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giornale di controinformazione

Messaggi del 22/02/2015

 

L’età dei barbari

Post n°679 pubblicato il 22 Febbraio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

La fontana della barcaccia del Bernini. Un pezzo di storia e d’arte, di cultura e di memoria.

Quando si colpisce al cuore la vita di un paese è giusto che ci si ribelli, che si chieda conto dell’oltraggio, di quella barbarie che, volutamente, sfregiando un simbolo, ha voluto colpirne la dignità.

500 ubriachi, giunti dall’Olanda con tanto di segnalazioni, sono riusciti ad arrivare al centro di Roma senza nessun controllo, unica scusante, da parte di quelle forze dell’ordine che massacrano studenti ed operai, che picchiano i cittadini della Val di Susa che difendono la loro terra, è che non se ne sono accorti.

Vista piazza di Spagna invasa, per evitare quel morto, che in circostanze analoghe, contro cittadini italiani, non hanno minimamente pensato di “risparmiare” (caso Cucchi, Aldrovandi, Uva e via di seguito), hanno preferito che la barbarie si impadronisse della città.

Patetiche le parole del prefetto, che sorvola sui mancati controlli agli arrivi dei segnalati: “Ho preferito le lattine ad un morto”.

L’Italia si sveglia e scopre la barbarie, scopre che distruggere la propria storia è un’offesa, scopre che il proprio patrimonio fa parte di quella memoria ormai cancellata, ma ridestata dai commenti dei TG e dal fatto che chi compie queste nefandezze non è italiano, bensì straniero.

Lo scopre ipocritamente, come è tipico del nostro paese, che non si indigna altrettanto per lo scempio di Pompei, per il degrado dell’acquedotto romano di Pianura (dove sono stati sversati, da italiani, migliaia di rifiuti tossici), per l’avvelenamento della Campania, di Taranto, del basso Lazio e di tutte quelle terre utilizzate per sversare quei rifiuti che uccidono i figli dei nostri concittadini, che cancellano la storia di quelle terre, che impediscono alla gente di vivere, di respirare, di mangiare.

E’ lo straniero il nemico da combattere, sempre e comunque, facendo finta di non vedere che la barbarie fa parte, ormai, del nostro Dna, di un paese non più in grado di difendere i suoi valori costituzionali, che fa finta di non vedere i disabili abbandonati a se stessi (il 25 mattina ore 10.00, a Santa Lucia a Napoli, le famiglie dei bambini disabili protesteranno contro l’ulteriore taglio ai diritti dei loro figli), le proprie ricchezze storiche crollare sotto la corruzione di una politica marcia, le proprie terre avvelenate da collusi e silenti, da gente, come Napolitano, che ha taciuto per oltre 20 anni su un omicidio di massa, i propri tutori dell’ordine, pagati dalle nostre tasse, massacrare i nostri figli e godere per la morte di qualche detenuto, i propri figli stuprare le nostre bambine e filmarle, la Lega, e quelli come loro, chiedere, a gran voce, che chi scappa da fame e guerre sia rimandato indietro, sia mitragliato, sia affondato in mare.

Quel limite invalicabile tra civiltà e barbarie il nostro paese l’ha abbondantemente superato nell’abbandono di quella solidarietà, non materiale, ma ideale, con i più deboli,  nell’accettazione, supina, della cancellazione della propria Costituzione, della propria storia, della propria dignità, della propria memoria, dei propri morti, di quel passato ormai dimenticato per un “bilancio” di Stato, per una “svolta” che puzza di corruzione ed arroganza, di indecenza ed ignoranza…per quel degrado umano che la parola “barbaro” non comprende del tutto.

 
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