di tutti gli altri.

All’appello del premier accorre Verdini, quello che prima era di Forza Italia, quello che ha il record di rinvii a giudizio per i più disparati reati, a partire dalla bancarotta fraudolenta (per la Società Toscana Edizioni) per passare al concorso in corruzione (Scuola marescialli di Firenze, stessa città di Renzi), per cui è stato condannato a due anni in primo grado, sino ai coinvolgimenti nelle inchieste sulla P3 e la P4, inchieste che vedono “interessati” altri “grandi” personaggi della vita pubblica nostrana, come il faccendiere Flavio Carboni ed il senatore Marcello Dell’ Utri, quello condannato, in via definitiva, a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Insomma il top dei top del nostro paese accorre in aiuto di quel premier che vuole fare carta straccia dei nostri diritti, come ha già fatto con quel jobs act che in Francia sta provocando una rivolta, e si industria a partire con una serie di comitati per il SI…

Un SI senza se e senza ma, un SI che riporti l’ Italia indietro di almeno 80 anni, che ridia, nelle mani del peggio della classe politica nostrana, il potere di poter fare e disfare, continuando a rubare, un Si che sa di massoneria, e forse pure di malavita organizzata.

Ma, mi chiedo, quando Verdini dice SI…a nessuno salta la mosca al naso ?

 
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