Il Pasquino

Il 24 dicembre, a poche ora dalla nascita di Gesù bambino, il governo della “lotta alla corruzione” (a parole), e della guerra ai poveri ed ai lavoratori (con i fatti), al ritmo corrotto dei cinguettii quotidiani del Renzi in vacanza, con la sua famiglia, a nostre spese, inserisce, nella legge di stabilità, la legalizzazione dell’evasione e della frode.

Qualcuno si indigna ed urla: “è per salvare Berlusconi”…come se solo Berlusconi fosse ladro ed evasore. Ed il Renzi corre subito a tranquillizzare tutti : “Non è una legge ad personam”, è proprio per tutti i ladri ed i corrotti d’Italia… “la ratificheremo dopo che Berlusconi avrà votato il presidente della repubblica” che il PD, dei corrotti e dei ladri, vuole (si chiamerebbe ricatto…ma in Italia si chiama politica).

Gli onesti, un po’ fessi, che hanno pagato tutte le tasse, quelli di Genova che devono pagarle anche con la casa distrutta ed il negozio a pezzi, quelli che si sono suicidati perché affogati da una pressione fiscale indecente, quanto un premier siffatto, quelli della terra dei fuochi che vedono il loro cuore fatto a pezzi dalla strage in atto, ringraziano chi, oggi, dopo aver urlato a mari e monti che i colpevoli debbono pagare…ora ne cancella le pene, ne regolarizza il furto, ne encomia l’atto con una legge parlamentare.

Il rottamatore, della democrazia e della Costituzione, del senso stesso di Stato e di onestà, prosegue nel suo cammino indegno, quanto quello di chi l’ha votato. Ancora oggi, davanti al jobs act, che cancella i diritti dei lavoratori, davanti alla legge di stabilità, che legalizza corruzione, evasione ed avvelenamento della nostra terra, c’è chi ritiene, questo schifo, questa “normalizzazione” dell’ illegalità e dell’usurpazione dei diritti, una rivoluzione “copernicana”, come se Copernico avesse scoperto che Renzi è il centro, il fulcro, il “water closet” del furto istituzionale attuale.

E’ una lotta impari tra chi, gaudente e pappante, con il PD, elogia ogni ignominia e chi, affogato dalla sua onestà, impegna il suo tempo a rincorrere i balzelli e le tasse di una casta mai paga, che vegeta, assentandosi continuamente dai seggi parlamentari, a cominciare dal premier per caso, sui sacrifici e sul sangue di chi ritiene, forse sbagliando, che la via giusta sia quella del non frodare, del rispettare le regole, del rispettare gli altri, a cominciare dai più deboli, dal proprio ambiente.

Il cazzaro fiorentino è dell’opinione opposta. Si privilegiano i ladri ed i corrotti, gli inquinatori e gli avvelenatori. Pazienza per quei fessi che si sono suicidati, l’ Italia da il meglio di se quando fa la cosa che meglio sa fare la sua classe dirigente, mentire e rubare, e queste sue “grandi” virtù vanno aiutate, legalizzate, enfatizzate…come quando il fango vuole assomigliare al sole.

Se ci fosse stato Berlusconi al suo posto i “viola” e i “se non ora quando”, avrebbero occupato il paese…ma ora non c’è più spazio per gli onesti fessi, il ritmo “corrotto” già occupa gli auricolari di chi vuol far finta di non vedere, e dietro la sua ipocrisia ha nascosto, e nasconde, la sua sporcizia…è il tempo di cambiare il ritmo, che non è viola e che il “quando” sa deciderlo da sé, senza input del PD, o di trovarne un altro, più umano, altrove.